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ERC | La versione di Nikolay Gryazin sui fatti del Rally di Ungheria: “Dovevo fermarmi”

Il Rally Ungheria, penultimo appuntamento del FIA ERC 2021 disputato lo scorso fine settimana, in teoria è stato vinto sul campo da Nikolay Gryazin, ma in realtà il successo finale è andato a Mads Ostberg. Questo perché il russo è stato sanzionato dai commissari di gara, che hanno inflitto al pilota quindici minuti di penalizzazione nella classifica conclusiva della gara per non essersi fermato a prestare aiuto ai colleghi Norbert Herczig e Ramón Ferencz, colpiti da un incidente (senza serie conseguenze per l’equipaggio) durante l’ottava prova speciale (abbiamo ricostruito la vicenda qui).

La ricostruzione di Nikolay Gryazin

Oggi Gryazin ha rotto il silenzio pubblicando un post sui propri social network in cui ha esposto il suo punto di vista su quanto avvenuto, per chiarire i fatti dello scorso fine settimana. «Scusate se sono rimasto in silenzio per alcuni giorni dopo il Rally di Ungheria – ha esordito il pilota sostenuto da Movisport – ma avevo bisogno solo di un po’ di tempo per digerire ciò che è avvenuto subito dopo la vittoria».

Ecco quindi la ricostruzione dei fatti ungheresi secondo il russo: «Come tutti sapete, abbiamo ricevuto 15 minuti di penalità dagli steward per non esserci fermati alla vista di un’auto incidentata. Prima che possiate pensare che siamo talmente irresponsabili, vorrei far sapere a tutti voi cosa è successo. Quando siamo arrivati vicino alla curva dove si erano schiantati [Herczig e Ferencz] c’erano già due commissari di percorso (nessuno di loro ci ha intimato di fermarci, non hanno mostrato alcuna bandiera) mentre il pilota incidentato era fuori dalla vettura che ci stava mostrando con un gesto della mano di rallentare».

“La situazione era confusa, ma dovevamo fermarci”

«Abbiamo rallentato, e vedendo che c’erano già molte persone vicino alla vettura abbiamo quindi capito che la situazione era sotto controllo. Avevano ragione gli steward quando hanno scritto [nel documento ufficiale in cui veniva sancita la penalità, ndr] che non c’erano né cartelli SOS né cartelli OK in mano al pilota incidentato, ci siamo affidati solo a quello che stavamo vedendo e ci veniva mostrato».

«La situazione era confusa, ma di di sicuro avremmo dovuto fermarci»,  ha riconosciuto Gryazin. «Abbiamo imparato la lezione. Grazie per tutte le belle parole [che ci avete scritto] ma non c’è motivo di sindacare sulle decisioni dei giudici di gara, l’abbiamo accettata. In un certo senso abbiamo vinto la gara e abbiamo dimostrato una buona costanza, che era il nostro obiettivo, poiché questo rally era parte della nostra preparazione per il 2022», ha concluso il pilota, istrionico di indole e professionale e maturo al tempo stesso nell’accettare questa stangata, imparando da essa e guardando avanti.

Crediti Immagine di Copertina: FIA ERC

 

Luca Santoro:
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