La piramide delle nuove classi rally introdotta nei tempi recenti dalla FIA non è solo una operazione di maquillage, un modo per rinominare le vecchie categorie World Rally Car, R5, R2 e così via, ma ha dei risvolti più profondi. Oltre ad introdorre una classe ex novo come la Rally3, totalmente inedita, questo cambiamento avrà degli effetti sui campionati di supporto del Mondiale Rally, vale a dire WRC2 e WRC3, e sull’ERC, ovvero la serie europea.
Venerdì si è riunito il Consiglio Mondiale FIA del Motorsport, dove il presidente della Federazione Jean Todt ha lodato la «flessibilità» dimostrata in tempi pandemici da parte dei team, del Promoter e degli organizzatori che ruotano attorno al WRC per salvare il campionato. L’occasione è stata utile anche per rivedere i criteri di accesso alle varie serie di supporto rallistiche, in modo da poter riflettere la nuova piramide delle classi. Le Rally1, che sostituiranno le WRC, saranno le vetture eleggibili per il campionato WRC assoluto, e fin qui nulla di nuovo. Scendendo però nei gradini del Mondiale, le cose iniziano a cambiare.
WRC2 e WRC3 divisi in Open e Junior
Anzitutto, WRC2 e WRC3 saranno a loro volta entrambi divisi in due categorie, vale a dire Open (come dice il nome, aperta a tutti) e Junior, che invece riguarderà i piloti Under 30 nel WRC2 ed Under 29 nel WRC3. Chi vince il titolo Junior, e questo vale per entrambe le serie, nella stagioni successivi non potrà competere nuovamente tra gli Under, ma dovrà salire di categoria o al limite continuare a correre nella Open della classe di riferimento.
Sparisce il titolo costruttori nel WRC2, sostituito da quello rivolto ai team (facendo saltare così la distinzione tra squadre ufficiali e private) e che sarà in palio anche nel WRC3; vengono inoltre introdotti premi dedicati ai rookie («con meno di tre partecipazioni prima dell’inizio della stagione», recita il comunicato del Consiglio Mondiale) e agli Over 40 non inseriti nelle liste dei piloti prioritari a livello regionale della FIA.
Rally2 nel WRC2, Rally3 nel WRC3
Parlando invece delle vetture, nel WRC2 parteciperanno le Rally2, le vecchie R5, mentre nel WRC3 avranno accesso le nuove Rally3. In sostanza, le due serie di supporto del Mondiale si distingueranno per la tipologia di vettura in gara, e non più in base alla presenza dei costruttori ufficiali da una parte e dei privati dall’altra.
Da notare che le Due Ruote Motrici, categoria delle classi Rally4 e Rally5 (rispettivamente, già R2 e R1) potranno pur sempre partecipare alle gare WRC; tuttavia le Rally4 (R2) per la prima volta dal 1993 non potranno più godere di un proprio campionato ad hoc all’interno del Mondiale, che fino a quest’anno sarà lo Junior WRC.
Le novità per l’ERC: sparisce l’ERC2
Questi cambiamenti entreranno a regime dal 2022, e riguarderanno anche l’ERC. Al massimo livello correranno come sempre le Rally2, e fin qui. Sparirà dal 2022 l’ERC2, dedicato alle vetture del Gruppo N, le Rally2 Kit Car e le R-GT: le prime due rientreranno nella classifica generale del campionato europeo, l’ultima invece avrà una serie a lei dedicata nella competizione continentale.
L’ERC3 diventerà il terreno di elezione per le Rally3, che inizialmente dovevano essere destinate all’ERC2, come diramato a livello ufficiale – sic! – in un comunicato diffuso ad inizio anno, in cui si parlava della rifondazione dell’ERC Junior: tutto saltato, evidentemente. Tornato all’ERC3, anch’esso si dividerà in categoria Open e Junior, in quest’ultimo caso parliamo di Under 28. Nasce l’ERC4, che sarà dedicato alle Due Ruote Motrici e quindi Rally4 e Rally5, sempre separato in Open e Junior, però Under 27. Anche in questo caso, sono previsti premi per i rookie e gli Over.
Sembra complesso, ma in realtà è stato fatto un bel po’ di ordine, soprattutto nel WRC in cui è stata fatta chiarezza nelle categorie di supporto, legandole intelligentemente ad una sola tipologia di vettura ed in entrambi i casi a quattro ruote motrici, anche per i Junior che potranno mettersi alla prova subito con auto prestanti grazie a quella manna dal cielo che è la nuova classe Rally3. Anche l’ERC è diventato un pochino più semplice, sebbene a prima vista possa sembrare un inferno di sigle (non aiuta il salto dall’ERC all’ERC3 senza l’ERC2, ed in effetti questo è un punto debole): magari per il futuro sarebbe ideale mettere ulteriormente mano per razionalizzare ulteriormente, eliminare qualche categoria in lizza per i premi, rendere sempre meno bizantino un campionato che non è che sia popolarissimo, certamente non aiutato dalla giungla di categorizzazioni.