Magnifiche sorti e progressive sembrano di nuovo essere il destino di Kalle Rovanpera, talento dei rally che al suo secondo anno in gara nel WRC con una World Rally Car, quella fornitagli da Toyota Gazoo Racing, conquista infine la sua prima vittoria al livello più alto del Mondiale, diventando così il più giovane trionfatore di una gara del campionato del mondo a 20 anni, 3 mesi e 17 giorni. Curiosamente, battendo il precedente record detenuto nel 2008 da Jari-Matti Latvala, suo connazionale ed attuale suo team principal, che allora in quel Rally di Svezia ottenne il successo a 22 anni.
Il dominio di Rovanpera in Estonia
Rovanpera ce l’ha fatta al Rally Estonia, su quegli sterrati veloci così simili a quelli di casa (e a settembre si correrà proprio su quella tipologia di strade al Rally di Finlandia: sotto sotto, immaginiamo che il giovane pilota voglia prendersi la rivincita dopo la vittoria sfumata in casa sulle nevi dell’Arctic Rally Finland dello scorso febbraio). E ci è riuscito dopo aver disputato un fine settimana da consumato fuoriclasse, svettando già nello shakedown per poi mantenere la vetta della classifica per pressoché l’intero rally. Solo un avversario ha provato inizialmente ad insidiarlo, ed è stato Craig Breen, che dal Rally Estonia dello scorso settembre non aveva più ripreso la Hyundai i20 Coupé WRC su sterrato (altro fatto curioso). L’idolo di casa, Ott Tanak, era anch’egli in scia e poteva avere le sue chance per spodestare Rovanpera, ma un ritiro nella giornata di venerdì per una triplice foratura ha tolto di mezzo al finnico un potenziale pessimo cliente.
E così il pilota di Toyota Gazoo Racing ha allargato via via il proprio vantaggio nei confronti di Breen, passando dagli 8,5 secondi di venerdì ai 50,7 del giorno dopo, per poi concludere a 59,9 secondi dall’irlandese di Hyundai Motorsport. «E’ davvero bello vincere», ha commentato Rovanpera, che ai giornalisti ha confessato di ritenere di poter vincere in Estonia già lo scorso anno (chiuse quinto). «Abbiamo puntato a questo e devo dare un grande ringraziamento alla squadra. Anche se quest’anno è stato difficile per me, mi hanno supportato così bene e il feeling con la vettura e con la squadra è stato davvero buono».
“Non ho sentito la pressione”
Il già campione WRC2 Pro 2019 infatti ha vissuto una prima parte di stagione, quest’anno, piuttosto deludente a parte il secondo posto all’Arctic, tra imprevisti, errori e ritiri: la sua stella sembrava già appannarsi, ma ovviamente evitiamo di celebrare prematuramente il prossimo campione del mondo rally, al di là di come abbiamo aperto questo articolo. Conclude Rovanpera: «È davvero bello segnare inoltre questo record come il più giovane vincitore [nel WRC]. Jari-Matti mi ha detto che voleva che fossi io a conquistarlo, quindi questo significa qualcosa per me; è davvero bello da parte sua. Domenica ho avuto un feeling sorprendentemente buono, non ho sentito molta pressione e ho potuto guidare normalmente, sempre con un buon ritmo. Sicuramente questo risultato dovrebbe aiutare molto ora: quando ottieni una vittoria, la cosa aiuta a scaricare un po’ la pressione».
Ogier manca il podio ma resta leader del WRC
Se il finnico si riporta al quarto posto della classifica piloti, Toyota Gazoo Racing mantiene ancora la vetta in quella costruttori, lasciando inalterato il vantaggio di 59 punti sui diretti inseguitori di Hyundai. Questo grazie alla quinta vittoria di fila ottenuta nell’attuale stagione (sesta su sette appuntamenti 2021, con tutti i loro piloti ad aver trionfato almeno una volta: siamo al record), ovviamente, ed anche al quarto posto segnato da Sébastien Ogier e al quinto da Elfyn Evans.
Il francese, che mantiene la leadership del Mondiale, fallisce l’assalto al terzo posto, bloccato dall’arcirivale Thierry Neuville, ma disputa quello che si dice un rally pulito, correndo in maniera intelligente e scansando rischi inutili (ricordiamo che nelle prime giornate era lui che doveva aprire le strade). Ogier ha lamentato «condizioni orribili» nella Power Stage finale, che ha chiuso al terzo posto: «Con enormi solchi, non era una PS da guidare al massimo, si trattava solo di sopravvivere e cercare di finire, ma abbiamo comunque cercato di ottenere alcuni punti extra, cosa che almeno ci siamo riusciti. Nel complesso – prosegue – questo fine settimana è stato un passo positivo per il campionato. Scattando qui per primi sulla strada sapevamo che sarebbe stato difficile. Abbiamo avuto un venerdì molto solido, poi non siamo riusciti a trasformarlo in un risultato migliore, ma comunque la cosa più importante sono i punti che abbiamo ottenuto. Sono davvero felice che Kalle e Jonne abbiano ottenuto la loro prima vittoria, quindi congratulazioni a loro e a tutta la squadra». Ogier, per la cronaca, ha chiuso quarto ad un minuto e ventiquattro secondi da Rovanpera.
Evans senza il passo vincente
Senza infamia e senza lode la gara invece di Elfyn Evans, quinto a due minuto e sette dalla vetta. «È stato un weekend difficile per noi. Alla fine abbiamo cercato di concentrarci sulla Power Stage e abbiamo fatto quello che potevamo, ma sfortunatamente non abbiamo proprio avuto la prestazione che volevamo. Non è stato quello che speravamo o ci aspettavamo questo fine settimana. Non mi sono trovato bene fin dall’inizio e non ho mai trovato il mio ritmo. Ovviamente è qualcosa che dobbiamo mettere a posto per i prossimi eventi. Ma sono molto felice di vedere Kalle e Jonne ottenere la vittoria in Estonia, è molto ben meritata», ha spiegato il gallese, la cui distanza dalla vetta della classifica piloti, lui che è secondo, è salita a 37 punti. Di sicuro Evans è stato l’anello debole del fine settimana trionfante di Toyota Gazoo Racing, assieme alla disdetta del ritiro di Takamoto Katsuta a causa dell’infortunio (nulla di grave fortunatamente) del copilota Dan Barritt.
Da Toivonen a Latvala, ed ora Rovanpera
«Ogni vittoria è speciale – ha commentato Latvala -, ma per me assistere al primo successo di Kalle ha un grande significato. Sono così felice di vederlo diventare il più giovane in assoluto a vincere un rally WRC e cedergli questo record: viene mantenuta la tradizione finlandese, dopo che Henri Toivonen è stato a sua volta il più giovane prima di me.
[Rovanpera] Ha fatto un lavoro fantastico questo fine settimana. Anche conquistare la nostra quinta vittoria consecutiva, un record per Toyota, è incredibile. È qualcosa di unico e speciale ciò che abbiamo fatto in questi ultimi eventi. C’è ancora molta strada da fare in entrambi i campionati, ma sono così orgoglioso della nostra squadra e dei nostri piloti».
Toyoda: “Sono orgoglioso della reazione di Latvala”
Il fondatore del team Akio Toyoda, nel suo consueto e lirico bilancio post gara, celebra un fine settimana che per Toyota non solo ha portato il successo su pista nel WEC alla 6 Ore di Monza (e anche qui, altra vittoria consecutiva), ma contemporaneamente anche il trionfo sugli sterrati estoni: «Kalle, Jonne [Halttunen, il copilota, ndr], congratulazioni per la vittoria! […]. Tutti nella squadra devono essere sollevati perché hanno visto l’equipaggio attraversare una stagione difficile. Detto questo, potrebbe esserci stata una persona che ha vissuto sentimenti contrastanti. Jari-Matti deteneva il record del più giovane vincitore del WRC a 22 anni, e ora il 20enne Kalle lo ha battuto. Come si è sentito Jari-Matti in quel momento? Un membro del team mi ha detto che era semplicemente felice che la giovane stella del suo stesso Paese avesse stabilito il nuovo record. Come proprietario del team, sono molto orgoglioso di avere un tale Team Principal».
Toyoda ha proseguito: «La Yaris WRC vincente è stata costruita nel nostro stabilimento con sede in Estonia. Pertanto l’Estonia è anche il nostro terreno di casa. È fantastico che il primo evento dopo la metà della stagione sia iniziato con una vittoria in uno dei nostri eventi di casa e che si stiano preparando altri rally casalinghi: il Rally Finlandia a ottobre ed il Rally del Giappone a novembre».