CIR | Emergenza Coronavirus, salta anche il Rally 1000 Miglia: ora è ufficiale
Rinviato il secondo evento del CIR 2020
AGGIORNAMENTO 12/03: È arrivata l’ufficialità del rinvio del Rally 1000 Miglia, come anticipato ieri. La decisione è stata presa dall’Automobile Club di Brescia, con la condivisione da parte di ACI Sport.
Questa la dichiarazione di Aldo Bonomi, Presidente dell’AC Brescia: «Il nostro pensiero va a tutti i medici, infermieri ed operatori sanitari che in queste ore stanno combattendo per noi con coraggio e senso del dovere. L’emergenza ci tocca tutti da vicino, abbiamo a cuore la nostra città e la salute di tutti noi. Organizzare il 44esimo Rally 1000 Miglia così a ridosso di questa situazione non sarebbe stato possibile e per questo, grazie alla collaborazione di tutte le istituzioni locali coinvolte ed al supporto fondamentale dell’Automobile Club d’Italia, abbiamo deciso per la sospensione. Sarà chiaramente uno sforzo organizzativo importante per tutti noi, ma con l’appoggio e la comprensione di tutti siamo sicuri che il 44esimo Rally 1000 Miglia lascerà in maniera indelebile la sua impronta nella storia dell’automobilismo bresciano. Un’edizione che speriamo possa essere sinonimo di rinascita e di unione». Non è stata ancora decisa la nuova data in cui si disputerà la gara.
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Nella giornata in cui il Presidente del Consiglio Conte ha annunciato una ulteriore stretta sulle nostre abitudini per arginare la diffusione – ancora troppo a macchia d’olio – del coronavirus, confermando la chiusura di tutte le attività commerciali ad esclusione di supermercati, farmacie, banche e poste, il Campionato Italiano Rally 2020 è costretto a rinunciare per il momento ad una altra gara.
La situazione di incertezza attorno al Rally 1000 Miglia
Dopo il rinvio a giugno del primo appuntamento stagionale, il Rally Il Ciocco e Valle del Serchio inizialmente previsto questo weekend, slitterà anche il Rally 1000 Miglia, secondo round del CIR 2020: manca ancora la comunicazione ufficiale, ma pare che la decisione sia stata ormai presa. L’evento si doveva tenere dal 17 al 18 aprile, in un periodo in cui non possiamo ancora avere certezza sull’evolversi della diffusione del coronavirus in Italia. Sino al 3 aprile tutte le manifestazioni sportive, comprese quelle automobilistiche ed ovviamente rally, sono annullate come ha deciso la Giunta Sportiva ACI recependo le direttive del Governo; considerando che il 1000 Miglia si tiene in zona bresciana, e quindi in quella Lombardia che purtroppo è diventa la Wuhan d’Italia in fatto di diffusione e contagi del COVID-19, dalle parti di ACI Sport si è deciso di non correre eventuali rischi (anche perché un evento sportivo non si esaurisce soltanto nel periodo di gara, ma richiede un lavoro preparatorio nei mesi precedenti, riunioni varie, necessità di effettuare spostamenti e così via). Ricordiamo inoltre che la stessa conferenza stampa di presentazione del Rally 1000 Miglia, prevista il 24 febbraio, fu annullata proprio per l’emergenza coronavirus, allora non diffusa in tutto il territorio nazionale.
CIR 2020, campionato dal calendario senza pace
Ora la situazione del Campionato Italiano Rally si fa piuttosto intricata: sistemato Il Ciocco, a costo di determinare qualche modifica al format di gara valido per il CIR del Rally Italia Sardegna di qualche settimana prima, resta da vedere quale sarà il destino del 1000 Miglia. Spostarlo dopo il Tuscan Rewind di novembre, chiudendo più tardi del solito la stagione, o infilare l’evento che tornava nel CIR dopo un periodo nel CIWRC tra una gara e l’altra di quelle rimaste per ora in piedi? In questo caso salterebbe nuovamente la consuetudine dei 28 giorni di distanza tra un evento e l’altro, ma vista la situazione è possibile una ulteriore deroga dopo quella de Il Ciocco, se si riuscirà a salvare il 1000 Miglia ovviamente.
Per ora il CIR 2020 partirà a maggio (!) con la Targa Florio, nella speranza che il coronavirus possa allentare la sua presa sull’Italia.
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