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WRC | Ostberg e la confusione nei regolamenti FIA per il WRC2: “I miei rivali non dovrebbero iscriversi ad Ypres e Monza”

Grande è la confusione sotto il cielo del WRC2, e la situazione non è proprio eccellente visto che la FIA si ritrova con una nuova gatta da pelare per quanto riguarda il Mondiale Rally.

Come se non bastassero i dubbi sulla transizione ibrida che scatterà dal WRC 2022, e che vede dei team piuttosto dubbiosi sul da farsi, e una stagione corrente che va avanti tra mille difficoltà pandemiche, ora ci si mette pure la categoria di supporto, con una controversia che si trascina da alcune settimane e vede contrapposta Citroen Racing – e in particolare l’alfiere nel WRC2 Mads Ostberg – e gli altri team.

I regolamenti FIA sul numero di gare a cui si può partecipare nel WRC2

Facciamo ordine: lo scorso febbraio, a stagione già iniziata, la FIA ha inserito una modifica ai regolamenti sportivi relativi al WRC2, e che riguardavano al punto 6.2.2 in particolare il numero di eventi a cui un singolo partecipante potesse iscriversi per i punteggi, ovvero otto: inizialmente la dicitura era «un minimo di otto». In pratica una squadra può partecipare ad otto, e non più di otto, appuntamenti del WRC2 2020, ai fini dell’ottenimento dei punti per il campionato. O meglio poteva, perché il Covid e la conseguente cancellazione a manetta dei round del campionato ha spinto la FIA a rivedere il regolamento e far calare il numero di gare a cui è possibile partecipare, ovvero cinque. Ricordiamo che in ogni appuntamento ogni team in gara nel WRC2, ai sensi del regolamento, non può schierare più di due vetture.

La polemica tra Ostberg e Tidemand

Ebbene, Citroen quest’anno ha timbrato il cartellino quattro volte con Ostberg, pilota che sulla C3 R5 si sta giocando la chance per il titolo di categoria: Monte Carlo, Svezia, Estonia e Sardegna. Proprio in quest’ultimo appuntamento però i nodi sono venuti al pettine, con il norvegese alle prese sia con qualche difficoltà in gara che con un certo nervosismo per delle regole, a suo dire, interpretate con una certa disinvoltura dagli avversari, come aveva dichiarato anche ai nostri microfoni. I suoi strali in particolare erano rivolti verso Pontus Tidemand, rivale su Skoda Fabia Rally2 Evo per il team Toksport WRT che, zitto zitto, al Rally Italia Sardegna ha partecipato al suo quinto round WRC2 di quest’anno, lasciando intendere di poter/voler correre anche in almeno uno dei suoi successivi, Ypres o Monza (o entrambi).

Perciò ad Ostberg è saltata la mosca al naso (piccolo dettaglio: al momento Tidemand guida la classifica, dove per un certo periodo svettava il norvegese. Tra i due corrono 18 punti di differenza), perché ai sensi del regolamento sportivo, art. 6.2.2., lo svedese non può correre in nessun’altro appuntamento in questo 2020, né il suo team schierare più alcuna vettura. Stesso dicasi per Hyundai Motorsport, con Ole Christian Veiby e Nikolay Grayzin già a quota cinque round con la Sardegna, idem M-Sport che ha già raggiunto il numero massimo con Adrien Fourmaux: per tutti loro non dovrebbe esserci alcuna possibilità di partecipare ai prossimi due appuntamenti finali del WRC2, né i loro team potrebbero iscriversi con altri piloti.

La ricostruzione di Ostberg

Il sito DirtFish ha ricostruito tutta questa querelle, raccogliendo anche le parole di Ostberg, il quale ha fatto il punto della situazione. «Quando ho partecipato al Rally Italia Sardegna, stavo parlando con i piloti Hyundai e M-Sport e mi hanno detto che la loro stagione si sarebbe conclusa in Italia. Avevano disputato i loro cinque rally. Questo è quanto avevo capito pure io. La Sardegna è stata il mio quarto evento. Ho ancora un altro punteggio da mettere a segno e sono l’unico pilota [in lotta per il titolo] a farlo».

Prosegue Ostberg: «Quando eravamo alla conferenza stampa pre-gara però Pontus ha detto che avrebbe disputato il resto della stagione, ed è lì che sono rimasto sorpreso e abbiamo controllato. È abbastanza chiaro. Le regole stabiliscono che sono cinque e solo cinque i rally a disposizione per ciascuna delle squadre. E ora vediamo che Hyundai e M-Sport hanno cambiato idea e supportano l’opinione che ha la squadra di Pontus, ovviamente per cercare di migliorare il proprio risultato dall’inizio dell’anno. Che le cose cambiassero adesso, sarebbe abbastanza senza precedenti – come può avvenire a due rally dalla fine della stagione? E la FIA vorrebbe anche apportare un cambiamento così grande al regolamento sportivo. E questo è solo il lato legale, che dire del lato sportivo?», si scaglia il pilota contro questa possibile modifica in corsa.

“I regolamenti FIA sono molto chiari”

«Cambiare le regole darà un tale vantaggio agli altri piloti che hanno già fatto i loro cinque rally: perché dovrebbero essere autorizzati a farne altri due quando le regole dicevano cinque?», si chiede il portacolori di Citroen. «Per me le regole sono molto, molto chiare. Abbiamo scelto i nostri cinque eventi, come prescrivevano i regolamenti, e finora ne abbiamo saltato due. Altre squadre hanno scelto altri appuntamenti e ora siamo l’unico team nel WRC2 che ha partecipato a solo quattro di essi. A quanto pare, dobbiamo solo disputare e completare il nostro quinto evento per prendere 25 punti, anche se questo di per sé può essere una sfida in una gara come Ypres». Certamente, comunque la si pensi, una situazione abbastanza opaca e che dovrebbe essere chiarita in maniera precisa e netta da parte della FIA.

Crediti Immagine di Copertina: © Citroën Racing

Luca Santoro:
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