Dopo l’apertura della stagione 2019-20 ancora lo scorso novembre in Arabia Saudita, la Formula E riparte dopo la pausa invernale con l’ePrix di Santiago, Cile. Alexander Sims è il leader della classifica con BMW, dopo aver segnato due pole position e una vittoria nel doppio round di Diriyah.
Programma ed orari
Sabato 18 gennaio
12.00 – Prove libere 1 (45 minuti)
14.15 – Prove libere 2 (30 minuti)
16.00 – Qualifiche (G1 ‘6, G2 6’, G3 6’, G4 6’)
16.45 – Super Pole, Top 6 (20 minuti)
20.03 – Gara (45 minuti + 1 giro)
Gli orari sono riferiti a quelli italiani (GMT+1). La gara saranno in diretta su Mediaset.
Anteprima del weekend
BMW si è dimostrata competitiva nel primo appuntamento grazie a Sims, davvero in forma smagliante nelle qualifiche ma troppo sprecone in Gara 1. Il britannico è leader della generale con 35 punti, seguito a -5 da un ottimo Stoffel Vandoorne: il belga ha portato al debutto la Mercedes nel campionato elettrico e ha sempre centrato il 3° posto; tutta un’altra storia rispetto allo scorso anno, quando si lamentava spesso dell’inaffidabilità cronica della HWA. Occhio alla vecchia volpe di Sam Bird, vincitore della prima manche ma poi a muro nella seconda dopo una toccata di Pascal Wehrlein; comunque, l’alfiere di Virgin è sempre in forma ad inizio stagione e vedremo se stavolta terrà alto il ritmo.
Dopo essere stata costretta a dire addio al doppio motore, Nissan e.dams può contare su Oliver Rowland, 4° con 22 punti e due buone prestazioni in Medio Oriente; al contrario, Sébastien Buemi è a secco ma con la consapevolezza che la vettura franco-giapponese è ancora competitiva. Lucas di Grassi e André Lotterer seguono l’inglese: il brasiliano ha confermato la solidità di Audi, mentre il tedesco ha regalato il podio all’esordio alla Porsche. Indietro Jean-Éric Vergne (solo 8° in Gara 2), ma non c’è troppo da preoccuparsi data l’imprevedibilità della Formula E e delle sue gare. Attenzione anche a Robin Frijns (Virgin), Nyck de Vries (Mercedes) e Maximilian Günther (BMW), sfortunati e penalizzati ma con un ottimo potenziale.
Lo scorso anno in Cile, fu proprio Bird a conquistare il successo, precedendo Wehrlein e Daniel Abt sul traguardo e con notevole distacco. Buemi sprecò un’occasione ghiotta per vincere picchiando a muro, quando era sotto pressione di Bird. Di Grassi, dal canto suo, segnò il miglior tempo in qualifica ma venne penalizzato e retrocesso ultimo. Il tracciato è stato modificato, con una riduzione della lunghezza e delle curve, per una pista più veloce e sicura.