Si è conclusa ieri la prima tappa del Rally di Germania, nono round del WRC, e gli asfalti tedeschi hanno dato conferma di un Ott Tanak sempre più mina vagante di un campionato che all’inizio sembrava una pratica facilmente sbrigabile da Sébastien Ogier, poi una lotta a due del pentacampione rally con Thierry Neuville, adesso un mexican standoff a tre con l’estone di Toyota. Quest’ultimo infatti si è portato a casa i migliori tempi delle cinque prove speciali sulle sei della prima giornata (e il computo sale a sei scratch se contempliamo anche la superspeciale di apertura di giovedì), concludendo con 12.3 secondi sul rivale di M-Sport e 27.4 dal belga di Hyundai Motorsport.
La lotta a tre tra Tanak, Ogier e Neuville
Toyota Gazoo Racing in pratica ripete, per ora, l’exploit degli sterrati del Rally di Finlandia grazie ad un Tanak che come il vino dei vigneti della valle della Mosella, dove si sono disputate ieri le prove, migliora con il tempo. Dietro al pilota al volante della Yaris WRC (guidato da Martin Järveoja) Ogier, che a bordo della Ford Fiesta WRC ci prova pure a mettere in difficoltà il rivale estone, ma nulla da fare, e si limita (si limiterà?) a controllare il suo secondo posto dal suo arcirivale in campionato Thierry Neuville, che invece ha passato una mattinata horror visto che la sua Hyundai i20 Coupé WRC si è piantata in mezzo alla strada nel corso del trasferimento per la speciale numero 3. Il contrattempo, legato alla perdita di olio fuoriuscita da un tubo mal allentato, è stato poi risolto dal belga, costretto a darci dentro con il gas per salvare il salvabile.
Su tutto hanno dominato, come da previsioni, i capricci di un meteo bizzoso che è un must dell’ADAC Rally of Deutschland, con la pioggia che ha spesso infastidito la corsa dei piloti. Ma salvo colpi di scena, la possibilità che il podio visto ieri sia quello che vedremo domenica pomeriggio sono piuttosto alte.
Le altre posizioni della classifica provvisoria del Rally di Germania
Mentre i tre contendenti si guardano con circospezione l’uno con l’altro, dietro di loro la lotta per le restanti posizioni è un po’ più scoppiettante: al momento al quarto posto troviamo Elfyn Evans (M-Sport), diviso da un solo secondo dall’altro portacolori Toyota, ovvero Jari-Matti Latvala, molto arrembante nella prima PS di giornata. Il rientrante Dani Sordo compare al sesto posto provvisorio: lo spagnolo della Hyundai è già salito sul podio due volte in Germania, ma dovrebbe guardarsi le spalle da quel 0.1 che lo separa da Esapekka Lappi. Il finlandese della Toyota è attaccato per una inezia a Sordo, e per buona parte della giornata guidava in quarta posizione doppiando lo spagnolo, per poi perdere terreno nel finale scivolando al sesto posto e chiudere quindi al settimo (pur rimanendo con il fiato sul collo del pilota Hyundai).
All’ottavo entriamo in zona “poteva andare decisamente meglio”, con il migliore al momento dei piloti Citroen, ovvero Craig Breen, che a bordo della C3 WRC patisce le strade umidicce della Mosella e perde un po’ di ritmo. L’irlandese si comporta meglio di Andreas Mikkelsen, altro rappresentante Hyundai, ad un secondo da Breen ma con un minuto di ritardo da Tanak: l’adone norvegese fatica a trovare il giusto feeling con la vettura, nonostante sia stata migliorata per l’occasione nel bilanciamento. Chiude la top ten un Teemu Suninen che dovrebbe essere fiero di un buon debutto sull’asfalto con la Ford Fiesta WRC.
A chi invece è andata decisamente male in un venerdì 17 da Eptacaidecafobia, come la chiamavano gli antichi greci (cioè paura appunto del numero 17, che non ha portato benissimo al pilota in questione) è invece Mads Ostberg, che ha avuto più di un problema sulla Citroen C3 WRC: già dalla superspeciale si era capito che qualcosa non andava visto che un inizialmente misterioso calo di potenza ha fatto terminare il norvegese ventesimo (!); problema che poi si è ripetuto nella corso della prima tappa. Morale: il pilota che concluse al secondo posto in Finlandia per ora è undicesimo a 1 minuto e 28 da Tanak. E sì che Citroen aveva messo in conto le mille incognite del Rally di Germania, ma questa ha spiazzato senza dubbio il team: pare che il busillis sia da rintracciare in uno sbaglio dei meccanici Citroen, che per farla breve ha avuto come conseguenza il fatto che Ostberg avesse girato con deficit di cavalli nella prima giornata.
I risultati della prima tappa nel WRC2 e gli italiani
Infine, nel WRC2 Jan Kopecký chiude in testa a bordo della Skoda Fabia R5, seguito da Yoann Bonato, il campione nazionale francese che torna nel Mondiale Rally dopo aver gareggiato in stagione sugli asfalti in Corsica, al volante della Citroen C3 R5. Momentaneamente terzo Eric Camilli su Ford Fiesta R5 EVO2, mentre in top ten troviamo anche Fabio Andolfi, settimo sulla Fabia R5, e al decimo l’altra Skoda di Umberto Scandola, che approfitta della pausa del CIR. Undicesimo di categoria Simone Tempestini, a bordo dell’altra C3 R5.
Si riparte oggi con le iconiche strade cementate della base militare di Baumholder, a cominciare dalla Arena Panzerplatte 1 di 9,43 km, la prova speciale che aprirà la giornata alle 8:48.