Una prima giornata intensa quella vissuta oggi al Rally Ungheria, penultimo appuntamento del FIA ERC 2021. Nikolay Gryazin si è confermato per ora in testa dopo aver già svettato nella Qualifying Stage di ieri ed essersi quindi scelto una posizione di partenza favorevole (secondo sulla strada), ma le cose per lui non sono state proprio facilissime.
Rally Ungheria, il podio della prima giornata di gara
Il russo, a bordo di una Volkswagen Polo GTI R5 dalla speciale livrea celebrativa e condivisa con Konstantin Aleksandrov, rischia ma a metà della giornata è in testa con 7,2 secondi di vantaggio su Erik Cais. Ma quest’ultimo prende il comando della gara dalla PS5: tuttavia il suo vantaggio esiguo su Gryazin, solo quattro decimi, fa sì che il pilota Movisport si riprenda la vetta già nella PS6, mentre l’avversario sulla Ford Fiesta Rally2 lascia per strada in quella prova due minuti a causa di una foratura, sprofondando al decimo posto della classifica.
Al momento perciò si posiziona al secondo posto dietro Gryazin Norbert Herczig, sulla Skoda Fabia Rally2 Evo e con 25,8 secondi di ritardo. Terzo Mads Ostberg, presente per disputare la tappa valida per il campionato ungherese e non l’ERC. Il norvegese su C3 Rally2 parte male nella PS1 di apertura svoltasi ieri, non andando oltre il decimo posto, per poi riprendere quota sabato e lottare per il podio nella PS2. Ma ecco un altro imprevisto nella PS3, con Ostberg finito fuori strada e quindi in affossamento, perdendo due minuti dal miglior tempo. Parte così una faticosa risalita che porterà quindi il pilota, anche per via di una serie di circostanze, nuovamente sul podio e con 39,7 secondi da Gryazin.
Problemi per Mikkelsen
Nel resto della top ten troviamo András Hadik su Fiesta Rally2 al quarto posto, seguito dalla Skoda Evo di Efrén Llarena, che ha confessato di aver rischiato di non poter partecipare al Rally Ungheria dopo il danneggiamento della vettura al precedente Rally Serras de Fafe e Felgueiras e le difficoltà a reperire i fondi per la sostituzione. Sesto un altro pilota che, come Llarena, nutre qualche barlume di speranza per il titolo, ovvero Miko Marczyk, Fabia Rally2 Evo, a sei decimi dallo spagnolo.
A proposito di lotta per il successo nel campionato europeo, l’attuale leader con un margine di una settantina di punti Andreas Mikkelsen per il momento è solo settimo a quasi un minuto e mezzo dalla vetta. Il fresco campione WRC2 2021 ha accusato un problema tecnico alla sua Skoda, a quanto pare un cavetto danneggiato, che ha fatto sì che la vettura perdesse potenza nelle prime prove odierne; il problema poi è rientrato, ma una foratura nell’ultima PS determina l’abbadono della lotta per il podio da parte di Mikkelsen, che da terzo scivola al settimo posto.
Buon ottavo invece Simone Campedelli, in coppia con Tania Canton sulla Fabia Rally2 Evo, un po’ in difficoltà con gli asfalti sporchi ma capaci di migliorare ritmo e confidenza nella seconda parte di gara. Infine la top ten del Rally Ungheria si chiude per ora con Ádám Velenczei, Skoda, e il citato Cais.
Ritiro per Solans e Scandola
Fuori invece due nomi importanti: saluta prematuramente la competizione Nil Solans, al debutto con MRF Tyres in sostituzione di Jari Huttunen, costretto ad abbandonare subito dopo la Qualifying Stage di ieri a causa di un guasto «che non si poteva risolvere subito» alla Hyundai i20 R5. Disfatta anche per Umberto Scandola, vittima di tre forature nelle prime quattro prove speciali tali da lasciarlo senza gomme di scorta. L’equipaggio completato da Danilo Fappani ha tentato di ricondurre al parco assistenza la i20 R5 con i pneumatici a terra, ma quello posteriore destro era letteralmente andato: a norma di articolo 34.1.5 del Regolamenti Sportivi Rally Regionali della FIA, non si può procedere per delle strade pubbliche con una gomma a terra o peggio sul cerchione, perciò i commissari sportivi hanno escluso Scandola e Fappani dalla classifica del Rally Ungheria.
Crediti Immagine di Copertina: FIA ERC