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WRC | Amara soddisfazione per Toyota all’Arctic. Rovanpera: “Felice per i punti, ma ho lottato contro la vettura”

Se la spedizione artica di Toyota Gazoo Racing non è stato un flop è grazie alla prestazione di Kalle Rovanpera, che ha salvato un po’ la baracca all’Arctic Rally Finland, secondo appuntamento del WRC 2021 nonché gara di casa per il team e per il giovane pilota, favorito principale della vigilia.

L’Arctic Rally Finland di Toyota

Le cose sono andate in una direzione un po’ diversa rispetto a quanto si sperava nella squadra, perché mentre Sébastien Ogier ed Elfyn Evans pagavano il fatto di aprire le strade nelle prime prove speciali, accusando già ritardi poi non più colmati rispetto ai rivali (e con il pluricampione francese alle prese pure con un imprevisto alla fine della tappa di sabato, finito di traverso in un cumulo di neve che gli ha causato ulteriori venti minuti di ritardo), e Takamoto Katsuta faceva il suo onesto lavoro senza incidere più di tanto, Rovanpera è stato l’unico a tenere alta la bandiera di Toyota, ma senza mettere a segno il colpo da ko sulla gara. Sul suo cammino infatti si è messo di mezzo Ott Tanak, letteralmente imprendibile e primo all’Arctic dall’inizio alla fine, con il rivale finnico che ha provato il ribaltone, senza riuscirci. Non solo: Rovanpera ha dovuto difendersi dall’accerchiamento degli Hyundai, con Thierry Neuville che si è classificato terzo dietro di lui, ma che lo ha insidiato non poco per la piazza d’onore, considerando il fatto che alla fine il belga ha accusato un ritardo dal giovane pilota di soli 2,3 secondi. E meno male che l’Arctic Rally era composto da sole dieci prove speciali, sennò l’assalto delle i20 WRC avrebbe potuto avere altre conseguenze.

Ma in ogni caso Toyota si consola con il mantenimento delle vette di entrambe le classifiche, sia quella costruttori che quella piloti, dove Ogier ha ceduto il posto proprio a Rovanpera, per la prima volta in carriera leader del WRC nonché il più giovane della storia a finire così in alto. Poi certo, i piazzamenti tra i piloti sono al momento molto ristretti, quindi è naturale che non ci siano fughe premature.

Le difficoltà di set-up per Rovanpera: “In futuro dovremo essere più intelligenti nei test”

Il finnico, che ha chiuso perciò secondo a 17,5 secondi da Tanak, ha imputato come principale causa del suo risultato un problema di set-up non ottimale nella giornata di sabato. Già nella prima prova speciale di quella giornata parlava di un assetto che lo avevo fatto penare, con un cattivo bilanciamento e alcuni problemi di sottosterzo: le cose poi sono un po’ migliorate, ma la frittata era ormai fatta. «Penso che la lezione più ovvia che abbiamo ricavato per il futuro sarà che dobbiamo essere più intelligenti con i test e tutto il resto, avere la vettura perfetta per il rally e non trovarci di fronte ad una situazione come questa in cui abbiamo dovuto lottare durante la gara», ha ammesso Rovanpera nella conferenza stampa post gara, puntando il dito in maniera mica tanto sottintesa contro i test. Già nel mezzo della gara aveva infatti commentato, intercettato da DirtFish: «Capisco adesso che forse le nostre strade [scelte] nei test non erano così ottimali, in gara ci sono molte più sezioni tecniche rispetto ai test».

«È stato un weekend piuttosto difficile, a dire il vero», ha poi proseguito nella conferenza stampa. «Ovviamente sono contento dei punti che abbiamo ottenuto qui. Come ha detto Ott, all’inizio il piano era quello di essere veloci fin dal primo passo. Naturalmente ho corso dei rischi. Devo dire che per tutto il weekend ho attaccato abbastanza duramente. Ho provato ad essere veloce ma non ci sono riuscito completamente e a quel punto ho perso tempo. Ho lottato con la vettura per tutto il weekend, non era perfetta. Ci sono state alcune difficoltà nell’ottenere il ritmo ottimale. Ma – riconosce – è stato comunque un buon fine settimana».

Rovanpera non ha voluto svelare quali fossero in particolare i problemi della vettura (forse hanno sofferto per le condizioni meno rigide rispetto a quelle vissute nei test?), minimizzando («Nulla di veramente importante»), e rimarcando il fatto che man mano che si andava avanti nella tappa di sabato le cose fossero un po’ migliorate, anche se lontane dalla perfezione. E sulla sua sfida contro Neuville, ha aggiunto: «È stato piuttosto interessante competere con Thierry. Ieri [sabato, ndr] è stato davvero intelligente in termini di gestione delle gomme. Oggi [domenica, ndr] è stato bello iniziare con un gap così ridotto. Certo, ho cercato di non correre un rischio alla fine, perché dobbiamo anche conquistare i punti per la squadra».

Evans “deluso” dal risultato complessivo

Per quanto riguarda gli altri piloti, Elfyn Evans ha chiuso quinto con un ritardo di un minuto da Tanak, con una gara che rispetto al Monte Carlo è stata piuttosto insipida. «Ho iniziato bene l’ultima giornata», ha commentato il gallese. «Il grip era più alto di quanto mi aspettassi, e dopo le prime curve ci è sembrato di trovare un ritmo migliore, ottenendo un buon tempo. Ma poi non è andata al meglio per noi nella Power Stage», dove invece Rovanpera ha ottenuto il miglior tempo. «Sembrava tutto a posto, ma il risultato cronometrico è stato un po’ diverso rispetto a quello che avremmo desiderato. Non è stata la miglior gara per noi a dire il vero, sono piuttosto deluso dal risultato complessivo. Ci sono stati alcuni lampi di buona velocità, ma neanche lontanamente abbastanza costanti da sfidare per le prime posizioni».

Il “weekend difficile” di Ogier

Ancor più deluso Ogier, ventesimo nella classifica finale e non più leader del WRC. «Nel complesso è stato un weekend difficile. Abbiamo provato di tutto ma sapevamo che venire qui da leader del campionato sarebbe stato difficile. Abbiamo comunque lottato duramente, ma questo piccolo errore di ieri [sabato, ndr] nella fase finale della giornata è stato ovviamente anche molto costoso e ci ha portato fuori dalla lotta. Con la nostra posizione di partenza non avevamo tante speranze per la Power Stage. Non potevo fare di più, ero al limite e c’era ancora troppa neve, ma è stato bello segnare almeno un punto», ha spiegato il francese, quinto nella Power Stage e quindi con un solo punto extra ottenuto.

“Speravamo di poter vincere all’Arctic Rally”

Parola infine al team principal Jari-Matti Latvala, di casa in Finlandia e che cerca di guardare il bicchiere mezzo pieno. «Kalle ha prodotto un’ottima prestazione in questo rally, riuscendo a mantenere la seconda posizione nell’ultima giornata e vincendo anche la Power Stage, ottenendo buoni punti per la squadra e per sé stesso. Elfyn ha cercato di ottenere il quarto posto, ma non è stato così. Stiamo ancora mantenendo la vetta in entrambi i campionati quindi possiamo essere soddisfatti, ma ovviamente volevamo di più. Questo è stato un rally di casa per la squadra e speravamo di poter vincere qui. Sembravamo faticare un po’ con la messa a punto, quindi i piloti non erano sempre completamente soddisfatti dell’auto. Siamo stati veloci in alcune PS, ma poi ce ne sono state altre in cui non eravamo così competitivi e dobbiamo analizzarne il motivo».

Crediti Immagine di Copertina: Toyota Gazoo Racing

Luca Santoro:
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