L’ultima volta lo avevamo incontrato nel suo terreno di caccia più usuale, quello del rally a Montecarlo. Lo abbiamo rivisto ad un mesetto di distanza in un ristorante di Barcellona per discutere, tra una tapas e l’altra, del modiale turismo che sta per cominciare in Argentina.
Innanzitutto, hai trovato delle difficoltà nel passare dai traversi alla pista?
Qualcuna. L’approccio è totalmente diverso. Ho dovuto imparare a guidare nel traffico, a tenere sempre il piede sull’acceleratore e a condividere i dati con i miei compagni box. In fin dei conti sapevo che non sarebbe stata una passeggiata, però avevo voglia di cambiare e affrontare una nuova sfida
Il pilota nel turismo conta di più o di meno che su strada?
Chi è alla guida è sempre importante, qui però se la macchina non è perfetta o è leggermente inferiore a quella degli altri sei costretto a stare dietro
Pensi che l’essere poco abiutato alla battaglia diretta ti abbia handicappato?
Credo proprio di sì. Mi sono trovato davanti ad una novità, mentre gli avversari avevano già anni d’esperienza alle spalle. Anche per questo ho commesso numerosi errori
Il metodo di lavoro della squadra è diverso nelle due discipline?
Per quanto riguarda la preparazione dell’auto è uguale, mentre ci sono delle differenze durante la gara. Qui l’ingegnere ha molta responsabilità nella prestazione globale della vettura e con lui si discute a lungo e si analizza il downforce piuttosto che il bilanciamento. Nel WRC invece vengono apportati solo piccoli aggiustamenti e si fa grande affidamento alla sensibilità del pilota
Quali sono finora i circuiti che hai amato di più?
Macao perché è uno stradale, stretto ed insidioso, con un’alternanza di curve rapidissime ed altre piuttosto lente che richiedono uno stile di guida rallistico; poi direi Spa con le sue alte velocità che danno sensazioni uniche
Sei contento di andare al Nürburgring?
Sì decisamente. E’ un tracciato mitico in cui ho corso nel 2001. E’ passato del tempo quindi mi rinfrescherò la memoria con la playstation!
Com’è nata l’idea di portare nel campionato la Loeb Racing?
Siamo presenti in altre serie come Porsche Cup, GT e Le Mans ma è capitata l’occasione di scheriarci e l’abbiamo presa al volo optando per Mehdi Bennani. Io comunque salvo che per la parte iniziale del progetto, sto relativamente in disparte. C’è un team manager che si occupa della gestione
Dove ritieni di poter arrivare quest’anno?
Mi auguro alla vittoria, anche se non sarà affatto semplice. Gli altri team avranno fatto in modo di chiudere il gap e sia Müller, che Lopez sono degli habitué dell’asfalto, dunque ci sarà da rimboccarsi le maniche
Infine due domande sul WRC. Cosa pensi dell’uscita dell’Alsazia dal calendario e soprattutto, ti rivedremo in gruppo magari al Tour de Corse?
No, non credo ci sarò. Riguardo alla mia regione, non ci fossi stato io non sarebbe mai arrivata fin lì la carovana. Per il resto è stata una bella storia, divertente, ma ad oggi è positivo che si torni in Corsica