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Formula E | Ben nove ragazze al via dei test collettivi di Ryad

RIYADH STREET CIRCUIT, SAUDI ARABIA - DECEMBER 16: Driver line up for the test in Ad Diriyah with Pippa Man (GBR), GEOX Dragon, Tatiana Calderon (COL), DS TECHEETAH, Amna Al Qubaisi (UAE), Envision Virgin Racing, Carrie Schreiner (DUE), HWA Racelab, Carmen Jorda (ESP),Nissan e.Dams, Beitske Visser (NLD), BMW I Andretti Motorsports, Jamie Chadwick (GBR), NIO Formula E Team, Simona de Silvestro (CHE), Venturi Formula E and Katherine Legge (GBR), Mahindra Racing during the Ad Diriyah E-prix at Riyadh Street Circuit on December 16, 2018 in Riyadh Street Circuit, Saudi Arabia. (Photo by Sam Bloxham / LAT Images)

Le squadre di Formula E sono rimaste in Arabia Saudita anche domenica 16 dicembre per disputare una giornata di test collettivi sul tracciato di Ryad, sede del primo e-prix della stagione.

Nove ragazze al via

L’attenzione dei media era incentrata sulle nove ragazze presenti nella giornata di test. L’organizzazione, infatti, ha permesso alle squadre di schierare una seconda monoposto solo a patto che ci fosse una donna alla guida. Un segnale forte in un paese in cui fino a pochi mesi fa era consentito solo agli uomini di prendere la patente. Tutte le squadre, ad eccezione di Audi e Jaguar, hanno quindi schierato una seconda vettura per alcune delle ragazze più promettenti.

La più rapida è stata Simona De Silvestro, già al via del campionato nella seconda stagione. La trentenne svizzera è scesa in pista con la monoposto del team Venturi, girando con regolarità attorno a metà classifica. Buoni riscontri anche per Tatiana Calderon (DS Techeetah). La ragazza colombiana corre da anni ad alto livello e ha da poco avuto l’occasione di saggiare la Sauber C37.

Katherine Legge è scesa dal proprio Jaguar i Pace, con cui ha corso nel neonato Trofeo che accompagna il circus di Formula E, per calarsi nell’abitacolo della Mahindra. Anche la ragazza inglese, così come la De Silvestro, aveva già corso nel campionato full electric, disputando le primissime corse della storia della categoria. Beitske Visser, ex stella del karting internazionale e del programma Junior Red Bull, si è calata nell’abitacolo della BMW con cui Da Costa ha vinto l’e-prix il giorno prima. Carrie Schreiner ha sostituito l’infortunata Sophia Floersch, ancora convalescente dall’incidente di Macao, al team HWA Racelab. Carmen Jorda ha vestito i panni di pilota Nissan, alternandosi con i due portacolori ufficiali.

Pippa Mann, da diversi anni impegnata in Indycar, è scesa in pista per GEOX Dragon. Non sono mancati però gli inconvenienti: Jamie Chadwick è stata costretta ai box per lungo tempo a causa di un problema alla batteria della propria NIO, mentre Amna Al Qubaisi, proveniente dagli Emirati Arabi e impegnata nel campionato italiano di Formula 4, ha impattato contro le barriere dopo pochi giri, danneggiando la trasmissione della Virgin Audi di Robin Frijns.

Virgin al comando in entrambe le sessioni

Il pilota olandese è quindi sceso in pista in mattinata con la vettura del compagno di squadra Sam Bird, firmando il miglior crono della prima sessione. Riappropiatosi della propria monoposto, il pilota inglese ha poi fatto segnare il tempo di riferimento della giornata, prendendo Jean Eric Vergne di 113 millesimi. Terza posizione per Oliver Rowland, una delle sorprese del weekend.

Guai per Nico Muller. Il pilota svizzero, nominato riserva del team Audi ABT, ha sofferto un problema ai freni che l’ha spedito contro il muro. Destino analogo per Tom Dillmann e Max Gunther.

Mattia Tremolada:
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