L’uscita di Audi dal DTM ha lasciato un solco profondo sul futuro della serie tedesca, che ora vede attiva solamente BMW. La Casa bavarese si è lanciata contro la rivale, non risparmiando nessuna critica: «Antisportivo abbandonare, ci ha sorpreso e deluso».
BMW: “Mercedes fu professionale e riconoscente”
Il DTM si ritrova sull’orlo del precipizio: con R-Motorsport scappata via vista la mancanza di competitività delle sue Aston Martin, la stagione 2020 si appresta a rivivere un campionato con due soli costruttori; sarà così per poco, con Audi che ha annunciato a sorpresa l’intenzione di salutare la serie, a fronte anche della futura crisi economica. Con gli stessi team affiliati e i piloti di fabbrica che vedono ora incerto il proprio futuro, anche BMW ha ammonito con parole pesanti la Casa degli Anelli attraverso le parole di Klaus Frohlich, membro del CdA, a Süddeutsche.de: «Ci ha sorpreso e deluso. Non lo trovo solo sorprendente, ma anche antisportivo abbandonare senza parlarne con noi prima. Ci ha davvero lasciato senza fiato. Quando Mercedes uscì, Ola Kallenius mi chiamò personalmente e mi spiegò il come e il perché. È stato molto professionale e riconoscente, al contrario di Audi».
“La Formula E non è una scusa”
Frohlich sottolinea come la Formula E non deve essere una scusa, dato che anche BMW è impegnata: «Questa non è una motivazione per me. Volevamo trasformare il DTM: dai motori V8 aspirati a quelli turbo-compressi a quattro cilindri come primo stadio, poi nel 2022 il passaggio all’ibrido e nel 2025 a vetture completamente elettriche. La prospettiva del DTM è che diventerà elettrico e globale e il fatto che Audi lo stia mettendo a rischio, quando abbiamo messo assieme tanto lavoro, mi sorprende. Non riesco a capire tale scusa».