Il debutto del Campionato Italiano Rally 2018 su sterrato, dopo le prime quattro prove di stagione sugli asfalti, prometteva sulla carta potenziali sorprese, ma al San Marino Rally le cose hanno preso una piega davvero inedita: i piloti in lotta per il Tricolore Terra, abbinato al sesto round del CIR, hanno vinto il derby con i colleghi impegnati nel Campionato Assoluto. Infatti Daniele Ceccoli, sammarinese doc guidato da Piercarlo Capolongo sulla Skoda Fabia R5, vince la 46esima edizione della prova tra le strade della Repubblica del Titano e la Romagna. Terraiolo di estrazione, attualmente in gara nel Campionato sugli sterrati giunto in questo weekend al terzo round stagionale, il pilota della PA Racing riapre i giochi nel Tricolore Terra ed è seguito sul podio finale da Simone Campedelli, che con Tania Canton su Ford Fiesta R5 è il primo tra gli equipaggi del CIR, e dall’altro terraiolo Nicolò Marchioro con Marco Marchetti, su Skoda Fabia R5.
San Marino Rally 2018: il dominio di Ceccoli. Campedelli primo tra i piloti CIR
I rappresentanti del CIR al San Marino Rally erano solo in sei in questo appuntamento, con la presenza in particolare di quelli in lotta nelle prime posizioni del Campionato (per gli altri è valso lo spauracchio dello sterrato e la volontà di non correre rischi inutili), ma in linea teorica il palcoscenico sarebbe dovuto essere loro, a cominciare dall’attuale leader Paolo Andreucci che recentemente aveva testato la Peugeot 208 T16 sulla terra del Rally dei Nuraghi e del Vermentino. E invece per il toscano dieci volte campione nazionale, guidato da Anna Andreussi, è arrivato un ritiro: stessa sorte per Andrea Crugnola, terzo nella classifica assoluta prima del San Marino Rally (la posizione adesso è occupata da Campedelli).
La prova organizzata dalla Federazione Auto Motoristica Sammarinese ha così punito i non specialisti su terra, con il solo Campedelli a portare alta la bandiera, raccogliendo così i frutti dei test positivi con la Fiesta R5 svolti recentemente che evidentemente hanno dato la possibilità di integrare il miglior set up possibile su questo tipo di fondo: non a caso la prima giornata si è conclusa con l’equipaggio di Orange1 Racing in testa alla classifica provvisoria.
Ma il secondo giorno è stato appannaggio di Ceccoli, aperto e concluso in testa conducendo speciale dopo speciale una gara magistrale e chiudendo con un vantaggio di ben 12 secondi su Campedelli. Tanto è vero che quest’ultimo, pur vincendo tre speciali, ha pagato il ruolo di apripista nella giornata di sabato, rischio da mettere in conto nelle prove di asfalto per chi conduce per primo e a cui tocca spazzare la strada per gli avversari, che possono così avvantaggiarsi.
Nicolò Marchioro contribuisce, come detto, a riaprire la classifica del CIRT al terzo turno, partendo già lancia in resta nella speciale di apertura di Montecchio, vincendola. Il suo podio gli consente di balzare in testa del Tricolore Terra, seguito a sole 0,5 lunghezze di distanza da Ceccoli e poi da Giacomo Costenaro, l’ex leader del CIRT già vincitore del Liburna Terra e del round in Sardegna. Il veneto infatti non è mai stato della partita e ha subito il ritiro nella PS 11 del terzo giro di Sestino. Ceccoli, di contro, ha vinto la speciale numero 2 e 7, Marchioro anche la quarta oltre all’apertura.
Se Andreucci ha dovuto alzare bandiera bianca nella prima tappa di oggi per un problema meccanico, è anche vero che la sua prima posizione nel CIR resta comunque salda a quota 56 punti, mentre Campedelli si porta al secondo posto con 36 punti, uno in più di Scandola: la strada per l’undicesimo titolo non sembra essere a rischio, nonostante la performance opaca al San Marino Rally. Invece ottima prestazione da parte dell’equipaggio compagno di vettura su Peugeot 208 T16, ovvero il duo finlandese targato Pirelli Eerik Pietrarinen e Juhana Raitanen, che concludono al quarto posto (non male per un debutto nel campionato italiano), mentre al quinto troviamo Mauro Trentin con Alice De Marco su Skoda Fabia R5 Movisport.
Abbiamo accennato ad altri ritiri di peso nella start list CIR come quello di Andrea Crugnola, guidato da Danilo Fappani su Ford Fiesta R5 per Ford Racing Italia, costretto a lasciare la gara per una toccata già nella prima giornata che ha messo ko la ruota posteriore sinistra, partita per la tangente.
Idem sentire per l’equipaggio formato da Umberto Scandola e Guido D’Amore su Skoda Fabia R5, che si son giocati il cerchio della loro auto e hanno perso per strada sei minuti: tuttavia sabato i due non si sono persi d’animo e hanno realizzato una notevole remuntada dal piazzamento numero 31 alla top ten, in ottava posizione.
San Marino Rally 2018: il Campionato Junior e la R1
Infine, si è disputato anche il Tricolore Junior dove sono state protagoniste le Peugeot 208 R2: il trionfo finale è stato appannaggio di Jacopo Trevisani, seguito da Lorenzo Coppe e Damiano De Tommaso, che ha pagato una foratura. Anche qui un ritiro eccellente, quello del leader di categoria Tommaso Ciuffi.
Infine, Stefano Martinelli e Sara Baldacci, su Suzuki Swift R1B, vincono nella classe R1.
San Marino Rally 2018: le classifiche finali
1.Ceccoli-Capolongo (Skoda Fabia R5) in 1:30’03.9; 2.Campedelli-Cantoni (Ford Fiesta R5) a 12.0; 3.Marchioro-Marchetti (Skoda Fabia R5) a 42.0; 4. Pietarinen- Raitanen (Peugeot 208 T16 R5) a 1’28.3; 5. Trentin-De Marco (Skoda Fabia R5) a 1’41.3; 6. Panzani-Pinelli (Skoda Fabia R5) a 2’54.8; 7. Della Casa-Pozzi (Skoda Fabia R5) a 5’03.1; 8.Scandola-D’Amore (Skoda Fabia R5) a 5’26.5; 9.Pierangioli-Guzzi (Mitsubishi Lancer X) a 6’18.1 ;10. Versace-Caldart (Skoda Fabia R5) a 7’16.4.
CIR Assoluto: Andreucci 57; Scandola 35; Campedelli 34; Crugnola 27; Panzani 20.
CIR Costruttori: Ford 69; Peugeot 67; Skoda 61.
CIR Junior: De Tommaso 35; Mazzocchi 30; Ciuffi 27; Trevisani 23; Coppe-Somaschini 12.
CIR Terra Assoluto: Marchioro 30,5; Ceccoli 30; Costenaro 26,25; Trentin 25; Della Casa 20,25.