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CIRT | Rally Italia Sardegna 2021, vittoria netta per Andreucci. Successo per Cogni nel CIR Junior

Oltre a valere per il Mondiale WRC, il Rally Italia Sardegna 2021 ha ospitato anche il secondo appuntamento del Campionato Italiano Rally Terra, in versione estremamente concentrata (solo quattro prove speciali in tutto per 73,30 km cronometrati, da svolgersi nell’unica giornata di venerdì 4 maggio), con coefficiente però di 1,5 – con i punteggi che valevano quindi una volta e mezzo -, ed anche il secondo round del CIR Junior.

Andreucci e Briani vincono il Rally Italia Sardegna 2021

Partendo dal CIRT, che ha riportato una validità nazionale nella tappa italiana del WRC dall’ultima volta avvenuta nel 2019, il Rally Italia Sardegna ha fatto da teatro al successo di Paolo Andreucci. Tornato al Tricolore Terra dopo l’esperienza con la nuova Renault Clio Rally4 alla Targa Florio del mese scorso, e soprattutto di nuovo nella gara isolana a sei anni dall’ultima partecipazione, il pilota affiancato questa volta in via eccezionale da Rudy Briani conduce la propria Skoda Fabia Rally2 Evo di H Sport al successo, vincendo così la gara dopo averla dominata per la quasi totalità, assumendo il comando della classifica dalla prima prova per poi tenerla sino all’ultima, e portandosi a casa i migliori tempi in tre PS.

Dopo lo sfortunato ritiro nel primo appuntamento stagionale del Rally Adriatico, Andreucci si toglie più di una soddisfazione domando gli sterrati della Filigosu – Sa Conchedda e della Terranova, da ripetere ciascuna una seconda volta, e firmando in particolare in entrambi i giri della Filigosu dei tempi eccezionali. Non solo: si tratta della sua prima vittoria al Rally Italia Sardegna e la prima a livello europeo per MRF Tyres, la multinazionale indiana che fornisce i pneumatici ad Andreucci, per il quale è tester, e che si legata quest’anno anche all’undici volte campione nazionale.

Scandola ed Andreucci sul podio

Secondo posto per Umberto Scandola e Guido D’Amore, vincitori del precedente Rally Adriatico. L’equipaggio sulla i20 R5 dello Hyundai Rally Team Italia conquista il miglior tempo nell’ultima PS del programma, staccando Andreucci e Briani di 12,7 secondi: ma il vantaggio di questi due era ormai tale che sarebbe stato inutile e controproducente forzare troppo i ritmi, considerando il livello di imprevedibilità del Rally Italia Sardegna. Tornando a Scandola, il veronese chiude a 31,8 secondi dalla vetta, con un gap che era salito ad un massimo 44 secondi dopo la PS3.

Terzi Simone Campedelli e Gianfranco Rappa sulla Volkswagen Polo GTi R5, con il pilota romagnolo che aveva un conto in sospeso con la Sardegna dopo la sfortunata ultima partecipazione nel 2019. Sempre a ridosso dei migliori tempi e sempre fissi sul podio della classifica post-prova, l’equipaggio chiude a 52,7 secondi da Andreucci.

Il resto della top ten nel CIRT

A 59,4 secondi dalla vittoria termina la propria gara Bruno Bulacia, che si riscatta dal ritiro all’Adriatico e conduce la Skoda Fabia Rally2 Evo al quarto posto: partenza in sordina nel primo giro per il giovanissimo boliviano, per poi ottenere due piazzamenti a ridosso del miglior tempo nella PS3 e nella PS4, ed in particolare in quest’ultima, dove Bulacia si ferma a sei decimi di secondo da Scandola. Quinto Enrico Oldrati su un’altra Skoda, al suo debutto stagionale nel CIRT assieme ad Elia de Guio e a due minuti dalla vetta. Sesto Simone Romagna su Fabia Rally2 Evo, a due minuti e trentasette di ritardo, e settima Tamara Molinaro, assieme a Piercarlo Capolongo su Citroen C3 Rally2, con un gap di quasi quattro minuti ma capaci di prenotare un posto nella top ten nel secondo giro di prove (da notare che anch’essi, come Andreucci e come anche Campedelli, montavano gomme MRF).

Ottavo il pilota di casa Giuseppe Dettori, a quattro minuti e venti di ritardo con la sua Fabia R5 e alle prese con una foratura nelle terza PS, nona Rachele Somaschini con Giulia Zanchetta su C3 Rally2, al suo miglior piazzamento assoluto con una vettura della classe un tempo nota come R5, e a sei minuti di gap, ed infine decimo la rivelazione dello scorso Rally Adriatico, ovvero Edoardo Bresolin, con Rudy Pollet su Fabia Rally2 Evo. Per loro un gap di sette minuti dalla vittoria. Ritiro per Giacomo Costenaro e Justin Bardini, piegati da una foratura alla loro i20 R5 che fa perdere all’equipaggio già otto minuti nelle prime fasi di gara, e per Mattia Codato (Fabia R5) e Giovanni Manfrinato (Polo R5).

In classifica resiste la leadership di Scandola, primo con 33 punti, seguito da Campedelli a quota 25. Andreucci però vola al terzo posto grazie alla vittoria in Sardegna e al coefficiente maggiorato, portandosi quindi alle spalle del duo di testa con 22,5 punti.

Rosso e Cogni duellano per il CIR Junior

Per quanto riguarda invece il CIR Junior, arriva uno splendido successo per Giorgio Cogni. Il pilota guidato alle note da Gabriele Zanni duella contro un indomito Emanuele Rosso, con cui condivide un passato da trofeista Suzuki, e sempre alle sue calcagna nella classifica dei tempi post-prova, dove il gap tra i due scende sino ad un minimo di 3,8 secondi a seguito della PS3. Ma nell’ultima prova Cogni stacca il rivale rifilandogli più di una ventina di secondi di ritardo, concludendo un Rally Italia Sardegna da leader con un vantaggio di 26,4 secondi su Rosso. 

Per capire il livello dei due davanti, Marcel Porliod, si piazza al terzo posto con ben due minuti e venti di ritardo, mentre è costretto al ritiro il vincitore del precedente round del CIR Junior, ovvero Alessandro Casella. Nella PS2 invece esce di strada Mattia Vita, che paga una duplice foratura e si ritrova suo malgrado con la Ford a bloccare la strada agli altri partenti Under, che hanno dovuto così affrontare la prova in trasferimento.

Crediti Immagine di Copertina: ACI Sport

Luca Santoro:
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