“Ho ancora un po’ di amaro in bocca ma nonostante tutto sono entrata nuovamente nella top ten” sono le prime parole di Vicky Piria chiamata ad analizzare il suo week end all’Enzo e Dino Ferrari, teatro del quarto round del campionato italiano di Formula ACI CSAI Abarth.
E’ una Vicky Piria dai due volti quella che abbiamo incontrato subito fuori dalla Formula Medicine, il centro dove la talentuosa 17enne è tornata ad allenarsi dopo la trasferta di Imola per preparare al meglio il prossimo appuntamento sull’impegnativo quanto affascinante tracciato di Spa-Francorchamps, che ospiterà le Tatuus il primo week end di agosto.
Dopo un ottimo avvio di week end in cui la lady del team Prema aveva confermato le performance ottenute nel test collettivo portando i colori Yamamay, Carpisa e Oakley nelle zone calde della classifica, in qualifica non riesce a migliorare il suo crono dovendosi così accontentare della settima fila “Purtroppo la qualifica si è dimostrata ancora una volta il mio tallone d’Achille. Rispetto agli altri, tra le prove libere e le qualifiche non sono riuscita a migliorare il mio passo. Questo mi ha fatto scivolare indietro. Partendo dalle retrovie è sempre difficile sorpassare e recuperare, soprattutto in tracciato veloce come Imola, e l’inconveniente si nasconde dietro ogni curva,” analizza Vicky.
Dopo pochi chilometri dal via di gara-1 la vettura numero 11 viene tamponata costringendo la 17enne ad un ritiro prematuro e ad uno start dall’ultima posizione in gara-2. Proprio nella seconda manche la driver umbra mette in pista tutta la sua grinta scalando la classifica giro dopo giro, entrando in top ten e nella zona punti senza commettere sbavature “E’ un peccato quando succedono questi incidenti, anche perché non me lo aspettavo proprio. Con il ritiro in gara-2 sono dovuta scattare dall’ultima posizione, ma nonostante tutto sono entrata in top ten. Questo dimostra che posso essere anche io della partita. Devo lavorare sulla performance in qualifica. Spero possa arrivare anche il mio momento. Continuo a lavorare” conclude la driver della Minardi Management