E’ calato il sipario sulla 24 Ore di Daytona, l’appuntamento che, nel corso del fine settimana, ha radunato oltre sessanta prototipi e GT presso il Daytona International Speedway, in Florida. La lunga e combattuta prova ha avuto inizio sabato 28 e ha rappresentato per Ferrari il debutto agonistico della nuova 458 Grand Am, la vettura sviluppata sulla base della versione GT3 della berlinetta V8, pensata per il campionato americano e presente all’appuntamento in cinque esemplari. Dei team privati, impegnati a difendere i colori della Casa di Maranello in terra americana, sono state due le Ferrari a piazzarsi tra i primi dieci in una classe GT dominata dalla presenza delle vetture Porsche, alle quali sono andati i primi tre gradini del podio.
La migliore prestazione tra le Ferrari in gara è stata registrata dall’equipaggio di Risi Competizione, composto dal modenese Andrea Bertolini, dal monegasco Olivier Beretta e dal finlandese Toni Vilander, autori di una straordinaria rimonta che li ha portati dall’undicesima posizione in griglia fino alla conquista della quinta piazza, dopo aver anche sfiorato, nelle fasi finali, la medaglia d’argento.
Ottava sul traguardo la Ferrari affidata a Assentato-Lazzaro-Longhi- Segal dal team AIM Autosport, a conferma della perizia di un equipaggio che annovera tra i suoi numerosi successi importanti risultati anche in questa maratona Oltreoceano.
E’ stata invece costretta al ritiro, a sole cinque ore dallo start, la seconda Ferrari del team di Risi, affidata al brasiliano Raphael Matos e alla storica coppia composta da Gimmi Bruni e Giancarlo Fisichella, già protagonista di una lunga serie di successi sia nella LMS che nell’ILMC. Nel turno di guida di Bruni, la vettura N° 62 rientrava ai box a causa di un improvviso cedimento meccanico. La prolungata sosta confermava subito ai piloti l’impossibilità di proseguire l’avventura americana, annullando l’ottima rimonta iniziata da Bruni nelle prime fasi di gara e infrangendo le aspettative su un week end, che si preannunciava comunque molto complesso sin dalle qualifiche.
A tre ore e mezza dalla fine, anche la Ferrari 458 di AF Corse-Waltrip, nello stint di guida del pilota portoghese Rui Aguas, era costretta ad una sosta ai box che però non impediva all’equipaggio di terminare la prova con un ventiduesimo piazzamento, preceduto dalle Ferrari di Extreme Speed Motorsports tredicesima al traguardo.