GT Open | Debutto vincente per Luzich Racing e Ferrari

La cronaca del primo round dell'International GT Open

GT Open Il team Luzich Racing, che schiera le Ferrari 488 GT, debutta nel palcoscenico mondiale del GT Open con la vittoria nella classe principale: grande prestazione dei piloti Pier Guidi e Mac. Ottima prova anche nella Pro-Am
GT Open | Debutto vincente per Luzich Racing e Ferrari

sordio col botto per la debuttante Luzich Racing all’International GT Open che ha aperto i battenti stagionali nel weekend, sulla pista dell’Estoril in Portogallo. L’equipaggio formato da Mikkel Mac ed Alessandro Pier Guidi, a bordo della Ferrari 488 GT3 a disposizione del team, ha messo a segno la doppietta in entrambe le gare.

La Luzich Racing, nata dall’idea dell’imprenditore e pilota Gran Turismo di origine statunitense Michael Luzich, è al suo primo impegno ufficiale nel mondo del motorsport e schiera nella serie creata nel 2006 delle vetture GT2 e GT3 due Ferrari 488 GT3 con quattro piloti al seguito. Mac e Pier Guidi (che verrà sostituito da Marco Cioci sulle piste del Paul Ricard e del Montmelò, per via di impegni pregressi con la Ferrari nel Gran Turismo) sono la coppia in lotta nella categoria Pro e quindi per il campionato assoluto, mentre la classe Pro-Am vede alla guida delle vetture del Cavallino Alexander West, vittorioso nella classe nel 2016 e terzo nel 2017 quando correva però con McLaren, e Michele Rugolo, vice-campione assoluto nel 2015.
Pier Guidi all’Estoril ha confermato il suo status di campione mondiale uscente GT FIA-WEC nonché vice iridato nel primo GT Open del 2006, riuscendo a tenere a debita distanza, assieme a Mac, la Lamborghini di Jeroen Mul e del campione in carica Giovanni Venturini per il team Imperiale Racing: impresa riuscita in Gara 1 dove si classificano invece terzi Daniele Di Amato (campione d’Europa nel Ferrari Challenge) e il veterano Andrea Montermini. Gara 2 è invece stata preceduta da una sessione di qualifiche sotto la pioggia, dove le Lamborghini si sono posizionate in prima fila con a bordo Toby Sowery (#28 Daiko Lazarus) e Mul, con Pier Guidi che si piazza terzo in griglia. Il pilota del Luzich non si è però perso d’animo ed è riuscito a doppiare prima Sowery e poi a mettere nel mirino l’altro avversario, Mul, che avrebbe poi superato al terzo giro.
Il pilota di Tortona aveva da scontare, tra l’altro, 5 secondi in più nella pit-lane rispetto a quelli di Mul – e dieci nei confronti del resto degli altri piloti – per via del risultato in Gara 1. Ma il pit-stop più lungo non ha inficiato la gara di Pier Guidi, che lascia con un palmo di naso la Lamborghini superandola in curva 1 e mettendo a segno l’allungo di cui poteva approfittare il collega danese al momento del cambio pilota. Le auto della casa di Sant’Agata Bolognese hanno fatto capolino invece nella quarta piazza, con l’altra vettura di Imperiale Racing con a bordo Riccardo Agostini e Rik Breukers.
Fu così che Mac al pit-stop riesce ad uscire davanti a Venturini: tuttavia i due avversari hanno dovuto fare i conti con il terzo incomodo, ovvero Breukers, dietro la cui scia si sono ritrovati. Ma quest’ultimo è stato rallentato dalla Ferrari del danese che si è gettato all’inseguimento, con Venturini a ruota: la stoccata decisiva di Mac arriva alla curva 6, in cui il pilota del Cavallino e Breukers hanno lottato gomito a gomito; un duello dal quale il ferrarista è uscito vincitore, quando mancavano venti minuti al termine della gara. Breukers perde così contatto finendo dietro all’altra Lamborghini del secondo classificato, Venturini, mentre Mac è il primo che vede sventolare davanti a sé la bandiera a scacchi.
Pier Guidi e Mac ottengono così il comando della classifica con sei punti di distacco sulla coppia Venturini-Mul, che ha all’attivo due secondi posti.

Grande weekend per le Ferrari e il Luzich Racing anche in Pro-Am, che guarda ora alla prossima gara in calendario (il 5 ed il 6 maggio prossimi al Paul Ricard) con un bottino di due terzi posti, a firma di Alexander West e Michele Rugolo. Davanti a loro la Mercedes con il team SPS Automotive Performance di Valentin Pierburg e Tom Onslow-Col sulla vettura numero 20 e il Drivex School con la numero 16, a bordo della quale c’erano Marcelo Hahn e Allam Khodair.

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