Dakar | I cinque assi di Monster Energy Honda Team
I piloti schierati per la Dakar 2020
Con la cerimonia del podio prevista oggi indicativamente verso le 13, ora italiana, inizierà ufficialmente la Dakar 2020, che da domani entrerà nel vivo con la prima tappa da Jeddah ad Al Wajh di 752 km totali e 319 di gara vera e propria (chilometraggio uguale per tutte le categorie). Intanto, scopriamo un altro team pronto a vender cara la pelle in quel dell’Arabia Saudita.
Quarta Dakar per Kevin Benavides
Parliamo di Monster Energy Honda Team, squadra ufficiale che nella categoria delle Moto proporrà la sua offensiva agli ultra favoriti KTM. Reduci dai buoni riscontri dallo shakedown corso nei giorni scorsi, i cinque piloti scaldano i motori per la prima tappa di domani. Iniziamo da Kevin Benavides, che correrà la sua quarta Dakar dopo aver raggiunto come miglior risultato il secondo posto nel 2018 e aver ottenuto un quinto nella passata edizione. L’argentino che affronterà tra l’altro suo fratello Luciano, in forze a KTM, si è detto «entusiasta» per questa nuova avventura in Arabia Saudita: «Speriamo di essere capaci di dare tutto e fare del nostro meglio in gara», ha commentato Benavides. «Ci aspettiamo che, come ogni altra Dakar, non sarà facile, motivo per cui ci siamo preparati per gareggiare al meglio delle nostre possibilità in ogni tappa».
Voglia di riscatto per Brabec e Barreda
Attenzione poi a Ricky Brabec, reduce da due ritiri consecutivi nelle ultime Dakar corse, sempre per dei grattacapi di tipo tecnico alla sua Honda Rally. Lo statunitense, tra l’altro, stava andando fortissimo nel 2019 tanto da poter lambire la chance di diventare il primo della sua nazionalità a vincere la corsa, ma poi nella tappa numero otto il motore della sua moto lo tradì e quindi addio sogni di gloria (anche per Honda). «Sono felice di essere qui, in un nuovo contesto di gara. Fino ad ora tutto è andato bene, perciò confido che le buone sensazioni possano trasmettersi nella competizione e speriamo di essere capaci di ottenere buoni risultati nella Dakar 2020», rivela un fiducioso Brabec, che ha anche spiegato di preferire il ruolo dell’underdog anziché del favorito principale per la vittoria: «Penso che il fatto di iniziare come favorito potrebbe portarti molto peso sulle spalle perché tutti ti osservano. Ma preferisco iniziare come outsider e poi stupire tutti, del tipo “hey gente, eccomi qui”», spiega Brabec, che sottolinea il fatto che, pur essendoci a suo dire «quindici piloti che potrebbero vincere», il fatto di correre in un nuovo Paese rappresenti una incognita per tutti.
Passiamo quindi ad un altro nome forte schierato da Monster Energy Honda Team, ovvero Joan Barreda, alla sua decima Dakar (e quindi entra di diritto nella categoria delle “Leggende” della corsa) e con all’attivo ben 23 tappe vinte. Lo spagnolo però si è dovuto anch’egli ritirare due volte nelle altrettante ultime edizioni, abbandonando la gara già dalla terza tappa nel 2019. Ma Barreda spera ora che questa possa essere la sua «migliore Dakar»: «A momento – spiega – le sensazioni sono buone e vedremo come saranno i tracciati preparati dagli organizzatori. Abbiamo completato lo shakedown e tutto è pronto e predisposto. Abbiamo inoltre superato tutte le verifiche e l’unica cosa rimasta è partire domani. Perciò, completiamo il tutto al meglio!».
Monster Energy Honda Team conferma Cornejo e lancia il giovane Maré
Gli ultimi due piloti del Monster Energy Honda Team che vi presentiamo sono José Ignacio Cornejo, alla sua terza Dakar, ed Aaron Maré, che invece debutta quest’anno. Il primo negli ultimi anni ha dato prova di una certa crescita prestazionale, chiudendo decimo nel 2018 e migliorandosi di due posizioni l’anno successivo. Chissà quindi cosa potrà fare in Arabia Saudita il cileno: «Quest’anno sono molto eccitato perché la preparazione è andata al meglio e il team è al suo apice dopo una lunga stagione», spiega Cornejo. «Spero di ottenere un ottimo risultato. Lotteremo quanto più duramente potremo per farcela».
Il giovane Maré invece è una new entry per Monster Energy Honda Team, ed ovviamente l’obiettivo principale sarà quello di imparare da questa esperienza, nonostante non sia proprio un novellino della specialità. «È la mia prima Dakar e spero di essere capace di esprimere le mie sensazioni», commenta il sudafricano che vive a Dubai, già campione nella Emirates Desert del 2017-2018 e primo al Dubai Baja del 2019. «Sono molto eccitato per questa grande sfida che ci apprestiamo a vivere. Fino ad adesso tutto è andato per il verso giusto: i test, le gare, lo shakedown che abbiamo fatto di recente ed ora siamo pronti per dare un po’ di gas nella prima tappa».
Crediti Immagine di Copertina: Monster Energy
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