Missione compiuta, ancora una volta: Toyota Gazoo Racing mantiene ancora il primato tra i costruttori e i piloti con Ott Tanak, grazie ai risultati raccolti al Rally del Messico, con tutti i piloti andati a punti.
La rimonta di Ott Tanak in Messico
L’estone continua a guardare i suoi colleghi dalla vetta delle classifica piloti per la seconda volta consecutiva, grazie ai 65 punti ottenuti (quattro in più rispetto a Sébastien Ogier e dieci su Thierry Neuville, limitandoci alla corsa per il titolo) frutto del secondo posto conquistato in Messico.
Un piazzamento ottenuto ancora una volta di rimonta, come avvenuto nel primo appuntamento al Rallye di Monte Carlo e al vittorioso Rally di Svezia, e che dimostra come Tanak sia un diesel che una volta che prende le misure di una gara, non ce n’è per nessuno (anche quando manca la vittoria). E questo nonostante l’avventura nel Paese americano non fosse partita al meglio, visto il problema accusato dalla sua Yaris WRC nello shakedown di giovedì, che non riesce a completare piantandosi in mezzo alla strada nel primo giro: il motivo è stato poi fatto risalire ad un guasto al sensore della vettura, che ha costretto l’equipaggio al ritorno al parco assistenza per venire a capo del busillis e cercare di riportare in gara la Yaris in tempo per la PS1. Una tegola in testa al team di Tommi Mäkinen, il quale aveva assicurato che quest’anno era stato fatto il necessario per evitare quei fastidiosi problemi di surriscaldamento alla vettura avvenuti proprio in Messico nei due anni precedenti, e che avevano pregiudicato le relative gare.
Ma alla fine il dramma è rientrato e Tanak ha svolto al meglio il gravoso incarico di battistrada (prima volta per lui, da leader di classifica), con una lenta ma implacabile e costante risalita: quarto alla fine della prima giornata con 37 secondi di ritardo, terzo in quella successiva a 29,2 ed infine secondo a 30,2 da Ogier, scalzando un ottimo Elfyn Evans (M-Sport). L’unica disdetta è stata la foratura avvenuta proprio nella Power Stage, che ha costretto Tanak a concludere ad un pelo dalla zona punti (sesto, a 7 decimi dal quinto occupato da Esapekka Lappi), altrimenti il suo saldo nella classifica piloti avrebbe potuto essere un tanticchio più alto.
I risultati di Meeke e Latvala
Ma abbiamo parlato di ben tre piloti Toyota in zona punti della classifica finale in Messico. Prendiamo infatti Kris Meeke, al debutto su sterrato con la Yaris WRC e finito in testa nella prima prova di sabato, la PS10 che poi avrebbe scatenato una caterva di polemiche tra il britannico e Citroen, con tanto di parole grosse volate all’indirizzo dei suoi vecchi datori di lavoro (in sostanza, Meeke ha rimproverato al team di Pierre Budar di aver attivato la procedura di bandiera rossa, in seguito ad un incidente di Lappi, in maniera pretestuosa e strumentale per favorire Ogier che in quel momento stava perdendo secondi preziosi: in seguito sono poi arrivate le scuse del britannico, probabilmente consigliato dal suo stesso team). Meeke ha dovuto fare i conti poi una foratura nella PS11 e si è adagiato intorno alla quinta posizione, dove ha poi concluso il rally. La Power Stage comunque gli riserva un ottimo secondo posto e quattro punti extra per il campionato piloti.
Infine Jari-Matti Latvala, partito anch’esso bene ma inciampato in un guasto elettrico alla sua Yaris WRC, che conferma ancora una volta il difficile connubio tra il finlandese e la sua Toyota. Rientra in gara sabato e riesce a riportarsi in settima posizione, per poi chiudere in ottava.