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Formula E | Arrivano le Gen3 nel 2022, meno peso e più cavalli

Con la pausa invernale in corso dopo il primo doppio round in Arabia Saudita, la Formula E ha già lo sguardo rivolto verso la stagione 2022-23 con il debutto delle monoposto Gen3. Tante le novità in arrivo, la diminuzione del peso e l’aumento dei cavalli.

Le novità sul peso e sulle batterie

La FIA ha presentato i cambiamenti che vuole effettuare, pubblicando i bandi per le proposte di soluzioni per il telaio, le gomme e la batteria, con gli interessati che potranno farsi avanti a partire dal 31 marzo 2020. L’obiettivo primario è di ridurre il peso a 780 kg, ben 120 kg in meno delle attuali Gen2, andando così sul livello delle attuali Formula 1 (ferme a 765 kg). Sarà importante lavorare sul pacco batterie, la parte più ingombrante essendo oggi quelle fornite da McLaren Applied Technologies pesanti ben 385 kg; la Federazione vuole abbassarsi ad almeno 284 kg, sostituibili facilmente in soli 45 minuti e in grado di essere ricaricare velocemente fino a 450 o 600 kW, con l’idea di aggiungere anche un pit-stop e, di conseguenza, un extra di energia. Limiti anche nelle misure: la terza generazione sarà più compatta, non essendo più lunga di 5 metri (-16 cm) e larga di 1,70 metri (-7 cm).

Aumenta la potenza delle unità elettriche

Punto nevralgico sarà anche la potenza della MGU: ai bandi aperti dalla FIA si potranno avanzare due soluzioni dove cambia la quota di rigenerazione attuabile tra i due powertrain – quella “normale” nel posteriore e l’unità installata sull’asse anteriore, quest’ultima uguale per tutti i team – e la potenza massima sviluppabile. Si parla di 300 kW in condizioni di gara normali, quindi 408 cavalli contro i 272 cavalli di oggi; se aggiungiamo l’Attack Mode, le Gen3 raggiungeranno anche i 350 kW (476 cavalli). Anche i cerchi saranno interessati, con proposte da 18 o da 20 pollici rimanendo sempre in monofornitura. I costi si aggirano sui 340mila euro a stagione per la gestione della monoposto, mentre per il pacco batterie sono fissati a 250mila euro.

Luca Basso:
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