Rosberg attacca, Hamilton risponde. Sembra di essere tornati al 2016, ai tempi in cui i due compagni e al tempo stesso rivali in casa Mercedes lottavano in Formula 1 per emergere l’uno sull’altro, e questo duello è traslato per ora e in maniera decisamente meno diretta e più per interposta persona nell’Extreme E, la serie rally raid completamente elettrica e all’insegna della sostenibilità ambientale (tema tra l’altro caro ai due) che li vede entrambi con i propri team in gara.
Il campionato si apre in questo fine settimana di Pasqua dall’Arabia Saudita, dove in zona Al-Ula si disputa il Desert X Prix: nelle prime qualifiche di stamattina ad aver avuto la meglio è stato il Rosberg X Racing composto dai piloti Molly Taylor e Johan Kristoffersson, autori del miglior tempo combinato nella sessione di entrambi della Q1, davanti al Team X44 di Hamilton, formato da Sébastien Loeb e Cristina Gutierrez. Ebbene, nella Q2 a svettare sono questi ultimi, ma solo dopo una penalità che ha visto la squadra di Rosberg scivolare dal primo posto, dove si era di nuovo issata, al fondo classifica.
La penalizzazione per il team di Rosberg
Inizialmente infatti Kristoffersson e Taylor avevano segnato il miglior tempo, pari a 11 minuti e 3 secondi, mentre il secondo posto anche questa volta è stato appannaggio dei due del Team X44, arretrati di 4,6 secondi. Peccato però che, come è avvenuto a Hispano Suiza nella qualifica precedente, il team di Rosberg ha subito una penalità di 60 secondi per aver superato con Molly Taylor i limiti di velocità nella zona del cambio pilota, cosa che ha fatto così scivolare la squadra al terzo posto, dietro Laia Sanz e Carlos Sainz di Acciona Sainz. Quarti il duo di Andretti Racing, ovvero Catie Munnings e Timmy Hansen.
Anche in casa JBXE, team di Jenson Button, è arrivata una penalizzazione per aver infranto i limiti di velocità nella zona del cambio: protagonista di questa svista Mikaela Ahlin-Kottulinsky, con il suo limitatore dei velocità che non si è attivato e Button di conseguenza ripartito troppo presto, non rispettando il tempo limite di 45 secondi per il cambio di sedile. Il totale della penalità tocca quindi i 175,5 secondi, tre minuti che pesano sulla loro Q2 e che li fa finire sesti, dietro ad Oliver Bennett e Christine Giampaoli Zonca di Hispano Suiza.
Si ritira definitivamente Veloce Racing
Problemi infine per Chip Ganassi Racing, alle prese con il guasto al servosterzo che ha impedito al team di presentarsi nella Q2, dove non si è vista neppure ABT Cupra a seguito dell’incidente alla loro e-Cupra ABT XE1 nella Q1. Se queste due squadre stanno mettendo a rischio la loro partecipazione alle semifinali di domani, chi invece non ci sarà del tutto è Veloce Racing, costretto al ritiro dopo l’incidente occorso a Stéphane Sarrazin e che ha irrimediabilmente danneggiato la roll-cage del veicolo.
Il punto sugli accessi alle semifinali
La situazione che si è creata quindi in vista della giornata decisiva di domani (con un format meno cervellotico rispetto alle qualifiche) è la seguente: accendono alla semifinale 1 il Team X44, Acciona Sainz e Rosberg X Racing, piazzatisi in quest’ordine (i primi due classificati andranno poi alla finale); Andretti United, Hispano Suiza e JBXE si dirigono verso la semifinale 2 o anche detta Crazy Race, dove solo il vincitore di questa prova potrà poi accedere alla finalissima. Allo shootout che stabilirà gli ultimi tre posti del Desert X Prix vanno invece Chip Ganassi Racing, ABT Cupra e Veloce Racing, ma se quest’ultimo si è ormai ritirato dalla gara, gli altri due team restano in bilico, ed è ancora da vedere se domani potranno spareggiare per gli ultimi piazzamenti di questo primo appuntamento dell’Extreme E. Ricordiamo che la fase conclusiva di questo fine settimana verrà trasmessa domenica 4 aprile in chiaro sul canale “20” di Mediaset, dalle ore 12:00.