Dakar | Balance of Performance, Sainz polemico: “La nostra Audi svantaggiata”
Sainz contro le regole FIA ed ASO
Alla Dakar 2023 debutterà la seconda generazione dell’Audi RS Q e-tron, per la precisione la E2 dotata di alcune migliorie tecniche che fanno tesoro dell’esperienza – molto positiva – nella corsa in Arabia Saudita quest’anno.
L’Audi RS Q e-tron E2 risparmia 100 kg
Tra le vari passi in avanti nello sviluppo del veicolo dotato di powertrain elettrico e range extender anche l’ottimizzazione del peso: giacché alla Dakar 2022 il mezzo pesava 200 kg in più rispetto al limite minimo consentito di 2.000 kg (per via del complesso sistema integrato all’interno dell’RS Q e-tron, con due MGU per assale ed il generatore per la ricarica dell’energia, più ovviamente il motore a benzina), grazie ad un lavoro di limatura soprattutto a livello di carrozzeria la E2 raggiunge ora un peso minimo di 2.100 kg, ovvero il nuovo limite fissato dai regolamenti tecnici per la categoria T1U, dove ritroviamo vetture ibride ed elettriche.
Ciò potrebbe in teoria aiutare il veicolo Audi ad essere ulteriormente più competitivo rispetto alla concorrenza di Toyota e Mini, che schierano invece mezzi dotati di motore termico. Tuttavia, uno dei tre piloti ufficiali dell’RS Q e-tron E2 quale è Carlos Sainz ha avuto da ridire in merito alle normative rispetto alla categoria T1+ (vetture più tradizionali), i cui limiti per il peso restano invariati a quota 2.000 kg. Un dato che non aiuta, a suo dire, a bilanciare i livelli prestazioni tra questa tipologia di veicoli e quello Audi, effettivamente più pesante.
Sainz: “I regolamenti della Dakar 2023 non ci aiutano”
Ad Autosport l’ex campione WRC e Dakar ha infatti commentato: «L’anno scorso era fissato un peso minimo di 2.000 kg, ma noi ovviamente eravamo ben oltre questo valore perché era il primo tentativo di questa nuova tecnologia, che è interessante, ma ovviamente non è facile produrre un’auto da due tonnellate o 2.000 chili con un pacco batterie, con tre motori elettrici all’interno. L’anno scorso eravamo piuttosto sovrappeso. Quest’anno il team ha fatto un lavoro fantastico, ma abbiamo avuto la sorpresa di nuovi regolamenti sulle auto elettriche. Invece di 2.000kg sono 2.100kg, quindi in ogni caso quest’anno saremo di 100kg più pesanti dei nostri concorrenti e avremo un po’ meno potenza. Questa è una cosa difficile da capire».
Poi Sainz ha continuato: «Non mi piace creare polemiche [sic!]. Non mi piace entrare troppo nei dettagli, ma devo dire che mi ha sorpreso che i regolamenti non aiutino qualcuno come l’Audi che ha avuto il coraggio di provare a proporre questo tipo di auto sostenibili. E poi scopri che i regolamenti non sono a tuo favore. Questo è qualcosa che mi ha sorpreso». Nel dettaglio, lo spagnolo ha spiegato: «Stiamo parlando di una differenza di potenza di cinque kilowatt [rispetto alle auto T1+, ndr]. E poi ovviamente stiamo trasportando 100 kg in più». Per il pilota Audi la differenza con i rivali sarà sensibile soprattutto alla fine della tappa, quando gli avversari avranno meno carburante in benzina e saranno sicuramente più leggeri: «Non è certo il massimo per noi. In ogni caso ci sarà impossibile arrivare al peso minimo di 2000kg, ma in linea di principio è difficile capire le modifiche nei regolamenti, almeno dal mio punto di vista».
Ma Peterhansel è più cauto
Più diplomatico e ragionevole rispetto al per nulla polemico Sainz il compagno di squadra Stéphane Peterhansel: «L’equilibrio tra le prestazioni è sempre complicato da trovare. Se quelli della FIA decidono per questo Balance of Performance, penso che sia giusto. Ma non dico mai se sono felice o meno. Abbiamo delle regole, dobbiamo seguirle e dobbiamo fare del nostro meglio con esse. Quindi se perdi energie per contrastare le decisioni della FIA, sprechi il tuo tempo perché non cambieranno mai per te. La cosa più importante è concentrarsi sullo sviluppo della nostra vettura, fare del nostro meglio con le soluzioni che abbiamo e vedere cosa accadrà ».
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