F4 Italia | Lorandi: “Corro in Euroformula per fare esperienza, ma il podio è alla nostra portata!” [INTERVISTA]
Il ragazzo di Salò è al debutto con una vettura di Formula 3
DA MONZA – Questo fine settimana, nel round italiano dell’Euroformula Open, c’è una piacevole sorpresa: nel box di RP Motorsport si è aggiunta una monoposto, guidata per l’occasione da Leonardo Lorandi, leader del campionato italiano di Formula 4.
Il pilota di Salò è concentratissimo sull’ultimo round stagionale che si terrà al Mugello, dove arriva con 9 punti di vantaggio su Enzo Fittipaldi, e ha inserito la tappa brianzola del campionato organizzato da GT Sport nel suo programma di allenamento.
“Per ora questo è un evento one-shot – spiega Leonardo – ma non escludo la partecipazione anche alla gara di Barcellona. L’obiettivo è portare a termine entrambe le corse, così da fare un po’ di allenamento e accumulare più esperienza possibile. Credo però che salire sul podio sia alla nostra portata”.
Sì perché Leonardo non si è limitato a macinare chilometri, ma si è subito adattato alla vettura e ha colto un buon sesto posto in qualifica, seguito dal quarto nella prima manche. “L’auto è molto divertente, il carico aerodinamico è tantissimo rispetto alla Formula 4. È un bel salto, ma mi sono adattato abbastanza velocemente”.
Il focus di Lorandi rimane però la Formula 4 Italia, che quest’anno ha vissuto il grande duello tra lui e Enzo Fittipaldi, nipote del grande Emerson.
“È stato un campionato molto tirato, e ora a Enzo si è aggiunto anche Caldwell che ha dominato il weekend di Vallelunga riportandosi in lotta per il titolo. Rimango fiducioso però: il Mugello mi piace molto, già l’anno scorso abbiamo vissuto un ottimo fine settimana”.
Le nuove generazioni fanno sempre più affidamento al simulatore. Quanto ti aiuta a preparare un weekend di gara?
“Sicuramente aiuta molto. L’anno scorso è stato di fondamentale aiuto per me che ero un rookie. Quest’anno lo usiamo molto per allenarci e perfezionare i set up. La struttura di Baitech poi è una delle migliori in Europa e i risultati si vedono anche in pista”.
Tuo fratello ha debuttato in monoposto in un campionato competitivo come la F3 Europea, ma ha avuto parecchie difficoltà nei primi anni di corse, tanto che a metà del secondo, nonostante una spettacolare vittoria a Pau, ha virato verso la Gp3. Tu invece hai seguito un percorso più tradizionale, debuttando in F4 e assaggiando la F3 solo dopo un paio d’anni. Quale approccio consiglieresti ad un giovane kartista che vuole fare il grande passo in formula?
“Avendo vissuto in casa i due approcci, posso dire che sicuramente consiglierei cautela, debuttare direttamente in F3 è stata una decisione un po’ troppo aggressiva. Suggerirei dunque di cominciare da una categoria minore come la F4, che in Europa mi sembra la piattaforma più conveniente”.
La stagione volge al termine, dunque è obbligatoria la domanda: l’anno prossimo ti vedi in F3 Regional o in F3 Internazionale?
“Penso che la F3 Internazionale (che l’anno prossimo sarà unita alla Gp3, nda) sia un salto un pochino troppo grande dopo aver fatto soltanto un paio di stagioni in F4. Non so ancora niente di certo, ma penso che la nuova F3 Regional o l’Euroformula siano più alla mia portata”.
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