Fresco di tripletta nel Trofeo Abarth Selenia, Cosimo Barberini conferma ancora una volta il suo feeling speciale con la competizione monomarca e soprattutto con la vettura spider in versione sportiva, la 695 Assetto Corse Evoluzione con cui mietuto successi sin dal primo round stagionale. Ma il percorso non è stato sempre sul velluto, anche nell’ultimo weekend al Mugello, come abbiamo approfondito con il diretto interessato.
“Ogni vittoria fa storia a sé ed è speciale”
Sì perché Cosimo Barberini ci ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo la conquista dell’hat trick nel Trofeo Abarth Selenia, dove ha vinto per tre anni consecutivi – 2016, 2017 ed, ovviamente, 2018. «La vittoria del campionato ha sempre un fascino diverso, anche se è il terzo che vinco consecutivamente non è mai la stessa cosa», ci ha confidato il giovane imprenditore toscano. Ma, come abbiamo accennato, la strada verso il successo è sempre una traiettoria in forte pendenza. «Quest’anno è stato molto combattuto a causa di due zero che ho fatto e di alcune penalità che mi hanno inflitto, e come tutti gli anni ci siamo giocati la vittoria nella prima gara dell’ultimo evento del campionato». L’anno scorso, per dire, l’imprenditore di Montaione che ha mosso i primi passi nel motorsport partendo dalla motocross, si è giocato proprio al Mugello e proprio all’ultimo round la vittoria finale con Juuso Pajuranta, il finlandese che anche quest’anno ha concluso secondo al Trofeo Abarth Selenia. Copione che quindi si è ripetuto anche quest’anno, ma non sono mancati i colpi di scena sotto la pioggia battente dei giorni scorsi: «Il weekend è andato benissimo, io e Juuso eravamo molto vicini con i tempi ma credo che a lui mancasse un po’ di passo gara. In Gara 1 grazie ad un sorpasso nel quinto giro alla Bucine sono riuscito a passare al comando e giungere primo al traguardo, vincendo così gara e campionato. Viste le condizioni meteo questo era l’obbiettivo che io ed il team ci eravamo prefissati: infatti Gara 2 è stata meno fortunata. Con l’inversione della griglia siamo partiti in ottava posizione e sotto safety car. Al quinto giro, mentre eravamo in rimonta, è andata in testacoda un pilota alla curva del Correntaio [si tratta di Michele Monetti, ndr] e io non sono riuscito ad evitarlo distruggendo così la mia Abarth», ricostruisce Barberini.
Ma come riesce a mantenersi costante su questi livelli e a dominare un campionato, lottando metro per metro, per tre anni consecutivi? «La costanza nel monomarca è molto difficile da ottenere – spiega Captain America, come è soprannominato lo Steve Rogers delle Abarth – perché è un mix di situazioni che sei obbligato a gestire proprio a causa delle vetture uguali ai concorrenti. Hai da tenere sotto controllo la pressione che possono metterti gli avversari, visto che il passo gara bene o male è sempre lo stesso, e devi avere una base di assetto che sia un buon punto di partenza in ogni pista; inoltre devi essere scarico di cervello e non avere pensieri oltre alla gara e devi avere ovviamente un gran team! Noi facciamo tutto in casa, dal trasporto della vettura ai meccanici, al team manager e ovviamente al pilota e quindi la soddisfazione di confermarsi per ben 3 volte di fila è doppia».
Il 2019 di Cosimo Barberini
Barberini lo abbiamo visto anche dividere il suo impegno nel TCR, sia nella serie italiana che in quella europea grazie al supporto di Top Run e NOS Racing (frutto di un accordo con Thunder-B e per volere del patron di NOS Massimo Poli), a bordo di una Subaru WRX TCR schierata a Monza, penultimo appuntamento della serie Europe. «Voglio ringraziare Top Run e Nos Racing per avermi fatto correre a Monza, e mio fratello Iacopo Barberini che è la persona che mi ha sempre supportato, oltre ad essere mio team manager. Grazie a lui ho iniziato a correre e che è anche grazie a lui se sono riuscito a vincere così tanto nel Trofeo», precisa il toscano. Ma quale sarà il suo futuro, già a partire dalla prossima stagione? «Il 2019 resta un punto interrogativo – ammette – Sicuramente sarò al volante di qualche vettura che correrà un campionato ACI o FIA. Stiamo ancora aspettando quelli che saranno i programmi Abarth se uscirà con una nuova auto. Ho avuto qualche esperienza in TCR sia nell’italiano che nell’europeo e questo potrebbe essere una possibile categoria futura. Ho fatto anche alcuni test in Nascar, in Lamborghini e adesso mi sto avvicinando anche al mondo Porsche, ma per ora non abbiamo ancora deciso quella che sarà la nostra prossima sfida».