Toyota Gazoo Racing si appresta al ritorno nel WRC, in ripartenza dal 4 al 6 settembre al Rally Estonia, ma c’è ancora tempo per altre sessioni di test. Questa volta però il focus non è sugli sterrati del Paese baltico, ma su un altro tipo di terra (più aspra) che attenderà successivamente gli equipaggi del Mondiale, ovvero il Rally di Turchia del 18-20 settembre.
Toyota e i risultati precedenti al Rally di Turchia
Perciò il team di Tommi Mäkinen, reduce dal South Estonia Rally dello scorso weekend dove sono tornati alle gare i tre equipaggi ufficiali dopo mesi di stop causa coronavirus, punta alla volta della Grecia, dove nella regione di Itea si svolgeranno questa settimana i test per la Turchia, su strade abbastanza simili. Da quando Toyota è tornata nel WRC, ovvero dal 2017, nell’evento di Marmaris il miglior risultato per le Yaris WRC fu la doppietta sul podio nel 2018, con il primo posto di Ott Tanak seguito da Jari-Matti Latvala (mentre il resto del parco avversari andavo incontro ad imprevisti e sfortune, va detto). Più fosco lo scorso anno, dove l’estone non andò oltre il sedicesimo posto, mentre Kris Meeke fu settimo e Latvala ottenne il miglior risultato con un sesto posto. Ironia della sorte, a vincere quell’anno fu Sébastien Ogier, allora in Citroen, oggi in Toyota.
Disavventura in elicottero per Ogier, Martin e Veillas
Il francese ha aperto le sessioni di test, seguito poi domani da Elfyn Evans, mentre Kalle Rovanpera chiuderà la tornata giovedì. Proprio Ogier arriva da un brutto spavento, condiviso con il navigatore di Evans Scott Martin e il pilota Benjamin Veillas, nel tragitto in elicottero che lunedì ha portato i tre da Atene al sito di Itea per i test. Subito dopo il decollo il pilota del mezzo ha riscontrato un problema di cui inizialmente non erano stati chiariti i contorni. Martin, ai microfoni di DirtFish, ha parlato di quanto successo senza però far molta luce sull’arcano: «Stava andando tutto bene, abbiamo fatto il decollo e poi il pilota ha scoperto un problema e siamo atterrati», è la laconica ricostruzione del lettore di note, smentendo racconti ben più drammatici e catastrofisti. «Questo è tutto quello che c’è da dire davvero. […] Per fortuna non siamo saliti più in alto prima che riscontrasse il problema e stiamo tutti assolutamente bene». Da notare che Martin, assieme ad Evans, è reduce dal tremendo incidente al South Estonia Rally, per fortuna senza conseguenze per entrambi («Siamo un po’ indolenziti – ha spiegato il navigatore – ma è stato solo un brutto spavento. Quando senti che l’auto inizia a slittare, quasi ti aspetti che qualcosa possa arrivare e sei abbastanza pronto per questo. Ma questa era come una bomba che ti esplode nell’auto. Un minuto prima era tutto ok e stavamo andando bene, in quello dopo c’era questo enorme rumore e la vettura riversa su un lato e lontano»). Proprio un periodo no per il copilota (ma almeno in entrambi i casi c’è stato un finale positivo).
Il lavoro per migliorare la stabilità della Toyota Yaris WRC
Tornando ai test in Grecia sulle strade del leggendario Acropolis Rally, il direttore tecnico di Toyota Gazoo Racing Tom Fowler ha spiegato a DirtFish le aree su cui lavorare con la Yaris WRC, in particolare per migliorarne la stabilità mano a mano che la vettura viene sfruttata in gara: «Abbiamo svolto un po’ di lavoro per capire il motivo e apportato alcune modifiche alla geometria delle sospensioni per contrastare [la mancanza di stabilità e precisione], e abbiamo sicuramente fatto alcuni passi avanti».