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Dakar | Alonso dopo la Tappa 2: “La visibilità è un incubo, però mi sto divertendo”

Volente o nolente, ci piaccia o meno, Fernando Alonso è il pilota che più fa parlare di sé in questa Dakar 2020, sin da quando è stata annunciata ufficialmente la sua partecipazione con Toyota ed a fianco della leggenda della corsa Marc Coma, nelle vesti di navigatore.

La difficile Tappa 2 di Alonso

Ovvio che, per quanto parliamo di un esperto del motorsport, passare dalla pista dove ha razzolato continui successi all’off road e al formato massacrante del rally raid non è mica una cosa indolore: partito dignitosamente nella Tappa 1 lambendo la top ten finale, Alonso nella frazione di oggi ha pagato pegno alla sfortuna impattando con il Toyota Hilux su un masso con la ruota anteriore destra. Risultato: sospensione danneggiata e oltre due ore e mezza di ritardo, cosa che ha fatto scivolare l’equipaggio al 48esimo posto della classifica generale.

Alonso comunque non si perde certo d’animo, conscio in prima persona che si trova alla Dakar per fare esperienza, non certo conquistare la vittoria finale (cara grazia se riuscirà a portarsi a casa il successo in qualche tappa). Questo il suo commento alla fine della giornata di oggi: «Oggi la navigazione è stata perfetta, ma la visibilità è un incubo dietro le auto: non puoi avvicinarti», riferendosi alla polvere sollevata che crea non pochi problemi a chi parte dopo. E prosegue parlando dell’incidente di oggi: «Abbiamo percorso circa cento chilometri alla cieca, non vedendo molto e alla fine abbiamo colpito qualcosa con la ruota anteriore».

Alonso: “Sono qui per fare esperienza”

Dicevamo del morale di Alonso: «In fin dei conti, sono felice di essere qui e continuare la gara. Questo è l’obiettivo principale, finire la mia prima Dakar, senza più problemi. In termini di ritmo, oggi è stata ovviamente una brutta giornata, abbiamo perso molto tempo. Speriamo di recuperare nei prossimi giorni. Sono solo 700 chilometri, credo, che abbiamo percorso nelle prime due tappe su cinquemila totali, quindi c’è ancora molta strada da fare e sono pronto a godermeli. È quello che mi aspettavo e sembra un po’ quello che ho visto anche in Marocco, o forse meglio. Penso che il ritmo, quando abbiamo una visibilità normale, sia un po’ più alto di quello che ci aspettavamo, ma la cosa mi soddisfa».

Conclude Alonso con lo spirito di chi non deve dimostrare nulla: «Anche con una navigazione complicata come oggi Marc è stato perfetto. Quindi, penso che abbiamo corso una buona tappa in termini di sensazioni, anche se cattiva in termini di risultato, ma le cose stanno così. A parte la visibilità, il resto è molto divertente. C’è molta amicizia. È un’esperienza. La mia Dakar deve essere piena di esperienze e la mia giornata è stata una di quelle. Mancano ancora dieci giorni e ora nei prossimi dieci giorni possiamo spingere un po’ di più».

Luca Santoro:
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