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Dakar | Addio Sud America, la Corsa dei Faraoni si sposta in Arabia Saudita dal 2020

Non era andata troppo giù l’ultima edizione della Dakar, che con difficoltà era andata in scena a inizio anno nel solo paese del Perù dopo tanti problemi organizzati. La Corsa dei Faraoni ritornerà al di qua dell’Oceano Atlantico, più precisamente in Arabia Saudita.

Troppe le difficoltà viste nel 2019

Troppe le lamentele verso l’edizione 2019, a cominciare dall’esclusione di Nicola Dutto dalla corsa in maniera meschina e subdola; il motociclista italiano, primo paraplegico al via, era stato lasciato fuori dall’organizzazione per poi essere riammesso, ma solo quando Dutto e la sua squadra avevano ormai abbandonato l’avamposto. Inoltre, anche altri piloti hanno dato segni di malumore riguardo il roadbook, come Carlos Sainz, Daniel Elena (copilota di Sébastien Loeb), Matthias Walkner e Joan Barreda Bort. È tempo di cambiare aria, e Autosport ha svelato che la corsa sarà spostata in Medio Oriente, avvicinandosi a quell’Africa che aveva dato il via a tutto. «Non possiamo permetterci una situazione come negli ultimi mesi» aveva detto Etienne Lavigne, ex direttore di corsa della Dakar che ha lasciato il posto a David Castera. «Il primo anno dell’accordo quinquennale indica che dovremmo partire a Riyadh in gennaio, dando la stabilità necessaria all’ASO».

Al-Attiyah promuove lo spostamento

Anche Nasser Al-Attiyah, vincitore della Dakar 2019, si è espresso in merito, dichiarando sempre ad Autosport che «siamo molto felici di avere la Dakar nella nostra regione. Amiamo il Sud America, ma dobbiamo rispettare le decisioni degli organizzatori». L’Arabia Saudita ha recentemente ospitato la Formula E e anche il FIA Middle East Rally Championship, e assieme al deserto arabo potrebbe essere davvero una buona opportunità per la Dakar.

Luca Basso:
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