WRC | Prima gli estoni: l’idea di Tanak per limitare il pubblico al Rally Estonia
Ott Tanak propone un modo per evitare assembramenti
Gli organizzatori del Rally Estonia sono al lavoro per definire gli aspetti logistici della gara da cui riprenderà il WRC 2020, e che calamiterà l’attenzione di molti: vuoi perché sarà la prima volta del Paese baltico nel Mondiale, ma vuoi soprattutto perché sarà la ripartenza del campionato, in cui verranno implementate per la prima volta le misure di sicurezza sanitaria anche nel WRC (considerando il fatto che esistono delle linee guida già predisposte dalla FIA).
Rally Estonia 2020: i pass disponibili e le limitazioni per il pubblico
Per questo motivo gli organizzatori hanno deciso di fare la loro parte limitando il numero di pass in vendita per l’appuntamento, con un tetto di 16.000 messi a disposizione dal prossimo mese con un costo che dovrebbe aggirarsi sui 65 euro. Si prevede inoltre un numero massimo di addetti ai lavori (gli stessi organizzatori, il personale dei team e del WRC e via dicendo) di 4.000 persone, a cui verranno destinati i pass rimanenti, portando così il computo ad un massimo 20.000 individui ammessi al Rally Estonia, tra spettatori e staff impegnato ai vari livelli.
Il pubblico però non dovrà fare assembramenti, perciò i pass avranno una suddivisione tale che ogni 1.000 di essi presenterà un programma ad hoc, che si differenzierà dagli altri gruppi. Inoltre uno spettatore non potrà assistere a più di cinque prove speciali, mentre non saranno ovviamente previste le PS spettacolo cittadine; infine dovrebbe essere vietato l’accesso al parco assistenza o alle cerimonie di partenza e del podio finale.
Ott Tanak: “Apriamo il Rally Estonia solo ai locali”
L’attesissima gloria locale Ott Tanak, in una intervista concessa qualche giorno fa al sito estone Betsafe, ha parlato della «tensione» che provoca in lui ed altri il fatto che il proprio Paese ospiti la ripartenza del WRC, ma ha anche proposto una idea alternativa e un po’ bislacca per garantire la sicurezza dell’evento ed evitare assembramenti. «Nella situazione attuale, penso che avrebbe più senso il fatto che solo i fan estoni locali assistano alla gara, mentre il WRC Promoter si prende cura dei fan dei rally dal resto del mondo. Oggi WRC + All Live è a un livello così buono che non ci si può perdere nulla».
In sostanza il ragionamento del pilota Hyundai è questo: apriamo il Rally Estonia solo al pubblico del posto, mentre tutti gli altri se lo guardano da casa con il canale ufficiale streaming del campionato. Una soluzione facile da ipotizzare ma decisamente più complessa da realizzare, visti i risvolti organizzativi ed etici che comporta (bisognerà fornire i propri documenti di identità , e poi vale il criterio della nazionalità di origine o il principio della residenza o domicilio in Estonia? Non è molto chiaro). Certo, se poi i prezzi di soggiorno per chi viene dall’estero restassero improponibili, è chiaro che l’evento di Tartu si ritroverebbe alla fine con il solo pubblico locale.
Tanak: “Il futuro dei grandi eventi cambierà ”
Al di là delle sue idee per garantire la sicurezza dell’evento, Tanak ha sentenziato che otto gare per il 2020 sono sufficienti per il titolo, ma che nell’immediato futuro le conseguenze del coronavirus avranno degli effetti collaterali sul WRC e sugli eventi di questo peso. «Le grandi competizioni non saranno più come prima nel prossimo futuro e quindi dobbiamo adattarci e andare avanti seguendo il nuovo corso», ha spiegato.
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