Hayden Paddon entusiasta della Hyundai Kona EV, prossima al lancio
Si avvicina il debutto della vettura rally elettrica
Proseguono a spron battuto i progetti a zero emissioni di Hayden Paddon e il suo team, impegnati con lo sviluppo della Hyundai Kona EV, elettrica rally nata con la collaborazione della Stohl Advanced Research and Development di Manfred Stohl, oltre che con il supporto e le ricerche dell’Università di Canterbury e il contributo di Hyundai New Zealand, YES Power e Paddon Rallysport Group.
“La prima uscita della Hyundai Kona EV è andata secondo i piani”
Questa estate erano previste le prime sessioni di test dopo tanto lavoro in officina, ma la prima guida vera e propria è avvenuta la scorsa settimana: il neozelandese ha effettuato un giro dimostrativo, una specie di shakedown, nell’Highlands Motorsport Park nei pressi di Queenstown, ovviamente nel Paese kiwi. Così Paddon ha commentato ai microfoni di DirthFish la sua uscita con la vettura: «Quando ho guidato l’auto per la prima volta è stato un immenso motivo di orgoglio. Tutti hanno lavorato così duramente per far sì che ciò accadesse, alcuni dei ragazzi hanno impiegato settimane di 100 ore per arrivare sino a questo punto. Quindi sì, la prima uscita è stata un momento speciale. Ed è andato assolutamente secondo i piani, nessun problema», assicura il pilota. «Abbiamo fatto funzionare la vettura solo al 30% di potenza, ma la sua reattività è così evidente. L’altra cosa che è parsa ovvia è quanto sia più semplice la Kona EV rispetto a un’auto da rally convenzionale: il numero di parti meccaniche in movimento è significativamente inferiore».
Today was a big day! After 18 months of blood, sweat and tears, our @HyundaiNZ Kona EV rally car turned wheels for the first time as part of an intial shakedown. Busy times ahead before official launch on 4 November #paddonspack pic.twitter.com/Xjw1GhYuPl
— Hayden Paddon (@HaydenPaddon) September 17, 2020
“Puntiamo a far debuttare la Hyundai Kona EV nei rally il prossimo anno”
La presentazione ufficiale dovrebbe avvenire il prossimo 4 novembre, ad Auckland, mentre la prima uscita pubblica dovrebbe essere al Battle of Jacks Ridge undici giorni dopo, con Paddon che effettuerà dei giri dimostrativi in questo evento rallysprint. «Abbiamo sei settimane prima del lancio – ha proseguito il neozelandese – l’auto è stata spogliata, pronta per essere nuovamente rifinita con alcuni lavori aggiuntivi di progettazione, fabbricazione e assemblaggio. L’obiettivo è quello di portare la vettura in un rally completo il prossimo anno, ma ovviamente abbiamo molti test da superare prima di allora, che saranno tutti svolti in eventi pubblici». La Hyundai Kona potrebbe liberare una potenza monstre di ben 900 cv nella modalità hillclimb, da cronoscalata, grazie all’unità propulsiva – motore, inverter, batteria – fornita da STARD, mentre nei rally veri e propri i cavalli dovrebbe essere intorno ai 400-450.
Paddon e il lavoro del suo team
Paddon è sempre più entusiasta del progetto, che di sicuro lo ha tenuto occupato dopo che il Covid ha spazzato via il suo programma di rientro nel WRC quest’anno. Conclude il pilota, elogiando gli sforzi compiuti con la Kona: «È fantastico lavorare con questa squadra. […] Abbiamo solo sette persone, ma siamo tutti così motivati: stiamo facendo lo stesso lavoro che stanno facendo i team europei con un numero di persone dieci volte superiore. E lo stiamo portando avanti con un budget notevolmente inferiore, stiamo facendo le cose correttamente e in modo molto efficiente, pur non avendo un portafoglio a fisarmonica. [I nostri ingegneri] hanno alcune soluzioni e idee davvero interessanti per generare artificialmente un po’ di rumore con l’auto», spiega in merito all’annosa questione del suono emesso dal motore delle vetture elettriche, difficilmente accettato dai puristi del fracasso endotermico. «Stiamo cercando di risolvere il problema la prossima settimana. Le cose si stanno muovendo molto velocemente con il lancio e poi l’evento successivo di Jacks Ridge, ma la prima uscita ci ha dato una vera spinta. La prima volta che l’auto ha mosso le proprie ruote, letteralmente uscita dal garage per scendere in pista, è stata perfetta».
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