Diciamolo senza mezzi termini: la trasferta di M-Sport all’Ypres Rally, dove tutti suoi piloti debuttavano per la prima volta in carriera, è stato un flop. Dei quattro equipaggi in gara nelle categorie WRC e WRC2, solo uno alla fine è arrivato al traguardo, chiudendo tra l’altro 47esimo, ovvero quello formato da Gus Greensmith e Chris Patterson.
Greensmith unico pilota M-Sport al traguardo dell’Ypres Rally
Partiamo da loro: uscito fuori strada nella prima giornata, in particolare nella PS4, dopo essere andato lungo in una curva a sinistra per finire dritto in un affossamento, il britannico è poi rientrato in gara il giorno dopo senza poter più difendere il posto in top ten prima del fattaccio. «Avevamo bisogno di una giornata al meglio dopo la delusione di essere uscito di strada e ho fatto tutto il possibile per imparare quello che potevo sulle prove e sul rally», ha commentato alla fine Greensmith. «[L’Ypres Rally] ha davvero un carattere diverso da qualsiasi cosa abbiamo visto prima d’ora nel WRC. Abbiamo avuto uno o due problemi elettrici […], il che ha reso difficile essere pienamente coinvolti come avrei voluto essere perché la sfida è enorme. Non c’è stato spazio per gli errori e per chiunque non abbia gareggiato qui prima d’ora è davvero un processo di apprendimento, e ci sono stati alcuni incoraggianti segnali di progresso nel corso della giornata».
Primo ritiro con la Ford Fiesta WRC per Fourmaux
Se non altro, Greensmith ha almeno concluso la gara. Non si può dire lo stesso di Adrien Fourmaux, vittima di uno spettacolare ribaltamento nella PS3 dopo aver preso male anch’egli una curva a sinistra. Alla sua quarta gara con la Fiesta WRC, il giovane talento francese conclude per la prima volta quest’anno un evento del campionato riportando zero punti, essendo stato costretto al ritiro con la vettura praticamente irreparabile in tempo per il proseguimento della competizione. «Abbiamo riportato un piccolo dolore alla testa, alle gambe e al piede, ma in sostanza tutto a posto», ha spiegato il giovane pilota anche riguardo le condizioni di salute del suo navigatore Renaud Jamoul. Poi ha ricostruito la dinamica: «Si è trattato di una curva che si stringeva ma era ancora a tutta, nelle note c’era scritto che era una curva da fare così ma c’era un po’ di terra e non appena abbiamo sovrasterzato un po’ abbiamo colpito qualcosa e l’auto è partita». Fourmaux, mortificato, ha concluso: «Ovviamente è quasi il mio rally di casa [abita non molto lontano da Ypres, vicino al confine belga, ndr] ed è una grande delusione per così tanti amici e familiari qui, ma sicuramente il lato negativo di questo sport è che questo genere di cose possa accadere. C’è sempre qualcosa da imparare e di sicuro dobbiamo analizzare un po’ di più. Peccato che eravamo a soli 500 metri dalla fine della PS, ma avremo molto da imparare».
Gli errori di Suninen
Se gli equipaggi sulle Ford Fiesta WRC si sono messi fuori gioco, non è andata meglio a quelli sulle Fiesta Rally2 schierati per il WRC2. Teemu Suninen, che si sta scambiando di sedile in questa stagione con Fourmaux alla guida delle due versioni della Ford, sino alla PS6 era pure in testa alla categoria, per poi dissipare il tutto dopo aver sbagliato il punto di frenata in una curva a sinistra (pure a lui) e causare una foratura che gli ha fatto perdere la testa del WRC2; successivamente il finnico è stato costretto a sventolare bandiera bianca per il motore surriscaldatosi a causa del radiatore ostruito dalle foglie. Tornerà poi in gara il giorno dopo, ma il danno al motore rimediato è stato tale che alla fine Suninen sarà costretto alla resa definitiva. Brutta storia per un pilota che si sta giocando un sedile con M-Sport nel 2022, e le cui quotazioni erano comunque in discesa con l’inversamente proporzionale ascesa di Fourmaux nelle gerarchie di M-Sport.
Si ritira anche Kristensson
Disastro anche per Tom Kristensson, che comunque ha meno pressioni rispetto a Suninen: l’altro pilota sulla Fiesta Rally2 è uscito di strada infatti nella PS7, rimediando anche un danno alla sospensione. Dato curioso, se così vogliamo definirlo, il fatto che il giovane svedese in precedenza era stato costretto al ritiro anche nell’altro ed unico appuntamento su asfalto del Mondiale 2021, ovvero il Rally di Croazia dello scorso aprile.
“Una gara difficile per noi”
Dopo un fine settimana così catastrofico, il team principal Richard Millener ha cercato comunque di tenere alto il morale della truppa: «Gus ha fatto tutto ciò che gli è stato chiesto oggi [ieri, ndr] e siamo stati felici di vedere i tempi realizzati in apertura di giornata che illustrano il vero ritmo della Fiesta e il livello di esperienza e fiducia che è stato in grado di accumulare nella sua prima apparizione in questo evento. Come squadra, è difficile sentirsi felicissimi quando solo una vettura ha tagliato il traguardo, dopo che hai iniziato con quattro nelle due categorie principali che hanno preso parte questo fine settimana. Ma Ypres è davvero impossibile da descrivere a chi non ha mai gareggiato nell’evento e si tratta davvero di imparare ogni curva di ogni chilometro percorso. Avendo avuto due vetture tra le prime cinque già in questa stagione, al Safari Rally in Kenya, e con il tipo di prestazioni che sappiamo che la Ford Fiesta Rally2 hanno già mostrato ad Ypres, può essere descritto solo come un evento difficile per noi. Tuttavia, andiamo avanti e possiamo guardare a competere su un territorio familiare attraverso il prossimo segmento della stagione, e sono sicuro che sono state apprese molte lezioni preziose».