Si avvicina il Rally di Croazia, valido come terzo appuntamento del WRC 2021 in programma il prossimo fine settimana del 22-25 aprile, nonché prima gara su asfalto dell’anno. Ed è tempo quindi di test pre-gara, con i team come Hyundai Motorsport che si sono già messi in moto, mentre Toyota Gazoo Racing è attualmente all’opera sulla strade croate in zona Zagabria per rifinire la preparazione.
Rovanpera apre i test Toyota
Ad aprire le danze – come vediamo dal video in testa – l’attuale leader nella classifica piloti del WRC, vale a dire Kalle Rovanpera, che in Croazia debutterà praticamente per la prima volta con la Yaris WRC su un fondo asfaltato puro, quindi senza neve o ghiaccio come avvenuto al Rallye di Monte Carlo o nel caso estremo dell’ACI Rally Monza. Seguiranno ovviamente gli altri piloti ufficiali, segnatamente Elfyn Evans e Sébastien Ogier, pure loro a secco di esperienza su cemento con la Yaris che guidano dallo scorso anno (ma c’è da dire che il Croazia sarà una novità per tutti gli equipaggi in gara, entrando per la prima volta nel WRC).
Latvala e le inquietudini sul Safari Rally
A proposito di Toyota, il team principal Jari-Matti Latvala ha parlato ultimamente del progresso tecnologico nel mondo rally, mostrando un certo scetticismo sull’elettrico ai microfoni di Rallit.fi; sempre sullo stesso sito, l’ex pilota ha espresso anche i suoi timori sul Safari Rally, primo appuntamento del WRC fuori dall’Europa nel 2021 e tra i più in bilico, nuovamente dopo la cancellazione avvenuta nel 2020.
L’evento si terrà il 24-27 giugno, preceduto il 23-25 aprile dall’Equator Rally, sorta di prova generale della gara in Kenya: peccato che le autorità nazionali stiano affrontando la terza ondata pandemica, cosa che ha spinto al momento al blocco di tutti gli eventi, con Nairobi e le contee locali finite in lockdown. Un blocco che potrebbe perdurare e coinvolgere anche il Safari, che per la seconda volta di fila rischia grosso. «Bisogna ammettere che questa situazione è un po’ preoccupante», si è sbilanciato Latvala. «Non è un buon segno se le competizioni nazionali devono essere annullate. Ma d’altra parte, è anche una buona cosa, nel senso che c’è una reazione alla situazione e la voglia di lavorarci. Adesso siamo ad aprile e la gara è a giugno. Come può migliorare una situazione di pandemia durante questo periodo? Questa è una domanda a cui non possiamo rispondere. Certo, mi piacerebbe poter competere in questa gara, ma la salute deve venire prima di tutto». Lo scorso anno il Safari Rally, prima di essere del tutto annullato, avrebbe potuto rischiare il boicottaggio degli stessi team, poco propensi a partecipare alla gara in un momento in cui l’Africa, ieri come allora, stava affrontando le difficoltà del Covid-19. Ed eravamo a luglio.
Crediti Immagine di Copertina e Video: Matija Kuzman