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WRC | Toyota trova infine il successo al Rally Italia Sardegna grazie ad Ogier: “Non mi aspettavo di lottare per la vittoria”

A cinque round completati del WRC 2021 e quindi il 40% della stagione messa in archivio, abbiamo una prima conferma sul fatto che l’ultimo anno a tempo pieno di Sébastien Ogier nel Mondiale non lo vedrà tirare i remi in barca in una specie di prepensionamento: il francese in forze a Toyota Gazoo Racing infatti è in uno stato di grazia tale da dimostrare l’intenzione di puntare all’ottavo titolo di fila.

Il ritorno alla vittoria di Ogier al Rally Italia Sardegna

Certo, mancano ancora altri sette appuntamenti, e la disciplina sa essere molto imprevedibile. Ma intanto è emblematica la vittoria al Rally Italia Sardegna 2021 dello scorso weekend, che ha riportato il campionissimo al successo sull’isola dai tempi di Volkwagen (triennio 2013-2015), disputando una gara ineccepibile (a proposito, un plauso agli organizzatori che hanno sostituito le anonime coppe degli anni precedenti con dei più caratteristici piatti come trofei finali). Pur chiamato ad aprire la strada il primo giorno in virtù del suo status di leader della classifica, Ogier non ha sofferto il ruolo di spazzino dei tracciati, facendo un’ottima scelta bilanciata tra gomme hard e soft (giovando anche dal programma di gara di quest’anno, che ha previsto non un giro di quattro PS da ripetere nel pomeriggio, ma due da rifare nella mattinata stessa e due da percorrere ciascuna una seconda volta dopo pranzo: cosa che ha richiesto dei set-up delle vetture di compromesso, e l’equipaggio sulla Yaris WRC completato da Julien Ingrassia ha dato prova di saper gestire al meglio la situazione) e chiudendo la giornata iniziale con un dignitosissimo terzo posto. 

“Non capita spesso di vincere il Rally Italia Sardegna da apripista”

Successivamente, il ritiro nella seconda tappa del duo di testa degli Hyundai Motorsport Ott Tanak e Dani Sordo ha aperto le porte ad Ogier per la vetta, che ha poi mantenuto sino alla fine, per ottenere il quarto successo in carriera al Rally Italia Sardegna dopo un quinquennio quasi dominato da Hyundai, se escludiamo l’exploit di Tanak con M-Sport nel 2017. «È stato un weekend fantastico», ha commentato a fine gara il francese, sempre più in vetta nella classifica piloti, così come Toyota Gazoo Racing svetta in quella costruttori con 49 lunghezze di vantaggio sui rivali principali di Hyundai. «Non mi aspettavo di venire qui a lottare per il primo posto. Concludere con 27 punti guadagnati [25 per la vittoria e due bonus ottenuti nella Power Stage, ndr] è davvero una bella sensazione. Abbiamo lavorato un po’ durante le prove tra un rally e l’altro; in Portogallo non c’è stata la velocità che avrei voluto, quindi sono felice di tornare con una vettura che mi piace sempre più e che ha più potenziale. Non capita tutti i giorni di vincere il Rally di Sardegna essendo i primi su strada».

Ogier poi ha spiegato: «Il secondo giorno è andato molto bene per noi, ma non con gli stessi rischi [del primo], dove ho dovuto correrli per compensare la posizione di partenza. La seconda giornata è stata buona e quando Ott ha avuto dei problemi siamo riusciti a ritrovarci in testa, è stata una gara diversa. Ho iniziato a cercare di rimanere lucido per assicurarmi la vittoria. L’ultimo attacco è stato nella Power Stage e l’unico problema che abbiamo avuto questo fine settimana è stato quando abbiamo cercato di attraversare il guado. In effetti, in quel momento mi sono preoccupato perché abbiamo avuto un grosso problema con l’accensione e abbiamo perso cinque o sei secondi. Devo controllare, ma forse ci è costata la vittoria nel Power Stage. Ma fare 27 punti è davvero una bella cosa».

Ogier commenta la Pirelli

Per quanto riguarda le gomme Pirelli, argomento che il francese ha toccato anche con noi in una breve intervista concessaci prima della gara, ha aggiunto: «La Sardegna sembra avere sempre delle belle strade, e lo sono, ma al secondo passaggio possono essere molto difficili per l’auto. Utilizziamo pneumatici che non sono molto resistenti per queste condizioni difficili e bisogna tenerlo a mente. Ci siamo riusciti con pochissime gomme soft nel pacchetto [fornite da Pirelli in misura minore rispetto alle hard in questi appuntamenti, ndr] e quelle gomme sono buone su questa superficie. Non vinci mai facilmente un rally nel WRC». Ha poi spiegato che questa vittoria è tra le migliori della sua carriera, visto che è arrivata da apripista, anche se avrebbe preferito una lotta più accesa ed equilibrata: «Con queste regole è sempre la stessa storia: i migliori piloti non possono combattere tutti tra di loro quando ci sono troppe differenze di condizioni. È un peccato per lo sport, ma non è una novità. Dobbiamo accettarlo, e possiamo essere molto orgogliosi di come abbiamo lottato».

Il podio di Evans

Ma Toyota festeggia anche l’1-2 garantitogli da Elfyn Evans. Partito molto in sordina il primo giorno, in difficoltà con il feeling con l’auto e con le strade, il gallese già vincitore del Rally di Portogallo 2021 da quarto alla fine della prima giornata si ritrova catapultato alle spalle di Ogier nella tappa successiva, dopo i ritiri Hyundai. Chiuderà quindi secondo a 46 secondi dal compagno di squadra, soffrendo un ultimo imprevisto nella Power Stage: alla pari del francese vincitore, Evans si ritrova con la Yaris WRC in stallo dopo un guardo. «Quando il motore ha smesso di rispondere a causa della molta acqua entrata dentro, sembrava ci volesse un’eternità per ripartire. […] C’è stato un po’ di panico, con il pensiero di arrivare alla fine della prova speciale il più velocemente possibile. Tutto poi è andato bene dopo», ha commentato il gallese, che poi ha ricostruito il suo fine settimana: «Venerdì sono partito male, al contrario del mio feeling con la vettura in Portogallo. Volevo continuare a migliorare l’auto; in Portogallo, ho sentito che c’erano aree su cui potevamo migliorare. Sulla strada che abbiamo avuto nei test abbiamo riscontrato alcuni piccoli miglioramenti, ma non riuscivo a sentire una certa connessione con la strada. Era difficile, bisognava fare qualcosa. Ma non era l’unico motivo. C’era una mancanza di fiducia. Ne hai bisogno per andare veloce in Sardegna. Ma poi è stato diverso e non appena mi sono sentito più a mio agio le cose sono migliorate sempre di più. […] Con il senno di poi, è facile dire che forse avremmo dovuto risparmiare le gomme per la Power Stage, ma abbiamo dovuto difendere questa posizione per garantire che questo gap non fosse ridotto in modo significativo».

Ottimo risultato per Katusta, meno per Rovanpera

E se l’alfiere del Toyota Gazoo Racing Challenge Program, Takamoto Katsuta, bissa il quarto posto ottenuto in Portogallo (miglior risultato in carriera con la Yaris WRC) con un altro quarto posto, sebbene a cinque minuti dal podio (e con il navigatore Daniel Barritt costretto a dei controlli per disidratazione dal caldo eccessivo), Kalle Rovanpera continua invece il suo momento no: partito molto bene, classificandosi secondo alle spalle del leader Ott Tanak nelle primissime prove speciali, il finnico deve fare i conti con un problema alla sospensione della sua auto, forse simile allo stesso guaio affrontato in Portogallo. Il giovane pilota è costretto così al ritiro, per poi ripresentarsi in gara il giorno dopo con nuovi obiettivi da raggiungere, come qualche lavoro di set-up sulla vettura e la Power Stage, dove alla fine si piazza terzo con tre punti bonus. Tuttavia nella classifica piloti è scavalcato al quinto posto da Katsuta, che lo sopravanza di quattro punti.

In ogni caso, un weekend molto positivo per Toyota, come spiega il presidente Akio Toyoda nel suo bilancio finale. «Sono così orgoglioso che la squadra sia riuscita finalmente a vincere in Sardegna per la prima volta. Finalmente abbiamo potuto goderci la tradizione del tuffo in mare sul podio [inaugurata proprio da Ogier nel 2014, quando dopo il podio finale si tuffò con l’allora squadra nelle acque del porto di Alghero: da allora è diventata una consuetudine per i vincitori del Rally Italia Sardegna, ndr]. Congratulazioni!. Sono stato al Rally Italia Sardegna due anni fa e anche in quell’occasione ero pronto a festeggiare ma purtroppo la Yaris WRC, che era in testa al rally, ha improvvisamente rallentato nella fase finale. Mi dispiace ancora oggi per Ott che guidava la vettura allora. Grazie a Seb, Julien, Elfyn e Scott, che hanno avuto una performance straordinaria sulle strade della Sardegna, il mio apprezzamento va anche ai membri del team che hanno lavorato per migliorare l’affidabilità delle vetture. Ma c’è ancora molto da fare per noi e sono davvero dispiaciuto per quello che è successo a Kalle e Jonne. Sono sicuro che Jari-Matti [Latvala, team pincipal, ndr], insieme a tutti i membri del team, continuerà a rafforzare le nostre vetture già da domani. Infine, vorrei ringraziare i nostri fan per il loro appassionato supporto. Il prossimo evento è in Kenya, che sarà una scoperta totalmente nuova per il nostro team. Apprezzo il vostro continuo supporto per noi».

Crediti Immagine di Copertina: Toyota Gazoo Racing

Luca Santoro:
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