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WTCC – Presentata a Torino la stagione 2013

Il  2013 del WTCC è ufficialmente partito e lo ha fatto da Torino. Seppure in realtà i motori si accenderanno solo fra un paio di giorni nella storica Monza, mercoledì, nella cornice del Fiat Motor Village, appassionati e addetti ai lavori hanno potuto toccare con mano vetture e piloti che si contenderanno il titolo in quella che si pregusta essere una stagione molto combattuta.

Tra i più acclamati certamente il campione in carica Rob Huff, quest’anno passato alla Seat. “Per il momento ho intenzione di godermi il numero uno che ho incollato sulla macchina – ha gongolato l’inglese  – L’obiettivo ovviamente è quello di ripetermi anche se so che non sarà semplice. Mi aspetto grande battaglia sin da Monza, un circuito difficile, ma dove vengono fuori gare sempre ricche di emozioni e sorpassi”.

Attesissimo anche il francese del team privato RML Yvan Müller, -“Il mio target per il primo appuntamento e in generale sarà di fare il meglio possibile, devo dire che non ho avuto grosse opportunità per testare la mia Chevrolet quest’inverno, per cui all’inizio ci sarà da fare un po’ di lavoro di sgrossatura”. Quando poi gli abbiamo chiesto cosa pensasse dell’arrivo del suo corregionale Sébastien Loeb nel 2014 ci ha risposto, – “E’ decisamente una buona notizia per il nostro sport e come ovvio sono felicissimo che entri a far parte del gruppo”.

Osservate speciali saranno le russe Lada, questa volta con un programma full time. “Rispetto a qualche anno fa quando correvamo con la Priora siamo una realtà più forte – ha commentato il driver James Thompson – Le nostre aspettative globali quindi saranno quelle di fare dei passi in avanti”.

Per quanto riguarda gli italiani grandi speranze ruotano attorno alla nuova Honda Civic S2000 nata dalla mente di Alessandro Mariani. “Nelle corse è complicato fare previsioni perché in un attimo tutto può succedere, soprattutto in questa categoria che dispone di due manche con griglia invertita – le parole dell’ingegnere – Siamo comunque motivati, focalizzati e ci aspettiamo di fare bene lungo tutta la stagione. Credo che potremo combattere con Chevrolet, la macchina da battere e la Seat di Huff. Importanti saranno anche i piazzamenti, utili quanto le vittorie per la conquista del titolo”. Entusiasta per questo nuovo inizio il veterano Gabriele Tarquini, – “Dai primi test mi è parsa subito un’auto competitiva per guidabilità, trazione e frenata. Penso che tra la Jas di Arluno, che ha realizzato il telaio e l’ala giapponese che si è occupata della componentistica hardware si sia creata un’ottima sinergia. Purtroppo a Monza, una pista molto esigente e non particolarmente adatta alle nostre dimensioni, potremo patire la mancanza di rodaggio, da parte mia cercherò di sopperire con l’esperienza e poi a darmi una mano ci sarà Tiago Monteiro, con cui lavoro da un decennio e che io stesso ho voluto al mio fianco come compagno in questa avventura”. Quindi sul debutto in Russia del prossimo giugno ha chiosato, – “E’ un tracciato che non conosco, ma tutti me ne hanno parlato bene. Credo sia importante per noi andarci perché è un mercato in espansione e la gente è appassionata. Speriamo di potergli regalare tante emozioni”.

Infine Stefano D’Aste, fedele a BMW come appoggio per la vettura, ma con un interessante progetto indipendente, la PB Racing, nato solo poche settimane fa. “Era un’idea che avevo in mente da diverso tempo e l’avevo condivisa con il mio vecchio team manager, poi però all’ultimo è saltato tutto – ha raccontato il pilota genovese – Fortunatamente abbiamo ricevuto un’offerta interessante dalla Zengo e siamo partiti. La vettura sarà proprio quella utilizzata la passata stagione da Norbert Michelisz, che corre col team ungherese. Faremo solo alcune modifiche, oltre a montare un motore evoluzione che ci ha fornito BMW e che dobbiamo ancora provare. Il personale invece sarà in parte nuovo come il manager della squadra e il direttore sportivo, l’ingegnere di pista arriva dalla GP2, due meccanici sono della PB Racing, mentre due erano con me in Wiechers. Credo che per i risultati dovremo aspettare alla terza gara, l’importante ora è concentrarci sul lavoro di gruppo. Una cosa estremamente positiva che ho notato è l’entusiasmo attorno a questo programma da parte di tutti e lo si è visto pure qualche settimana fa in occasione dello shakedown in Franciacorta dove ho avuto una grande accoglienza. Per domenica mi aspetto in gara 1 la vittoria di Tarquini, poi Müller e ci metto anche me stesso; per gara 2 invece il giovanissimo e promettente Oriola, Nykjær e Monteiro”.

Chiara Rainis:
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