Il WRC 2019 giunge al quarto appuntamento stagionale, il primo interamente su asfalto: parliamo del Tour De Corse, prova che si disputa nell’isola francese e che quest’anno presenta non poche novità. Vediamole nel dettaglio, assieme ai cenni storici della gara in Corsica, il programma e la start list.
Breve storia del Tour De Corse
Il Tour De Corse, noto anche come Rally delle 10.000 curve, nasce sulla costa per poi svilupparsi all’interno dell’isola, in zona Ajaccio, inerpicandosi sulle strade di montagna e sui tornanti che caratterizzano la Corsica. La prima edizione risale al 1956 (vinse una donna, la leggendaria Gilberte Thirion su Renault Dauphine), per poi entrare nel WRC diciassette anni dopo e rimanerci sino al 2008. Sostituito per un breve periodo dal Rally d’Alsazia, il Tour De Corse ritorna nel Mondiale Rally a partire dal 2015.
Si tratta di una prova il cui albo d’oro è dominato dai piloti di casa, su cui spiccano due conduttori che hanno vinto ben sei volte, ovvero Bernard Darniche (tra il 1970 ed il 1981) e Didier Auriol (tra la fine degli anni Ottanta e i primi Novanta). Segue poi nella lista dei record l’immancabile Sébastien Loeb, che negli ultimi decenni si è portata a casa cinque vittorie sugli asfalti della Corsica, mentre a distanza si annotano piloti non francesi come Sandro Munari, Markku Alén, Colin McRae, Sebastien Ogier e Thierry Neuville, tutti con due vittorie all’attivo. Tra gli altri plurivincitori citiamo glorie locali come Jean Ragnotti e Gilles Panizzi.
Il Tour De Corse è però anche legato alla scomparsa di piloti che in questa prova persero la vita: nel 1985 Attilio Bettega morì per via di un incidente nella quarta prova speciale, l’anno successivo ebbe la peggio l’equipaggio formato da Henri Toivonen e Sergio Cresto.
Caratteristiche e novità del Tour De Corse 2019
La prova in Corsica, come la sua isola, coniuga la costa con la montagna, quindi strade a strapiombo sul mare e delimitate su un lato da massicci rocciosi, che poi si inerpicano strette ed in maniera tortuosa, su un asfalto che può diventare abbastanza ruvido e mettere a dura prova le gomme. Inoltre spesso le condizioni cambiano all’interno della stessa prova, con fondi che possono diventare anche abbastanza sconnessi alternandosi con altri più lisci: il che rende molto delicato definire il set-up ideale delle vetture.
Abbiamo accennato ad una serie di novità, tali da differenziare il Tour De Corse da come l’abbiamo visto lo scorso anno. Anzitutto, la cerimonia di partenza è fissata a Porto Vecchio (dove nelle ultime due stagioni si teneva invece quella finale), mentre il weekend di gara si concluderà a Calvi, salendo quindi da un punto all’altro della Corsica, dalla zona sudorientale a quelle nordoccidentale. In pratica si visiterà tutta l’isola francese.
Il resto del programma è completamente rivisto per il 62% del percorso, con solo tre prove speciali rimaste rispetto al passato, tra l’altro con meno chilometri da disputare. Dopo lo shakedown di giovedì 28 a Sorbo Ocagnano, si parte poi venerdì 29 nella zona di Alta Rocca, zona montuosa a sud-est dell’isola: nella cosiddetta terra dei signori, come veniva chiamata nel Medioevo, gli equipaggi correranno nelle PS di Bavella, Valinco (una delle PS rimaste inalterate, che torna dopo un’ultima apparizione nel 2015) ed Alta Rocca, da ripetere poi nel pomeriggio. La particolarità di questa giornata sarà la mancanza del consueto spazio di assistenza a metà giornata, mentre la sera la carovana si sposta a Bastia.
Sabato la giornata più lunga, con ben 174,50 km cronometrati, il 50% del programma: anche in questa tappa saranno tre le prove da ripetere due volte, ovvero la Cap Corse, altra PS già conosciuta e che si disputa nella propaggine settentrionale dell’isola, la Désert des Agriates (ultima prova precedente ad essere rimasta nel programma) e la Castagnicca, che con i suoi oltre 47 km è la più lunga speciale di quest’anno e che metterà a dura prova le gomme e la loro usura. L’assistenza verrà situata nell’inedita cornice dell’aeroporto di Bastia.
Infine domenica si conclude il Tour De Corse nella costa nordoccidentale, con le ultime due prove nella regione di Balagne, compresa la Power Stage di Calvi, più lunga rispetto al solito.
In sostanza, soltanto il 20% del percorso dell’anno precedente è stato mantenuto: in tutto saranno 14 le PS da affrontare da venerdì 29 a sabato 31, per un percorso complessivo di 1194,06 km di cui 347,51 cronometrati.
-Giovedì 28 Marzo:
09:00 – 12:30 – Shakedown (Sorbo Ocagnano) 5,39 km
-Venerdì 29 Marzo: 07:05 – Remote Service A (Porto-Vecchio)
08:29 – SS 1 Bavella 1 17,60 km
09:24 – SS 2 Valinco 1 25,94 km
10:32 – SS 3 Alta – Rocca 1 17,37 km
12:41 – Remote Service B (Porto-Vecchio)
14:05 – SS 4 Bavella 2 17,60 km
15:00 – SS 5 Valinco 2 25,94 km
16:08 – SS 6 Alta – Rocca 2 17,37 km
19:38 – Service C (Aéroport Bastia-Poretta)
-Sabato 30 Marzo:
06:05 – Service D (Aéroport Bastia-Poretta)
07:38 – SS 7 Cap Corse 1 25,62 km
09:08 – SS 8 Désert des Agriates 1 14,45 km
10:14 – SS 9 Castagniccia 1 47,18 km
12:32 – Service E (Aéroport Bastia-Poretta)
14:38 – SS 10 Cap Corse 2 25,62 km
16:08 – SS 11 Désert des Agriates 2 14,45 km
17:14 – SS 12 Castagniccia 2 47,18 km
18:34 – Service F (Aéroport Bastia-Poretta)
-Domenica 31 Marzo:
09:10 – Service G (Aéroport Bastia-Poretta)
10:45 – SS 13 Eaux de Zilia 31,85 km
13:18 – SS 14 Calvi [Power Stage] 19,34 km
Tour De Corse 2019: programmazione tv e web
Come di consueto, anche il Tour De Corse sarà visibile suDAZN (già presente nei pacchetti Medaset Premium e SkyQ, per chi è già abbonato), la piattaforma in streaming che detiene i diritti di trasmissione per il WRC e che proporrà le PS disponibili in diretta (tra cui la Power Stage) e gli highlights di ogni giornata.
Sempre via streaming il weekend di gara sarà coperto da Red Bull TV, raggiungibile sul sito o tramite app dedicata, e che a differenza di DAZN propone contenuti gratuiti. A pagamento (8,99 euro al mese) invece è disponibile il canale ufficiale del WRC, ovvero WRC + All Live, che propone la copertura più ampia dell’evento con diretta, highlights, approfondimenti, conferenze stampa, camera car, analisi e quant’altro.
Tour De Corse 2019: team ed equipaggi al via
Rispetto alla penuria del precedente Rally del Messico, la start list della prova in Corsica è decisamente più affollata, con ben 96 equipaggi confermati. Si tratta della quota più alta degli ultimi anni, e che vedrà al via ovviamente gli alfieri delle quattro grandi in lotta per il WRC (quattordici equipaggi in tutto).
Le attenzioni saranno rivolte ovviamente ai primi della classe (al momento), ovvero Toyota Gazoo Racing ed Ott Tanak, rispettivamente primi tra i costruttori e tra i piloti. L’estone nelle tre prove che hanno aperto la stagione è sempre salito sul podio, conquistando la vittoria in Svezia e dimostrando la sua piena maturità da pilota; inoltre il suo team ha visto i suoi tre piloti – oltre a Tanak, Jari-Matti Latvala e Kris Meeke – entrare sempre in zona punti, nonostante qualche piccolo inciampo. Di conseguenza le vetture iscritte per i punteggi nel il campionato costruttori non hanno mai tradito, testimoniando la consistency paurosa di Toyota al terzo anno del suo ritorno nel WRC, nonché reduce dal titolo della scorsa stagione. Ben 35 i punti raccolti in tre appuntamenti, come ha ricordato un Kris Meeke, ormai ben inserito in Toyota Gazoo Racing. Il team però non si adagia sugli allori ed anzi ha lavorato per rendere più affidabile la Yaris WRC di Latvala, che in Messico ha dovuto penare per via di un guasto all’alternatore. In ogni caso le condizioni della Corsica saranno meno proibitive rispetto alla prova precedente, oltre a rappresentare un altro tipo di fondo. L’obiettivo sarà continuare con la striscia positiva, forti anche del secondo posto conquistato da Tanak l’anno scorso, miglior risultato sino ad oggi per la squadra di Tommi Mäkinen in Francia.
Ad inseguire Toyota ci sta pensando Citroen Total WRT, che schiera il vincitore dell’anno scorso in Corsica (ed anche nel 2016 in un totale di cinque partecipazioni per il francese) Sébastien Ogier, rinfrancato dalla vittoria nella precedente prova in Messico e deciso ad ottenere il terzo successo in quattro appuntamenti di quest’anno per rilanciare la sue speranze per un settimo titolo mondiale. L’altra C3 WRC sarà affidata ovviamente ad Esapekka Lappi, sesto nel 2018. L’incognita del percorso rinnovato ed inedito non impensierisce più di tanto il team, che sta guadagnando sempre più fiducia nei propri mezzi e nella possibilità di impensierire Toyota. Pare che in prospettiva ci possa essere anche un aggiornamento aerodinamico per la vettura, ma eventualmente se ne parlerà a metà stagione. Di certo Ogier sta mettendo alla frusta i tecnici Citroen per far sì che la C3 WRC possa essere il più possibile competitiva: in questi giorni il francese sembra abbia lamentato un pacchetto ammortizzatori non al top per la vettura. Il team per le prossime gare in sterrato dovrà decidere se sfruttare i Reiger, che necessitano però del tempo per definire il loro set-up, o gli Ohlins. Ma questa è un’altra storia.
Chi invece è chiamato ad un colpo di reni per evitare che i due costruttori tentino la fuga è Hyundai Motorsport, reduce da un Messico sfortunato che è costato un arretramento tra i team (ora la squadra di Andrea Adamo è terza, ad un solo punto di distanza da Citroen) che tra i piloti, con Thierry Neuville terzo nella classifica dietro Ogier e Tanak. Il punto è che la scuderia di Alzenau, per non lasciare nulla di intentato, ha cambiato in corsa la propria line-up per la Corsica, decidendo di lasciare a casa Andreas Mikkelsen ed inserire i due piloti part time, Sébastien Loeb e Dani Sordo, nello stesso evento assieme a Neuville (ne abbiamo parlato qui). Lo spigliato norvegese non l’ha presa benissimo, il che potrebbe aprire un fronte all’interno della squadra: urge quindi un ottimo risultato in Corsica (come il primo posto che Neuville ottenne nel 2017, a cui seguì un podio l’anno successivo) per serrare le fila e dare una iniezione di fiducia a tutto il team.
Poi c’è chi al momento non ha grosse chance per i titoli di fine stagione, ma che comunque sta dando prova di margini di crescita, ovvero M-Sport. Una serie di piccoli passi hanno portato la formazione di Richard Millener dal disastro al Monte Carlo al podio di Elfyn Evans in Messico, già quinto in Svezia dove pure il compagno di squadra Teemu Suninen aveva accarezzato una storica vittoria. In Corsica verrà schierata la line-up già vista nel precedente appuntamento.
Per quanto riguarda il WRC2 Pro troveremo l’alfiere M-Sport Lukasz Pieniazek, attualmente secondo in classifica, che sulla Ford Fiesta R5 sfiderà l’attuale terzo Kalle Rovanperä (Skoda Fabia R5), mentre nel WRC2 dei privati tornerà in gara il leader Ole Christian Veiby (su Volkswagen Polo GTI R5), che affronterà uno schieramento di piloti francesi (in generale, come è lecito aspettarsi, la start list in Corsica vede al via più di una metà di transalpini), tra cui il Campione Nazionale Yoann Bonato (Citroen C3 R5), nonché secondo in classifica del WRC2, ed Adrien Fourmaux (Ford Fiesta R5). Nell’isola francese partirà anche Fabio Andolfi su Fabia R5, che debutta nella stagione 2019 del Mondiale Rally. Inoltre al Tour De Corse ci sarà il secondo appuntamento del WRC Junior dopo la Svezia, con la presenza dell’attuale primatista in classifica Tom Kristensson.