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CIR Junior | Tutti contro Pollara sugli sterrati del Rally Adriatico

Il Rally Adriatico che si correrà questo weekend non sarà soltanto il primo atto stagionale del Campionato Italiano Rally Terra 2019, ma anche il secondo del CIR Junior, la competizione di ACI Team Italia rivolta ai giovani piloti sulle Ford Fiesta R2T, con gomme Pirelli ed il supporto di Motorsport Italia.

Giovani sì, ma tutt’altro che sprovveduti, visto il discreto bagaglio di esperienza che ognuno di loro possiede: in questa vigilia da battaglia di Winterfell ognuno di loro ha i propri buoni motivi per riscattare o confermare quanto hanno dato in precedenza all’Adriatico, con la consapevolezza che le prove su terra rappresentano sempre una incognita, tra imprevisti e tenuta delle vetture.

All’inseguimento di Marco Pollara

La serie Junior, parte del Progetto Giovani della Federazione, ha visto nel primo appuntamento del Rallye Sanremo la vittoria di Marco Pollara, uno dei sette piloti (con relativi navigatori) iscritti al Campionato 2019. Sul balcone delle Marche gli equipaggi debutteranno nella prima prova del Junior su sterrato, a cui poi seguirà l’altra gara su terra del Rally Italia Sardegna: intanto, dal 3 al 5 maggio rivedremo per la sua terza volta in carriera Pollara in azione al Rally Adriatico, dopo la sfortunata incursione nel 2016 (ritiro per incidente) e la rivincita l’anno dopo, con il primo posto nella categoria Due Ruote Motrici e il secondo nel Junior. «L’obiettivo principale è quello di rimanere al comando senza correre rischi inutili – afferma il pilota navigato dal veterano David Castiglioni – Tutti gli altri ragazzi possono essere dei validi avversari, da Bottarelli con la sua esperienze nel Mondiale allo stesso Giorgio Bernardi secondo in classifica. Noi puntiamo al risultato in ottica di campionato».

Luca Bottarelli, citato da Pollara, proviene infatti dal fu WRC3 e dal format Junior del Mondiale Rally, ma deve riscattarsi dal ritiro nel primo appuntamento del Tricolore Under a Sanremo. Riguardo l’Adriatico, il pilota classe 1997 afferma di sbarcare a Cingoli con il peso di una incognita: «È un rally che ho corso due anni fa con la 208. Sicuramente dopo la sfortuna del Sanremo il principale obiettivo è far bene, anche se non ho provato questa macchina sulla terra»

Nel Ponente ligure è andata meglio a Giorgio Bernardi, secondo classificato e anch’egli al via dell’Adriatico già in diverse occasioni. Il pilota navigato da Giulia Zanchetta corse infatti nella prova di Cingoli nel 2015 e nel 2016, «ma non sono mai riuscito a concluderla», ammette, giacché il primo anno lo tradì il motore e in quello successivo le sue ambizioni si spensero dopo una uscita di strada nella seconda tappa. Ora anche per lui c’è voglia di riscatto, sebbene le circostanze siano diverse da quelle di Bottarelli: «Quest’anno la prima è andata bene, ora vediamo di ripeterci anche sulla terra».

Gli altri piloti del CIR Junior, tra voglia di riscatto e di conferme

Un altro pilota con esperienza internazionale (lo abbiamo visto tra gli Under dell’ERC l’anno scorso) è Mattia Vita, attualmente terzo nel CIR Junior con il copilota Massimiliano Bosi. Il figlio d’arte (ricordiamo suo padre Gianluca, già protagonista dei rally di casa nostra) torna all’Adriatico dopo l’avventura nel 2017, che terminò suo malgrado anzitempo per un incidente di gara. Al via anche Andrea Mazzocchi e Silvia Gallotti, tre volte in corsa nella prova delle Marche (miglior risultato il terzo posto nel 2017): «A far gioco sarà la conoscenza di queste strade, ma l’obiettivo principale resta quello di fare del nostro meglio», sostiene il pilota.

Giuseppe Testa, con Massimo Bizzocchi, devono rifarsi anch’essi da un risultato in chiaroscuro al Sanremo, con il parziale ritiro nel corso della notte. Il molisano è tra i piloti con più esperienza all’Adriatico, con all’attivo quattro partecipazioni consecutive tra il 2013 e il 2016, anno in cui ottenne il suo miglior risultato con il primato nella categoria Junior. Infine citiamo l’equipaggio formato da Pasquale Pucella e Davide Geremia, ultimi classificati (tra i partecipanti arrivati al traguardo) nella prova precedente. « A Sanremo, nonostante il risultato finale, è stata una bella opportunità per fare chilometri ed accumulare esperienza – spiega il pilota – Questi i due obiettivi che mi sono prefissato sin dall’inizio e che continuerò a portarli avanti grazie anche ai consigli del team e degli altri ragazzi. Su terra ho fatto una sola gara, il Valtiberina. Non vedo l’ora di correre sulle prove dell’Adriatico, un altro esame per me, ancor più impegnativo».

Qui la nostra anteprima sul Rally Adriatico 2019, con gli orari e la start list.

Luca Santoro:
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