Dakar 2016 – Le Peugeot 2008 DKR superano le verifiche tecniche
Da domenica sarà gara vera
Tecnopolis, il Parco scientifico del Bicentenario trasformato in teatro e scenario delle fasi preliminari della Dakar. Estensioni all’aperto e immensi “hangar” al chiuso, volumi impressionanti e distanze. Da togliere il fiato, ancor più sotto i dardi del sole implacabile. Spazi e atmosfere che si motoristico “più famoso del mondo”. Poi, la mattina del primo giorno dell’anno, piove a dirotto. Un temporale estivo che ti tiene chiuso in macchina, e quando scendi, fradicio in un attimo, l’acqua sale rapidamente, sommerge le infradito e punta alle ginocchia.
Tutto cambia, le auto pronte per il deserto arido si lamentano sotto la pioggia battente e e diventa una pentola a pressione all’aperto.
Gli equipaggi delle quattro Peugeot 2008 DKR hanno passato le verifiche sportive in un lampo. Più tempo per augurare il buon anno alle star Peterhansel, Sainz, Despres e Loeb, che per controllare passaporti, fogli di dogana e dotazioni.
L’atmosfera è serena, allegra. I navigatori fanno quadrato, in questa circostanza sono la parte riflessiva, trattano di semplici aspetti della loro delicata e fondamentale funzione.
I commissari, già piuttosto “precisini”, diventano zelanti, leziosi. Succede spesso, ma in questo caso sembra troppo. Eppure si fa presto a constatare che le 2008 DKR sono perfettamente a posto. Flangia, misure fondamentali, dotazione di sicurezza e “dashboard” per la navigazione. Anche il Sentinel, il clacson “elettronico” che suona nell’abitacolo se attivato da un inseguitore, che appare piuttosto improbabile in una macchina progettata e realizzata per stare davanti, molto davanti.
Viene un sospetto. Stai a vedere che non è zelo ma semplice curiosità di appassionati. È così. L’occasione è troppo ghiotta e nell’area segreta e accessibile solo agli steward finalmente qualcuno può sbirciare sotto il cofano delle “belve”.
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