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CIR | Le novità per il 2019: torna la tappa mondiale nel Campionato Italiano?

Mentre la stagione 2018 entra nella seconda fase che porterà alla sua conclusione, la Giunta Sportiva dell’ACI ha approvato oggi alcune novità per il Campionato Italiano Rally 2019 e non solo, recependo le proposte della Commissione Rally. Nella sede dell’ACI Sport sono state quindi ratificate delle modifiche non solo relative al CIR, ma in generale riguardanti la stagione sportiva del prossimo anno (prospetti presentati ieri nella sede della Federazione durante il Consiglio Sportivo Nazionale 2018, organizzato dalla Direzione per lo Sport Automobilistico dell’ACI).

Le novità 2019: debutta la Coppa Rally di Zona

CIR. Confermato il calendario con i consueti otto appuntamenti, che però saranno maggiormente distanziati l’uno dall’altro (28 giorni anziché gli attuali 21) per far sì che possano distribuirsi in maniera più omogenea durante la stagione e coprire uno spazio più ampio lungo l’annata. La novità potrebbe essere rappresentata dal ritorno della tappa italiana del WRC nel Tricolore Nazionale, da percorrere nella sua interezza e con un coefficiente maggiorato.

Campionato Regionale e ACI Sport Rally Cup. Il Regionale diventa Coppa Rally di Zona, con la suddivisione zonale, e presenterà una nuova fase finale unica valida per l’assegnazione dell’ACI Sport Rally Cup. La competizione si caratterizzerà per dei gironi di qualificazione divisi in zone, con una finale nazionale che riunirà gli equipaggi con i migliori punteggi: per l’acquisizione degli stessi sono previsti un minimo di tre ed un massimo di sei rally nella suddivisione in zone per le Coppe Rally di Zona.
La finale nazionale permette la conquista dell’ACI Sport Rally Cup. Il primo equipaggio Under 25 inoltre potrà accedere direttamente al Supercorso Federale ACI Sport, mentre il secondo ed il terzo classificato potranno frequentare un corso gratuito sempre nella stessa Scuola gestita dalla Federazione.

Inoltre viene abolita la Coppa Italia Rally di Zona e, per quanto riguarda il Rally Day, a partire dal prossimo anno non verranno ammesse le quattro ruote motrici, ma solo le vetture 2RM, escluse però le RGT. Infine per gli organizzatori dei vari round del CIR, CIWRC, CIRT e Regionale sarà istituito un premio speciale, conferito a chi tra di loro si sarà distinto per la qualità e la cura della tappa, nonché per l’impegno profuso. La Commissione Rally e la Segreteria valuteranno quindi il rispetto degli adempimenti amministrativi, il rapporto ispettivo dei supervisori e il giudizio del promotore dei campionati.

Al vaglio altre possibilità?

Tra gli argomenti che sembrano ancora essere sul tavolo di discussione della Giunta Sportiva ACI ci potrebbero anche essere le fatidiche – da intendersi per chi partecipa alle manifestazioni – tasse d’iscrizione. Saranno abolite? Saranno ridotte o proporzionate? Sono domande alla quale non sappiamo ancora rispondere e per cui attendiamo un comunicato ufficiale da ACI Sport entro la fine dell’estate. Del resto una decrescita della tassa potrebbe portare ad un innalzamento del numero di partecipanti, calamitare gli interessi di sponsor minori e perché no, più grandi: certo è che ovviamente bisogna stabilire a priori la sostenibilità di una misura del genere, analizzandone i costi rapportati ai benefici e tenendo come stella polare la stabilità del bilancio, perciò potrebbero essere comprensibili le riserve prima di una riduzione o di un taglio tout court.
In ogni caso, in un mondo media che è sempre più social, d’altro canto, una programmazione più diffusa attraverso piattaforme quali Facebook ed Instagram permetterebbe di spalmare al meglio l’offerta pubblicitaria, garantendo una copertura maggiore ed a costi ridotti.

Quale potrebbe essere il risultato? Maggiori giovani interessati al Campionato Italiano Rally, sia come spettatori che come partecipanti. Ci sentiamo di avanzare la proposta come Redazione qualora non fosse già stata vagliata.

 

Luca Santoro, Andrea Villa

Luca Santoro:
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