Il blocco dei test per i team impegnati nel WRC, almeno sino al 31 maggio causa pandemia del coronavirus, rischia di creare non pochi problemi a chi come Toyota Gazoo Racing aveva già iniziato da febbraio a sviluppare sulle strade finlandesi la vettura che vorrebbe schierare nel 2021, basata sul nuovo modello stradale della GR Yaris.
Le esigenze di marketing di Toyota compromesse dal blocco dei test
Per la casa giapponese e il suo distaccamento rally in quel della Scandinavia sono maturi i tempi per pensionare la Yaris WRC e sostituirla con il nuovo esemplare: impensabile infatti gareggiare il prossimo anno con il vecchio modello mentre sulle strade corre la GR Yaris. Dal punto di vista del puro marketing una vetrina come il Mondiale Rally è fondamentale per lanciare la volata commerciale alla nuova nata in casa Toyota. Peccato però che il COVID-19 abbia scompigliato i piani, con i test fermi anche per il team di Tommi Mäkinen che, a differenza della concorrenza, avrebbe potuto avvantaggiarsi di una situazione legata all’epidemia in Finlandia meno drammatica rispetto al resto d’Europa, e quindi con meno restrizioni.
La FIA ha perciò voluto evitare disparità di condizioni per i team ufficiali impegnati nel WRC, e quindi per scongiurare situazioni inique ha stoppato i test per tutti. Il problema è che Toyota, impegnata come le altre squadre anche nella definizione delle vetture che sfrutteranno il sistema ibrido dal 2022, oltre che nel perfezionare i set-up di quelle attualmente in gara, non può perdere troppo tempo per i test della Toyota Yaris WRC 2021 (o GR Yaris WRC, fate voi) visto che l’attuale auto deve essere comunque soppiantata dal nuovo modello in tempo per il prossimo anno (entro la fine di quello attuale ci dovrebbe essere l’omologazione da parte della FIA).
Difficili scelte in vista per Toyota Gazoo Racing?
Le ultime prove su strada della Yaris WRC 2021 si sono tenute a marzo in Messico, per la prima volta su sterrato, poi più nulla. Dal team assicurano che sei test verranno ripresi nel periodo di giugno o luglio le tempistiche per consegnare la nuova auto potranno essere rispettate, ma se la Federazione deciderà di prolungare questo blocco allora saranno problemi. Inoltre bisogna coordinare l’attività di Toyota Gazoo Racing divisa tra la sede a Puppola, in Finlandia e quella a Tallinn, in Estonia, facendolo però in remoto; per non parlare poi delle restrizioni di viaggio, le difficoltà dei fornitori e così via. Qualcuno fa l’ipotesi più tranchant, ovvero che Toyota decida di ritirare il proprio team dal WRC 2020 per concentrarsi meglio sulla vettura 2021, o ancora di saltare il prossimo anno per dedicarsi direttamente a quella del 2022. Prospettive ipotetiche senza alcuna base concreta, ovviamente, e da prendere con beneficio di inventario.