Secondo appuntamento con l’Extreme E, la serie su veicoli off road elettrici che unisce il motorsport disputato ad ogni angolo del pianeta con la ricerca tecnologica, la sostenibilità e la tutela dell’ambiente, in cui in ogni tappa di questo campionato a metà strada tra il rally raid e il rallycross si fa opera di sensibilizzazione su queste tematiche, anche con azioni concrete e progetti a lungo termine da parte di organizzatori e team.
L’Ocean X Prix di Lac Rose
Dopo il deserto saudita del primo round disputato ad aprile, questo fine settimana si va in Africa, per la precisione in Senegal, dove si corre l’Ocean X Prix (l’enfasi è sulla tutela degli oceani e dei loro ecosistemi: per l’occasione, sono state piantate delle mangrovie che serviranno al sostentamento dei villaggi vicini, oltre ad essere utili nel catturare la CO2 nell’aria). L’evento si tiene a Lac Rose, specchio acqueo dal caratteristico colore rosé nei pressi di Dakar. Il circuito di gara è di 6,3 km, abbastanza diverso da quello saudita giacché in teoria più tecnico, lento ed adatto ai sorpassi, come non se ne sono visti nel round precedente (anche per via degli insidiosi polveroni di sabbia che sollevavano le auto). Non a caso la finale di domani non sarà più a tre vetture, bensì a quattro. Si parte vicino alla costa per dirigersi nell’entroterra ed affrontare un percorso con una serie di difficoltà come strappi e cambi di ritmo. Inoltre, ed è un’altra novità della prova nei pressi di Dakar, è presente pure un settore del tracciato in cui i piloti più veloci potranno conquistare cinque punti bonus.
In gara anche Jutta Kleinschmidt, storica vincitrice della Parigi Dakar
E a proposito della località che ha dato il nome al più leggendario rally raid al mondo, questa tappa è l’occasione per Jutta Kleinschmidt, consulente dell’Extreme E assieme a Timo Scheider ed entrambi eventuali piloti di riserva, e su questo punto ci ritorneremo, del ritorno in quei luoghi che la videro trionfatrice su Mitsubishi Pajero nell’allora Parigi-Dakar del 2001, prima ed unica donna ad oggi a vincere questa corsa. La Kleinschmidt però a Lac Rose non svolgerà solo un ruolo di consulenza, ma si metterà in gioco in prima persona sostituendo Claudia Hürtgen, la pilota di ABT Cupra che dopo aver preso parte allo shakedown e alle prove libere di venerdì non potrà disputare il resto del fine settimane per un «forte virus intestinale» che l’ha messa ko. Dopo le difficoltà e le sfortune patite dal team nel precedente round del Desert X Prix, e che hanno visto suo malgrado protagonista la stessa Hürtgen, anche in Senegal la partenza per ABT Cupra sembra un po’ in salita. Ma a proposito di rimpiazzi, ricordiamo infine che Kevin Hansen ha sostituito Jenson Button nel team JBXE, dove il britannico iridato nella F1 ricopre il ruolo di team principal, al quale si dedicherà completamente in questa tappa dell’Extreme E.
Ocean X Prix, le libere e lo shakedown
ABT Cupra si è un po’ consolata con il miglior tempo (4’50″580) nelle prove libere di Mattias Ekström, seguito da Sébastien Loeb a 1,1 secondi per il team X44. Tuttavia ABT alla fine si piazza ottava assoluta nello shakedown per via della media dei tempi, dove a svettare è Andretti United con Timmy Hansen (terzo) e Catie Munnings (quinta), i quali ottengono un riscontro cronometrico combinato di 11 minuti e 29,8 secondi, un secondo e sette meglio degli alfieri del Rosberg X Racing (squadra vincitrice della tappa saudita del Desert X Prix ed attuale leader della classifica), ovvero Johan Kristoffersson e Molly Taylor, mentre al terzo posto, a nove decimi, si piazzano Loeb e Cristina Gutiérrez del team X44. Libere e shakedown comunque hanno avuto più peso per quanto riguarda le ultime rifiniture agli eSuv e come test addizionale.