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Formula E | Mario Moretti Polegato: “È una grossa responsabilità rappresentare l’Italia in Formula E” [INTERVISTA]

Mario Moretti Polegato

Non capita spesso di vedere una monoposto di Formula E a Milano. Quanto successo nel corso della cerimonia di ieri sera è merito di GEOX e di Mario Moretti Polegato, fondatore e presidente di una delle aziende italiane più avanzate nel proprio settore dal punto di vista tecnologico.

Quale piattaforma migliore, dunque, se non la Formula E per proseguire nello sviluppo e nel perfezionamento del proprio abbigliamento tecnico, che ha fatto il proprio debutto nel mondo dei motori aggiudicandosi quattro titoli mondiali di Formula 1 con Red Bull Racing e Sebastian Vettel.

Signor Moretti Polegato, la vostra azienda sarà l’unica rappresentante del tricolore nel campionato di Formula E, come la fa sentire?

“È sicuramente una grande responsabilità per me, perché porteremo la bandiera italiana in un campionato che al momento non ha nostri rappresentanti. Non sarà certo facile perchè gareggeremo con i marchi di automobili più prestigiosi del mondo, ma ce la metteremo tutta. Abbiamo anche insistito per avere un pilota italiano in squadra, era molto importante per noi. Ovviamente l’obiettivo sportivo è vincere, anche se come detto non sarà affatto semplice”.

Come mai dopo l’esperienza in Formula 1 ha scelto la Formula E per proseguire lo sviluppo dei suoi prodotti?

“L’esperienza in F1 è stata molto fortunata: per quattro anni abbiamo vinto il campionato con Red Bull Racing e Vettel. Grazie proprio a quelle stagioni cercheremo di rendere più confortevole la guida del pilota. Come sapete, il corpo umano è soggetto a due momenti critici del calore: il primo è quello della macchina, che ovviamente scalda il pilota sprigionando calore, il secondo è dato dallo stato psicologico di una persona, che quando è soggetta a stress, qualsiasi sia l’emozione che sta provando, alza la nostra temperatura corporea. Il nostro organismo comincia quindi a sprigionare calore con la sudorazione dalle mani e dalla palma dei piedi. Grazie alla nostra ormai celebre scarpa che respira, il pilota è più a suo agio in questi momenti. Un team di tecnici della GEOX seguirà da vicino la squadra, accompagnandola gara per gara e perfezionando e sviluppando nuove tecnologie che poi porteremo sul prodotto industriale”.

Mattia Tremolada:
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