FIA WEC | Ecco Spike, l’avveniristico progetto di un prototipo BMW per la 24 Ore di Le Mans
La vettura è una evoluzione della BMW V12 LMR
Il ritorno di BMW nel Mondiale Endurance ha compensato l’uscita di marchi storici come Porsche nella classe regina e reso più attraente la GTE-Pro, che praticamente sarà il vero fulcro di questa SuperStagione 2018/2019 del WEC. Si prospetta infatti una battaglia tra Ford e Porsche (che resta nell’endurance almeno in questa categoria), con la ressa per disturbare il duello tra questi due colossi che vede altri nomi di primo piano come Ferrari, Aston Martin ed appunto BMW.
Per salutare questo ritorno o semplicemente per cullare un desidero, un giovane grafico ha caricato su Behance, piattaforma online per creativi di proprietà di Adobe, un prototipo BMW chiamato Spike, dalle linee molto avveniristiche.
Pavel Tomashevskiy, questo il nome del designer, è un giovane artista di San Pietroburgo con una considerevole passione per le illustrazioni steampunk ma che non disdegna il design dei mezzi di locomozione. La BMW Spike da lui creata pare una diretta evoluzione del modello che nel 1999 vinse la 24 Ore di Le Mans (e prima ancora la prova generale della 12 Ore di Sebring, nella stessa stagione), la V12 LMR, con la differenza di presentare un design più aerodinamico, linee più filanti che racchiudono un telaio dove il cockpit non è più aperto, la sezione anteriore è più affusolata ed appuntita, mentre compaiono dei copricerchi (sempre nella trazione anteriore) per consentire una linea più affusolata e soprattutto – l’abbiamo detto – aerodinamica. Inoltre, a differenza dei classici prototipi Le Mans, manca l’alettone posteriore, laddove compare invece una pinna centrale sul ponte posteriore.
L’aspetto aerodinamico è d’altronde fondamentale, giacché la V12 LMR fu studiata proprio per la leggendaria gara della 24 Ore e per garantire le migliori prestazioni sui lunghi rettilinei del Circuit de la Sarthe e nelle curve veloci: ovvio quindi partire da lì nel disegnare l’evoluzione della specie, per un auto che offra la minor resistenza all’aria e al tempo stesso un minore attrito con il fondo nei valori di deportanza. La BMW Spike comunque rappresenta qualcosa di totalmente diverso dai prototipi che attualmente girano nella LMP1 e LMP2: chissà se la casa bavarese prenderà mai in considerazione questo concept (permetteteci lo scetticismo), intanto però pare che un riavvicinamento alla classe regina possa essere qualcosa di più che una ipotesi.
Il capo della divisione Motorsport della BMW Jens Marquardt ha infatti parlato di un impegno che non sia solo nella classe GTE-Pro, dove è schierata in pista la M8 GTE che nella prova di apertura di stagione alla 6 Ore di Spa-Francorchamps si è classificata quinta. La possibilità , ha spiegato Marquardt ai microfoni di Motorsport, è che si possa creare un prototipo con celle combustibili ad idrogeno, capace di generare quindi zero emissioni e di resistere ad una gara a lunga durata rispetto ad una completamente elettrica, che dovrebbe ricaricarsi continuamente: una data possibile per vedere in pista un esemplare del genere è il 2024, seguendo l’auspicio del presidente dell’Automobile Club de l’Ouest Pierre Fillon, ma siamo ancora sulla strada dei progetti e delle ipotesi. Da notare comunque che nella 24 Ore di Le Mans, da qualche anno a questa parte, possono competere (seppure fuori classifica) le vetture sperimentali come quelle ad emissioni zero, nell’ambito del progetto Garage 56.
Crediti Immagini di Copertina:Â Pavel Tomashevskiy
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