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24 Ore di Dubai – Honda: debutto amaro per la nuova Civic Type R TCR

Il primo esemplare della nuova Honda Civic Type R TCR ha effettuato la sua prima uscita ufficiale nel fine settimana appena trascorso, disputando la 24 Ore di Dubai, prima prova del 24H GT Series e 24H TCE Series. Realizzata da JAS Motorsport e gestita dal team RKC/TGM Motorsport, ha mostrato fin da subito il suo potenziale con una grande velocità di punta nonostante i 40 kg di zavorra aggiunti al peso minimo (1.285 kg) e la riduzione della potenza al 95% con una pressione massima di 2480mbar del Balance of Performance (BoP).

Scattata dalla 12esima piazza in classe TCR, la vettura ha fornito delle ottime prestazioni riuscendo a salire fino al sesto posto all’inizio della seconda ora grazie ai progressi di David Drinkwater. Purtroppo, a causa di un dado della ruota difettoso, la squadra è stata costretta a uno stop di circa 50 minuti per risolvere i problemi legati al surriscaldamento. Una volta rientrata in pista, ecco un altro problema: i detriti e i residui di gomma hanno ostruito il radiatore. Richiamata al box dagli uomini del team britannico e italiano alla 14esima ora, e nonostante i tentativi di riparazione, la decisione è stata quella di dare forfait.

“Avevamo deciso di gareggiare a Dubai come test senza obiettivi e per vedere il comportamento della macchina in reali condizioni di gara”, ha dichiarato Mads Fischer, Responsabile del progetto TCR di JAS Motorsport. “L’esperimento è stato estremamente utile e la cosa positiva è che l’auto è veloce esattamente come si aspettava, nonostante gli aggiustamenti del BoP che hanno reso la nostra Civic più pesante e meno potente. Abbiamo raccolto più dati in un weekend che in un’intera stagione di gare sprint, e siamo stati in grado di identificare la aree in cui dobbiamo migliorare la macchina. Ovviamente avremmo preferito terminare la gara, ma siamo consapevoli del potenziale della macchina. Ringrazio RKC/TGM Motorsport sia per aver fatto esordire la nuova Civic Type R TCR che per la loro professionalità”.

Matteo Milani:
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