Dopo una sfortunata trasferta a Santiago, Porsche è pronta al riscatto all’ePrix del Messico, quarto round della Formula E 2019-20. Il circuito di Città del Messico, rinnovato nel layout, sarà un ottimo palcoscenico di rilancio per Neel Jani e André Lotterer?
Lotterer avverte: occhio alle gomme
Porsche ha appreso diverse cose dall’ottimo debutto in Arabia Saudita e nella deludente corsa di Santiago. «La gara non è andata al meglio, tuttavia abbiamo fatto dei progressi e questo ci rende ottimisti», ha dichiarato Amiel Lindesay, Responsabile delle Operazioni Porsche in Formula E. «È importante continuare ad apprendere per tutto il tempo mantenendo la nostra mentalità positiva. La curva di apprendimento rimane ripida e questo vale per il prossimo ePrix. Il team è ben preparato e spingerà il massimo a Città del Messico. La Formula E è completamente diversa da qualsiasi altra serie, e ciò significa che non possiamo usare quanto appreso nel FIA World Endurance Championship». In Messico, i tedeschi troveranno un circuito nuovo a loro ma anche a tutti gli altri team e piloti. «In generale, il circuito è molto più veloce», ha detto Lotterer. «Due sezioni sono fondamentali: il primo settore è completamente diverso rispetto allo scorso anno e la curva finale non ha una chicane. Ciò rappresenta una sfida per quanto riguarda la temperatura degli pneumatici, in particolare per quello posteriore sinistro. Sarà interessante vedere come questo fattore influirà sulla gestione».
Porsche punta alla Super Pole
«Le qualifiche di Santiago ci hanno dimostrato che abbiamo il potenziale per arrivare alla Super Pole», ha aggiunto Jani. «Sto imparando in ogni sessione, vorrei fare un altro passo avanti in Messico. Sarebbe bello riuscire ad accedere con entrambe le macchine nella Super Pole. Poiché la pista ha più grip rispetto agli altri circuiti di Formula E, le condizioni saranno presumibilmente simili per tutti e quattro i gruppi di qualificazione».