Per Toyota Gazoo Racing vincere la 24 Ore di Le Mans 2018 alla ventesima partecipazione ha un sapore particolare: quello di aver combattuto a lungo per sconfiggere i propri demoni, più che gli avversari in pista. Sì, perché il 2017 sembrava l’anno giusto prima del ritiro all’ultimo sfortunato giro. E quest’anno le TS050 Hybrid #7 e #8 (con quest’ultima vincitrice) sono arrivate sul traguardo, a podio. Sébastien Buemi, Kazuki Nakajima e Fernando Alonso hanno così vinto la più celebre endurance del mondo davanti ai compagni Mike Conway, Kamui Kobayashi e José María López ed agli oltre 260mila fan accorsi da ogni dove (qui il nostro riassunto).
Ecco la bella lettera del Presidente di Toyota, Akio Toyota, alla sua squadra, ai fans ed anche agli avversari. Con un lascito filosofico che rendere la Le Mans una corsa che va oltre il mondo del Motorsport.
Akio Toyoda (Presidente Toyota Motor Company): «Grazie per aver dato il massimo! Per favore lasciatemi dire queste parole ai nostri piloti, che hanno guidato le nostre vetture per la distanza più lunga a Le Mans, finalmente alla nostra 20° sfida. Allo stesso tempo, vorrei dire lo stesso alle nostre auto, che hanno completato 388 giri, circa 5.300 km. Voglio dire questo a tutti i fan che ci hanno supportato per lungo tempo, ai nostri partner e fornitori che hanno combattuto insieme a noi, a tutti i membri del team e alle persone legate al nostro team. Voglio esprimere il mio sincero apprezzamento a tutti.
Nella nostra storia non avevamo mai vinto Le Mans, ma non siamo rimasti a guardare, ci siamo dedicati allo sviluppo di nuove tecnologie, credendo che se avessimo realizzato un’auto che fosse più veloce, avremmo potuto vincere. Tuttavia, non abbiamo potuto vincere lo scorso anno alla nostra 19esima partecipazione. Dopo la gara, alzai la voce con la squadra: “Non possiamo vincere a Le Mans se ci interessa solo fare una macchina veloce! Quello che non abbiamo è la forza, non siamo una squadra forte!” Quindi, è stata ricostruita la gara chiedendosi perché non c’era stata la forza dall’inizio, e si è giunti alla conclusione che ciò che mancava era l’idea del kaizen, o miglioramento continuo.
Ci sono procedure dettagliate per realizzare e guidare una macchina, e ogni persona deve considerare come prevenire eventuali errori. Poi si penserà a cosa fare dopo. Il team ha lavorato un intero anno al miglioramento, cercando di acquisire la “forza”. Porsche, che non abbiamo battuto, forse aveva già la forza. Non abbiamo potuto competere con loro quest’anno, ma vorremo nuovamente approfittare di questa opportunità per mostrare a loro il nostro sincero apprezzamento.
Prima dell’inizio della gara di quest’anno, ho ricevuto un messaggio da uno dei membri del team. “Mi sento a disagio, abbiamo continuato a migliorare durante tutto l’anno, ma alla fine ho capito che il kaizen è continuo, che non finisce mai perché c’è sempre spazio per migliorare, penso che sia per questo che mi sento a disagio. Faremo del nostro meglio e continueremo il kaizen con i membri del team fino a quando non arriveremoal traguardo. Morizo-san, continua a sostenerci durante la gara. ”
Dopo aver letto questo, ho capito che stavano diventando più forti. Quindi volevo davvero vederli vincere e ho deciso di combattere insieme a loro anche se ero in Giappone. Stiamo sviluppando una vettura stradale derivata da una macchina da corsa che gareggia a Le Mans. Kaizen è miglioramento continuo – è un’idea comune in Toyota e ora anche i membri del team lo associano alla vittoria, quindi credo che abbiamo fatto un passo in più verso la realizzazione del progetto.
Alla fine, siamo riusciti a vincere la 24 Ore di Le Mans. Voglio godermi questa grande sensazione con tutti i fan che ci sostengono da tempo. Ovviamente questo è un altro passo verso la prossima sfida, quindi vorrei che continuaste con il vostro continuo supporto. Grazie mille».