6h Vallelunga: Gara
E’ il trio della Racing Box Francioni/Piscopo/Biagi l’equipaggio vincitore della 6h di Vallelunga Gold Cup. Su Lola Judd Lmp2 hanno dominato la prova compiendo nelle 6h di gara 223 volte i 4085 metri del circuito di Vallelunga precedendo di otto tornate la vettura gemella di Piccini/Piccini/Geri scattata dalla pole e la Lucchini Cn4 di Rigon/Mastrangelo. Vittoria convincete anche di Mulacchiè/Cappellari/Calderari (Bmw M3 E92 3.2) nella Silver Cup, la prova riservata alle vetture Turismo. L’equipaggio dell’austriaca Duller Motorsport stacca di 7 tornate la vettura identica dei vincitori 2008 Bellini/Bonamico/Bonamico e di 9 giri la M3 E46 di Cremonesi/Belicchi per un podio tutto Duller Motorsport.
La gara si apre all’insegna delle due Lola del Racing Box che dopo la partenza in regime di Safety car per la nebbia del mattino cercano di forzare l’andatura nonostante l’asfalto umido. Il più deciso è Francioni che passa Andrea Piccini al nono giro conquistando la testa che i suoi compagni di equipaggio non avrebbero più perso fin sotto la bandiera a scacchi. Alle loro spalle Rigon e Bruni (Ferrari F430 Gt2) tengono il passo arrivando alla prima ora di gara ancora raggruppati nello stesso giro con le vetture di testa. Primi sessanta minuti invece già determinanti per la Porsche Gt2 del team tedesco Stadler e per la Lucchini Cn4 del Team Sogno entrambe ritirate per problemi meccanici. Il vero primo colpo di scena poco dopo lo scadere della seconda ora quando sulla Lola Judd inseguitrice di Andrea Piccini cede la sospensione posteriore sinistra proprio nella parte più veloce del tracciato. Solo la bravura di Piccini consente al pilota di mantenerne il controllo e di rientrare ai box per le riparazioni. Il forcing finale, nonostante un piccolo errore in uscita della Roma intorno alla quarta ora, viene coronato a due minuti dalla conclusione con il sorpasso che vale la seconda piazza assoluta. 6h di Vallelunga amara invece per i vincitori 2008 Cioci/Perazzini quest’anno in equipaggio con Bruni costretti al ritiro dopo 150 minuti per la rottura di un semiasse.
Con i titoli Gt2 presto aggiudicati a “Spidey”/Borghi/Mastronardi (Gdl), OpenGT a Kauffmann/Aguas/Cadei (AF Corse), Gt4 a Bertolini/Pastorelli (Scuderia Corse), Megane Trophy a Valsecchi/Sbirrazzuoli/Barthyan (Oregon) la classe più combattuta è risultata essere la Gt3 quella con al via anche Valentino Rossi con Salucci e Ceccato sulla F430 del Team Kessel. Proprio di Valentino il primo stint di gara con ottimi tempi nonostante l’asfalto umido e un rapido adattamento alla bagarre riuscendo, fra l’altro, a tenere dietro il rivale di classe Emanuele Pirro (Corvette Z06) ai suoi primi giri sulla vettura americana. Arrivati anche in terza posizione assoluta allo scadere di metà gara, la sostituzione del motorino di avviamento prima dell’ultima sosta e un principio di incendio a dieci minuti dalla conclusione hanno fatto scivolare la Ferrari F430 in terza posizione di classe e undicesima assoluta, dietro i compagni di team Forgione/Carugati/La Mazza e la Corvette prima in classe di Pirro/Graziani/Marchetti (Scuderia 22).
Molto movimentata anche la gara delle vetture Turismo impegnate nella Silver Cup. L’avvio è all’insegna del forcing forsennato del duo Belicchi/Cremonesi (Bmw M3 E46) che, partiti dai box, già poco dopo la prima ora si portano in prima posizione sopravanzando i futuri vincitori. Già durante la seconda ora i primi colpi di scena con il ritiro illustre della M3 E46 di Macari/Newey/Fabris e la rottura di un semiasse sulla M3 E92 4.0 di Conte/Zanin con quest’ultimi capaci di riprendere il via ma staccati di sedici tornate. Con ben due supporti del cambio rotti sulla Fiat 500 della AeffeM la sfida si riduce alle tre vetture della Duller Motorsport rimaste in gara. Questa si decide in prossimità della quarta ora con la rottura del cavo dell’acceleratore sulla vettura di testa con Cremonesi tuttavia abile a fare una riparazione di fortuna, e problemi al cambio sulla vettura di Bonamico/Bonamico/Bellini rimasti solo con le marce alte. Prima vittoria dunque per Cappellari/Calderari/Mulacchiè che si laureano anche campioni 2009 per l’Endurance Touring Cars Serie.
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