WRC | L’ingresso dell’Ypres Rally potrebbe creare problemi logistici per M-Sport
Difficoltà logistica con un WRC 2020 fitto di gare
Sembra che la permanenza nel WRC per M-Sport sia una strada sempre più accidentata, al di là delle difficoltà che come tutti i team sta affrontando a causa del coronavirus. Ma la creatura di Malcom Wilson, a differenza di Toyota Gazoo Racing e Hyundai Motorsport, ha uno status semiufficiale di una realtà che prepara e schiera le Ford per conto della casa americana. E quindi i budget sono diversi.
Ypres Rally nel WRC 2020: gli effetti sul calendario e la logistica
Perciò se ci fossero delle ulteriori modifiche al calendario del WRC 2020, riscritto nella sua seconda parte, per la squadra di Cockermouth che non ha neppure ripreso i test ufficiali la situazione potrebbe farsi complicata. Questo nel caso particolare in cui venisse inserito uno degli appuntamenti per ora messi in stand-by, ovvero l’Ypres Rally, che farebbe anticipare di una settimana il Rally di Turchia. A settembre perciò si ripartirebbe con l’Estonia nel primo weekend del mese, seguito poi dalla gara di Marmaris e poi da Ypres, previsto dal primo al 3 ottobre: un riavvio all’insegna quasi della saturazione di eventi in un lasso di tempo non così ampio, che potrebbe mettere un po’ in croce M-Sport.
Millener: “La logistica per noi diverrebbe complicata”
«Non fraintendetemi, se Ypres ci sarà , saremo felici di andare a disputarlo, ma non sarà semplice», avverte sulle pagine di DirtFish Richard Millener. Il team principal poi ha spiegato nel dettaglio: «Dovremmo prendere gli stessi camion dall’Estonia alla Turchia e poi a Ypres, prima di proseguire per la Germania e la Sardegna [gli altri appuntamenti della stagione, ndr]. La logistica diverrebbe complicata, per non dire altro. Dovremmo ri-preparare le auto sulla strada due volte. Dovremmo fare due giorni di ri-preparazione in Estonia prima di partire per la Turchia; quindi se potessimo uscire rapidamente dalla Turchia, dovremmo fare lo stesso in Belgio». Un tour de force da due appuntamenti su sterrato (Estonia e Turchia) ad uno esclusivamente su asfalto, l’Ypres. «Puoi guardare il calendario e pensare: ‘OK, abbiamo due settimane prima di Ypres’ – prosegue Millener – ma realisticamente, una volta che i camion hanno fatto il viaggio, saranno effettivamente due giorni. Sì, abbiamo già fatto questo genere di cose prima, tra l’Argentina e il Cile l’anno scorso, ma non siamo passati dalla specifiche per lo sterrato a quelle invece per l’asfalto».
“Vogliamo correre all’Ypres Rally, ma siamo consapevoli delle difficoltà ”
Ci possono essere alcuni imprevisti che potrebbero inoltre far saltare la logistica, creando difficoltà ai team con meno risorse a disposizione: «Non è semplice e le preoccupazioni potrebbero essere per uno dei piloti che hanno un incidente tale da escluderlo potenzialmente dal prossimo evento. O se abbiamo dei ritardi alle frontiere o qualcosa del genere», conclude Millener. «Ovviamente non stiamo dicendo che non vogliamo gareggiare in Belgio, vogliamo correre come tutti; ma dobbiamo essere consapevoli dei rischi logistici connessi».
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