Difficile dare un giudizio univoco sulla spedizione Hyundai Motorsport al Rally di Svezia: se da una parte con Thierry Neuville il team di Alzenau conquista il secondo podio consecutivo stagionale e firma una buona e confortante performance anche con Andreas Mikkelsen, dall’altra la squadra passata quest’anno alle cure di Andrea Adamo perde il momentaneo primo posto nella classifica costruttori e con un saldo che vede qualche errore nel secondo round del WRC 2019, qualche problema di set-up con la Hyundai i20 Coupé e le difficoltà di adattamento di Sébastien Loeb.
Il podio finale di Thierry Neuville al Rally di Svezia 2019
Andiamo con ordine, partendo dal podio finale dove spicca Neuville al terzo posto, con un ritardo di 56,7 secondi di ritardo dal vincitore Ott Tanak (Toyota) e solo 3 secondi a dividerlo da uno scatenato Esapekka Lappi (Citroen) al secondo posto. Il belga ha giovato anche del suicidio nella prima giornata di Sébastien Ogier, costretto al ritiro e poi a ripartire con un ritardo notevole, ponendolo definitivamente fuori dai giochi per la vittoria. Ma anche lo stesso Neuville, guidata da Nicolas Gilsoul, ha commesso qualche piccolo errore, forse dovuto alla foga di poter approfittare della situazione creatasi, come il testacoda che gli ha provocato danni all’anteriore della vettura nella PS5, ripetutosi nella PS14 e che in quel contesto gli ha impedito di vincere la prova speciale, facendo doppietta con il miglior scratch ottenuto subito nella PS1.
Alla fine Neuville vincerà la PS16, la versione sprint della Torsby, e facendo leva sul suo talento e un po’ meno sulle prestazioni della i20 Coupé WRC (proprio oggi ha dichiarato dopo la PS17 testuali parole: «Non posso fare di più. Ero abbastanza veloce e ho disputato una buona prova, ma sono al limite delle prestazioni con la i20 Coupé WRC») si guadagnerà il podio. Non è riuscita a Hyundai Motorsport la doppietta di vittorie dopo il trionfo avvenuto al Rally di Svezia dello scorso anno, nonostante una partenza a razzo tra il primato di Neuville allo shakedown e la successiva PS1. Ma se non altro il belga regala comunque un’altra prestazione interessante, con la rimonta partita dal settimo posto dopo i giri del venerdì e coronata alla fine dal secondo posto nella Power Stage (con quattro punti extra per la classifica piloti, buttali via).
Gli altri equipaggi Hyundai Motorsport
Il collega Andreas Mikkelsen, navigato da Anders Jaeger, si è ritrovato sul podio nelle giornate di venerdì e sabato (dove è salito al secondo posto), per poi cedere il passo proprio la domenica mattina davanti all’avanzata a passo di carica di Lappi. Il norvegese correva praticamente in casa e riesce comunque a respingere l’altro assalto, a firma di Elfyn Evans, per il quarto posto.
Più in difficoltà Sébastien Loeb, al debutto sulla neve con la i20 Coupé WRC e che forse necessita di maggior pratica sul fondo con questa vettura (e dire che un nove volte campione mondiale rally ha bisogno di ulteriore esperienza fa un po’ impressione, ma era dal 2013 che il francese non correva in Svezia). A più riprese l’alsaziano ha confidato che le note non erano adatte alle velocità espresse e richieste dalle varie prove speciali, giacché la neve prevista ha lasciato spazio a percorsi fangosi, per via delle temperature piuttosto miti per quelle latitudini nel weekend. Chiuderà settimo dopo una estenuante battaglia con Kris Meeke, che termina invece sesto.
Nella classifica del WRC 2019 relativa ai piloti Neuville è comunque secondo a 40 punti, sette in meno di Ott Tanak e nove in più dal terzo posto occupato da Ogier. Arriva però una piccola frenata in quella costruttori, dove Hyundai perde il primato a vantaggio di Toyota Gazoo Racing: però solo un punto divide le due realtà impegnate nel motorsport (58 a 57).
Andrea Adamo: “Poteva essere peggio ma doveva andare meglio”
Neuville guarda al bicchiere mezzo pieno: pur ribadendo il fatto che «non avremmo potuto fare di più», esprime la propria soddisfazione per essere nuovamente sul podio con la squadra.«Abbiamo vissuto una grande battaglia in queste condizioni difficili […]. Quando si spinge così forte, è facile commettere errori, quindi dobbiamo accontentarci del nostro terzo posto», ammette.
Gli fa eco Mikkelsen, che condivide il fatto che il team abbia dato tutto ciò che aveva e poteva dare e parla di «una lotta entusiasmante e serrata fino alla fine».
Loeb, dal canto suo, giudica il proprio weekend «complicato, pieno di alti e bassi», e guarda al lato positivo di aver imparato qualcosa in più sulla vettura, «cosa che potrà risultarci utile in futuro».
Chiosa saggiamente Andrea Adamo, Team Director: «Penso che il nostro weekend si possa sintetizzare così: “poteva andare peggio, sarebbe dovuta andare meglio”. I nostri tre equipaggi hanno spinto al limite quello che potevano fare in condizioni difficili, e apprezziamo gli sforzi che hanno fatto per tutto questo fine settimana. Dobbiamo continuare a spingere di più».