WRC | Come funzionerà l’unità ibrida e la potenza extra nelle nuove Rally1: la sintesi

I dettagli sul nuovo sistema ibrido del WRC

Nel WRC 2022 che sta per aprirsi le nuove vetture Rally1 saranno contraddistinte da un sistema ibrido: facciamo il punto sulla sua modalità di utilizzo in gara
WRC | Come funzionerà l’unità ibrida e la potenza extra nelle nuove Rally1: la sintesi

Il prossimo 20-23 gennaio inizierà la stagione 2022 del WRC con la prima gara dell’anno, il Rallye di Monte Carlo. Ma si aprirà anche un capitolo molto importante nella storia della disciplina, visto che come sappiamo si aprirà l’era ibrida con le nuove Rally1 in sostituzione delle precedenti World Rally Car Plus.

Parliamo di vetture rinnovate nell’aerodinamica e in altri aspetti, ma soprattutto dotate di unità ibride con un motore MGU elettrico da 100 kW, circa 136 cv, e 180 Nm di coppia associato a quello termico alimentato da biocarburanti che potrebbe portare la potenza totale sopra i 500 cv. Ma in realtà la spinta dell’elettrico si potrà utilizzare in determinati frangenti, e seguendo un iter ben specificato. Vediamo quindi una sintesi del nuovo sistema ibrido delle Rally1, come funziona e quando si potrà attivare.

L’utilizzo della spinta elettrica extra nelle Rally1

In buona sostanza: la spinta extra sarà disponibile solo nel caso di rigenerazione in frenata di 30 kJ durante una prova speciale (altrimenti detta “rigenerazione valida); l’ulteriore potenza a disposizione è determinata dalla FIA a seconda del tipo di prova speciale e dalla sua lunghezza (ci torneremo). La spinta extra cesserà al rilascio dell’acceleratore, o premendo il freno (ed eventualmente anche tirando la leva del freno a mano, che disabiliterà la coppia dell’ibrido), e questo a prescindere dall’uso o meno di tutta l’energia disponibile. La mappatura della spinta extra si attiva alla partenza della prova speciale, per poi passare automaticamente quella standard, secondo le linee guida della State Of Charge messe a disposizione da Compact Dynamics, ovvero il fornitore unico dell’unità elettrica delle Rally1. L’uso ed il valore del boost dipenderà anche dal tipo di prova speciale e dalla lunghezza, come definito nel regolamento di ciascuna gara, e dagli eventuali limiti tecnici sempre specificati nella documentazione di Compact Dynamics. Nel corso di una prova speciale non si potrà cambiare una delle tre mappature a disposizione – al limite disattivarle – e per ogni appuntamento del WRC 2022 verrà definito il valore minimo di energia recuperabile ed aumentabile. Con una batteria (da 3.9 kWh) carica all’80% o superiore, il boost sarà da attivare obbligatoriamente: e se dopo questa spinta l’energia è sempre superiore a quella soglia, si potrà o premere il freno o rilasciare il pedale dell’acceleratore per avere un ulteriore boost.

Le modalità del sistema ibrido: Full Electric, Stage Start e Stage Mode

Ancora, ci saranno tre modalità con le quali si potrà usare l’ibrido. Queste saranno la Full Electric, che come dice il nome contempla solo il motore elettrico da 100 kW e che contraddistinguerà gli spostamenti nel parco assistenza e nelle zone stradali dei trasferimenti (con autonomia massima di 20 km), la Stage Start, che dispiegherà per circa 10 secondi tutta la potenza a disposizione dei due motori (termico ed elettrico) alla partenza della prova speciale (ogni pilota comincia con una batteria all’80% della sua carica, con l’obiettivo di concludere con un residuo del 30%) e la Stage Mode, che a sua volta contempla le tre mappature di cui abbiamo parlato e che riguarda la distribuzione della spinta extra (sfruttabile per alcuni secondi) durante una prova speciale, basandosi sui pedali di accelerazione e freno (ciò significa che l’ibrido e la sua potenza si modelleranno sullo stile di guida del pilota, non solo sulle caratteristiche della prova). Facendo un esempio, in una PS breve, premendo l’acceleratore la spinta extra durerà più a lungo se la batteria è bella carica, mentre in una PS dal chilometraggio più esteso il boost sarà più centellinato. La tipologia di questa potenza varierà insomma da prova speciale a prova speciale. La frenata poi ricaricherà la batteria, sino a 30 kW.

Gli altri dettagli del sistema ibrido

Concludiamo con altri dettagli: l’unità ibrida si compone di MGU, inverter e batteria, con quest’ultima che si potrà ricaricare durante i tratti stradali o anche all’esterno nel parco assistenza, con un tempo di venti minuti per passare dal 20 all’80% di ricarica; per quanto riguarda la sicurezza, l’intera unità è protetta da una cella in carbonio che sulla carta resiste anche a 70 G di impatto in accelerazione. Il pubblico e gli addetti ai lavori capiranno che la vettura è sicura se si illuminano delle luci verdi poste in alcuni punti ben visibili dell’auto: se queste ultime sono rosse vuol dire che c’è un problema e non bisogna assolutamente avvicinarsi. In caso di imprevisti l’unità potrà essere isolata da un sistema di disinnesto.

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