CIR | Orange1 Racing si ritira dal Campionato su cui pesa il caso forature (che hanno coinvolto Campedelli e Rossetti) [VIDEO]
Esplode la polemica in coda al CIR
Il Campionato Italiano Rally è finito ieri con la proclamazione, sulle strade dell’ultimo appuntamento del Tuscan Rewind, del vincitore del Tricolore 2019, ovvero Giandomenico Basso. Ma in realtà sembra che ci ritroviamo all’inizio di una battaglia che potrebbe terremotare il CIR.
Campedelli e Rossetti alle prese con forature (sospette?)
L’atto conclusivo del nostro campionato ha avuto un sicuro vincitore, uno a metà e due certissimi sconfitti. Il vincitore assoluto, ça va sans dire, è Basso che ha conquistato sia il Tuscan che il CIR; quello a metà è Andrea Crugnola, laureatosi comunque vicecampione ed autore di una stagione che lo ha consacrato definitivamente serio pretendente al titolo nel Tricolore per il prossimo futuro; infine i due sconfitti sono Simone Campedelli e Luca Rossetti, in corsa sino all’ultimo per lo scudetto ma costretti a sventolare bandiera bianca per via delle forature in cui sono incappati sulle strade bianche senesi. Qui si innesta il caso che sta già avendo alcune conseguenze pesanti.
Quei fori che hanno piegato la gara della Ford Fiesta R5 e della Citroen C3 R5 dei piloti in lizza per il titolo sono state la goccia che ha fatto traboccare il vaso, almeno dalle parti del team di Campedelli, che ha forato nella PS6 proprio nel momento in cui conduceva la gara in testa (a Rossetti è successo nell’ultima prova speciale). Come riporta sui suoi social il romagnolo, con tanto di prova fotografica sulla gomma forata, lui e il collega di Citroen hanno avuto la peggio quest’anno: il pilota di Ford Racing Italia ne ha affrontate ben sei in quattro gare, il friulano tre in due round (e siamo in attesa di metterci in contatto con lui per farci dare il suo punto di vista in merito), mentre Crugnola solo una e non risultano forature a carico di Basso.
Campedelli poi posta un video (in testa all’articolo) che mostra la foratura sulla gomma, spiegando perché non si tratti di una pietra presente sul percorso ma di un atto deliberato, ed aggiungendo il fatto che forse hanno rintracciato i colpevoli del gesto, come si legge nel suo post che vi riportiamo integralmente: «Mi avete chiesto la foto delle gomme di Montalcino! Vi giro il video, ancora meglio! solo un tassello forato, quasi al centro del rotolamento! Se uno capisce di corse, e non solo di social network e di tastiere capisce che non si buca solo un tassello senza una punta predisposta. Le pietre fanno tagli lunghi e strappano a discapito di quanto si vede! Non ci sono tagli, guide aggressive o traiettorie inventate! (Come qualche fenomeno da tastiera scrive). Solo mitomani in giro per le strade che hanno falsato un campionato fatto di 4 piloti, colleghi che stimo tutti indistintamente e grandi sfide! Comunque….non solo voi avete amici sul percorso! Vi abbiamo fatto seguire tutto il weekend nella speranza che non agiste come le ultime due gare. Ora abbiamo nomi e targhe delle macchine utilizzate ed anche il metodo che utilizzate per piantare i chiodi a terra! Ogni cosa a suo tempo!».
Armando Donazzan ritira Orange1 Racing dal CIR
Già all’indomani del Rally Due Valli, noi stessi avevamo iniziato ad avere qualche perplessità sulle forature che avevano pregiudicato la vittoria di Rossetti. Tuttavia non avendo in mano dati concreti che potessero dare una spiegazione razionale, e non casuale, di questi imprevisti, è meglio sospendere il giudizio. Ma Armando Donazzan, team principal di Orange1 Racing (ovvero la squadra che segue e supporta Campedelli e la sua navigatrice Tania Canton) ha deciso che la misura è colma: dopo aver minacciato lo scorso anno il ritiro dal CIR, passa ora ai fatti dichiarando sul suo profilo Facebook di voler presentare un esposto ad ACI Sport e di concludere il programma nel Tricolore del suo equipaggio (il cui futuro nelle nostre competizioni è ora estremamente incerto).
Spiega Donazzan in un post dall’eloquente titolo “Game Over, Addio CIR”: «Anche qui nulla di diverso dal solito e gara nuovamente falsata da forature dovute a chiodi messi da MITOMANI [sic] che in modo molto preciso, scientifico hanno falsato deliberatamente il risultato. E’ questo non solo nei nostri confronti ma anche per il team Citroen (Rossetti) che questa volta ha ufficialmente postato la prova ma nulla di diverso rispetto a Roma, Friuli, Verona».
Poi il team principal di Orange1 Racing elenca le forature sospette, come abbiamo già anticipato: «La classifica delle forature riporta: ORANGE1 6 forature (1 Roma, 2 Udine +1 con chiodo che non è scesa, 2 Montalcino), CITROEN 3 (2 Verona, 1 Montalcino), CRUGNOLA (1 Roma)». Conclude amaro: «Questa è la cronaca fredda dello stato dell’arte e ho fatto passare una notte per abbandonare la rabbia e in modo razionale decidere cosa fare. Procederemo con l’esposto alla Federazione e ufficialmente ORANGE1 non parteciperà mai più a manifestazioni di rally in Italia perché chi deve far rispettare le regole MAI agisce per tutelare questo fantastico sport. Abbiamo già più volte fatto report con prove chiare sulla situazione e ci è stato chiesto di non alzare i toni e che una soluzione forte sarebbe stata trovata ma nulla di nulla. Spero che questa volta non passi inascoltato l’esposto che abbiamo fatto (credo anche di Citroen ) perché il rischio è che perda completamente credibilità e che sia i veri sportivi e gli investitori si allontanino. E con noi devono gridare ad alta voce anche i veri tifosi, giornali, siti on line sportivi… Tutti, tutti coloro che amano questo sport devono contribuire a non far passare questo triste momento».
«Addio bellissimo sport – chiosa Donazzan – mi sono avvicinato a te con grande scetticismo ma poi è scoccata la scintilla e mi sono fatto prendere dalla passione per i decimi, la tecnologia e i tuoi fantastici tifosi. Mi hai dato tanto ma chi si deve prendere cura di te non lo fa con il rispetto che meriti». Un finale amaro anche per il CIR, con una vittoria – quella di Basso e Granai – offuscata da una coda polemica per la quale noi non possiamo far altro che avanzare domande, più che fornire le risposte. Una patata bollente che, e questo è sicuro, la Federazione deve gestire disinnescando una situazione che potrebbe influenzare pesantemente e negativamente un campionato che ha bisogno di rilancio, non di essere affossato.
Crediti Immagine di Copertina: ACI Sport
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