Sono giorni intensi per Toyota Gazoo Racing, tornata a svolgere dei test in Finlandia dopo quelli post lockdown già effettuati a giugno. Dopo aver visto in azione sugli sterrati di casa Kalle Rovanpera, è stato quindi il turno di Sébastien Ogier salire sulla Yaris WRC.
I test di Ogier in Finlandia
Ieri si è svolta la sessione del campione francese con al proprio fianco non lo storico lettore di note Julien Ingrassia, bensì il copilota che spesso sostituisce quest’ultimo con Ogier, ovvero Benjamin Veillas (che di norma fa da navigatore al connazionale Eric Camilli). I test di Toyota con vista sulla ripresa del campionato WRC a settembre, con il Rally Estonia, proseguono quindi con il turno di Elfyn Evans, pronto a ritornare stamattina sulla Yaris e fare un po’ di giri sulle strade nella zona di Jyväskylä, meno fangose rispetto alla sessione svolta martedì da Rovanpera.
Kalle Rovanpera “terrorizza” suo padre Harri
Quest’ultimo si è concesso lo sfizio di far salire sul lato destro dell’abitacolo suo padre Harri, già pilota la cui carriera ha avuto il proprio apice nei primi anni Duemila, con tanto di vittoria al Rally di Svezia 2001 con la Peugeot 206 WRC per poi ricoprire successivamente il ruolo più da uomo squadra che da protagonista assoluto. Eppure, nonostante non sia nuovo ai rally, il signor Rovanpera ha ammesso di aver avuto un po’ di paura durante la corsa con suo figlio, anche perché abituato ad un’altra generazione di vetture con altre caratteristiche prestazionali. «È stato orribile», scherza nella dichiarazioni riportate da Rallit.fi. «Ero così spaventato. È incredibile quanto sia veloce questa auto, specialmente nelle strettoie delle prove speciali e sui salti. Odio essere nella posizione di copilota», ha ammesso l’ex Peugeot. E Kalle ha commentato: «[…] Martedì per me è stata una giornata ancora più speciale [a bordo della vettura] quando mio padre ha finalmente accettato di unirsi a me per un giro sulla Yaris. […] È sempre divertente». «Divertente per te», ha ribattuto il padre.
Riecco la Toyota GR Yaris WRC 2021
Sempre nella fitta settimana di test Toyota è spuntato un oggetto che tanto misterioso non è, ma che certo difficilmente ci si sarebbe aspettati di ritrovare su strada: parliamo della GR Yaris WRC 2021, la vettura che avrebbe dovuto debuttare il prossimo anno nel Mondiale Rally ma il cui programma di sviluppo è stato poi cancellato, considerate le difficoltà sollevate dalla pandemia e la necessità di razionalizzare le risorse per concentrarle sulla vettura ibrida 2022.
A far girare l’auto 2021 è stato Takamoto Katsuta, che Toyota schiererà nel primo weekend di agosto al Kokkola Ralli in Finlandia. Il ritorno su strada di questo mezzo non significa un ravvedimento da part del team, ma qualcosa di funzionale probabilmente al lavoro per la vettura del 2022, sfruttando il test finnico su sterrato per provare nuove soluzioni e dettagli tecnici utili per il futuro. Ricordiamo però che i veri e propri test delle auto 2022 con le unità ibride scatteranno ufficialmente il prossimo gennaio.
Ogier: “Non è chiaro quali gare faremo quest’anno”
Infine, chiudiamo questa rassegna Toyota là dove avevamo cominciato, ovvero con Ogier. Il campionissimo transalpino si è concesso una lamentela sul calendario 2020 sulle pagine di Motorsport Aktuell, pieno com’è dell’incertezza che sta vivendo quest’anno il WRC (e che lo potrebbe spingere a voler allungare di un anno il suo contratto con il team, prima del ritiro: tutto dipenderà da come sarà il prossimo Mondiale). Se è vero che si è riusciti a fissare i cinque appuntamenti che chiuderanno questo disgraziato anno, è anche vero che alcuni – tipo la Turchia – potrebbero subire dei cambiamenti o essere persino a rischio, visto che il mondo continua ad essere appeso all’andamento della pandemia. Non a caso il WRC Promoter tiene aperte due opzioni di riserva, entrambe in Europa (vale a dire Belgio e Croazia), pronte a subentrare casomai ci fossero nuove cancellazioni.
Una situazione che però snerva Ogier. «Nessuno sa quanti di questi cinque rally si riusciranno a correre. Quasi tutti i principali campionati hanno pianificato negli ultimi mesi di riattivare la stagione. Sono in corso anche piani sanitari. Ma il campionato mondiale di rally non ha fatto questo. A giugno, sono state annunciate nove gare mondiali per il 2021. La salute non era più importante?», si chiede polemico il pilota Toyota.
Crediti Video: TheTeevoman